F*ck the violenza, cap. 5: “Tu non puoi entrare”

  

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F*CK THE VIOLENZA!” è un progetto pensato dal Gruppo Cultura di Arcigay Catania in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia (o IDAHOBIT, acronimo di International Day Against Homophobia, Biphobia and Transphobia).

L’obiettivo della giornata è quello di promuovere e coordinare la sensibilizzazione e la prevenzione sulla tematica, così da
contrastare il fenomeno dell’omofobia, della bifobia e della transfobia. 

Il progetto consiste nel raccogliere, pubblicare e far circolare una serie di racconti, frasi, testimonianze reali, creando uno spazio sicuro per dare voce a chi ha conosciuto la violenza, l’ha superato e la combatte, raccontandovela; per un mondo migliore per tutt* e un migliore tempo di vita; perché abbiate sempre cura di splendere. 
Le cose cambiano, e vanno meglio: noi vogliamo dimostrarvelo

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TU NON PUOI ENTRARE”.

Questa è la risposta che mi è stata data all’entrata di una discoteca etero dai componenti dello staff.

“Perché mai io non dovrei poter entrare? C’è qualche problema?”

“no, nessun problema, ma tu non puoi entrare”.

Sgomento ascoltavo sempre la stessa risposta.

Per una bella mezz’ora non mi volevo convincere del fatto che fossi io in quanto persona transgender a non essere accettato e cercavo ogni altra spiegazione ragionevole per cui mi fosse impedito di divertirmi in quella discoteca insieme alla mia ragazza.

“avrò forse un abbigliamento sbagliato per l’occasione?”

Insistetti, più e più volte, a chiedere il motivo reale di quella decisione, ma nulla, sempre la stessa risposta, ma con qualcosa in più.

Eh si, qualcosa in più si leggeva nello sguardo dello staff e nel modo di ripetere quella frase “tu non puoi entrare” che non lasciava dubbi di interpretazione anche da parte di coloro che lì vicino a me ascoltavano ciò che stava accadendo: il rifiuto e il disprezzo per la mia identità transgender, che ancorché non medicalizzata, poteva far pensare ad una ragazza che si veste da uomo, mascolinizzata nei modi, mano nella mano con la sua ragazza.

Sgradevole e grave in ogni caso. Io non potevo prender parte ad una festa in discoteca perché potevo sembrare uomo o lesbica e per loro meritavo di restare fuori dalla loro discoteca e dalla loro considerazione in quanto scarto della società.

Odio ed emarginazione, elementi di una fobia del diverso.