Arcigay a PdL. Un cenno di Berlusconi evidentemente non fa una rivoluzione politica. Omofobia ancora imbarazzante

  

Vorremmo ricordare ai diversi esponenti del PdL che si sono affrettati a smentire, interpretare, declamare o tradurre il cenno di Silvio Berlusconi sulle unioni civili, che l’unica vera innovazione accettabile per il raggiungimento della piena parità di diritti tra cittadini è il matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Il resto è una assurda corsa al ribasso, che nelle parole di Bondi, Giovanardi o Biancofiore assume toni addirittura omofobi, che genera solo un inutile caos pre-elettorale per una forza che ha rappresentato fin qui il più deleterio conservatorismo familista.
Le unioni civili potevano essere forse un’innovazione vent’anni fa. Ora il 54,1% degli italiani è a favore del matrimonio per gay e lesbiche nella rilevazione di Datamonitor.

Ci dica quindi il Pdl una volta per tutte: sì o no al matrimonio e sì o no alla legge contro l’omo-transfobia.

Cenni, sussulti e singhiozzi di ogni tipo ci lasciano assolutamente indifferenti, l’unica cosa che conta è la vera e piena uguaglianza e parità dei diritti.

Flavio Romani, presidente Arcigay


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