Arcigay, a Ferrara il congresso nazionale

  

Dal 23 al 25 novembre quasi trecento delegati da tutta Italia Il presidente Romani: «Momento importante per la crescita civile del Paese»

Una città di provincia, capace di rappresentare e raccontare una gran parte d’Italia, quella dei centri medio-piccoli, simbolo del buon vivere ma anche di una certa pigrizia e resistenza nei confronti dell’evoluzione della società. Dopo Perugia, sarà Ferrara a ospitare dal 23 al 25 novembre il Congresso nazionale dell’Arcigay; lo ha stabilito ieri con voto unanime il consiglio nazionale riunito a Bologna e che si prepara dunque al suo rinnovo triennale. «Sono molto felice e orgoglioso che la scelta alla fine sia caduta su Ferrara – commenta il presidente di ArciGay, e consigliere nazionale, Flavio Romani – Il congresso nazionale è un momento molto importante non solo per la nostra associazione, ma per la crescita civile del nostro Paese. E sono certo dell’appoggio da parte delle istituzioni locali e delle associazioni ferraresi, che ci hanno sempre dimostrato molta amicizia e vicinanza». Anche Catania, Bolzano e Salerno si erano candidate ad accogliere la tre giorni del congresso nazionale, a giocare a favore di Ferrara è stata anche la felice posizione logistica, al punto che tutti i consensi sono confluiti su questa scelta in modo unanime, e le altre “papabili” alla fine hanno deciso di ritirare la candidatura. «Il congresso nazionale – prosegue ancora Romani – si tiene ogni tre anni e ha l’obiettivo di decidere la linea politica e le proposte da portare avanti nel triennio successivo. Al termine dei lavoro sarà messo ai voti un documento programmatico e al tempo stesso si terranno le votazioni per eleggere il nuovo presidente e il nuovo segretario e per rinnovare il consiglio nazionale, che è un po’ il nostro “parlamentino”». Ora spetterà a ciascun comitato provinciale (se ne contano una cinquantina in tutta Italia) elegge i propri delegati in proporzione al numero degli iscritti. Si prevede che tra il 23 e il 25 novembra a Ferrara arrivino circa 250-300 persone. «Il nostro impegno – conclude Romani – è quello di contribuire a dare una scossa alla società civile per indurla a pensare in modo diverso al mondo gay e transgender».(a.m.)


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