Matrimonio gay. Arcigay: Casini è candidato in Iran o nello Utah?

  

Ricordiamo a Pier Ferdinando Casini, che ha dichiarato, alla direzione nazionale dell’Udc, che il matrimonio tra persone dello stesso sesso è “una violenza della natura sulla natura”, che è un politico che opera nel 2012 e in Europa e che, a meno che non si voglia candidare in Iran o nello Iutah, il suo fondamentalismo risulta fuori luogo (e tempo) massimo.

E’ inaccettabile infatti che chiunque si candidi o rappresenti le istituzioni immagini di poter fare politica con la violenza verbale e il disprezzo, dichiarando per giunta un falso per tutto il mondo civile, e cioè “il matrimonio fra gay è un’idea profondamente incivile, non di frontiera di progresso” e che l’adozione gay abbruttirebbe la società. Gli affetti tra persone non sono mai incivili, e queste dichiarazioni sono un’ottima rappresentazione della frontiera del regresso che imboccheremmo a seguito dell’Udc.

Ci attendiamo, per coerenza, che Casini dopo questo omofobo “no” alle tutele e alla cittadinanza per gli affetti delle persone omosessuali proponga la reintroduzione dello stato pontificio, la cancellazione della legge sul divorzio e prenda i voti.

Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay


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