Boicottare il ministro ugandese che discrimina gli omosessuali

  

Boicottare il ministro degli interni ugandese James Baba, invitato a Trento dall’associazione Acav . È questa la richiesta che Arcigay e Arcilesbica fanno alla Provincia, che ospiterà Baba lunedì prossimi a Trento.
L’Uganda, che il ministro rappresenta, ha infatti posto all’ordine del giorno del propriao Parlamento una legge che inasprisce la repressione dell’omosessualità, prevedendo per questo reato la pena di morte.
«L’Uganda – spiegano Paolo Zanella (Arcigay) e Michela Papette (Arcilesbica) – è da noi ritenuta uno stato-killer che ha subito le condanne di tutti i maggiori stati democratici e delle organizzazioni umanitarie internazionali per la violazione dei diritti delle persone omosessuali, una nazione che piuttosto di occuparsi del traffico degli esseri umani, degli scandali di corruzione, nonché dalla soppressione della libertà di stampa all’interno dei propri confini, si occupa invece di una legge disumana che non può in nessun modo passare in silenzio da qualunque istituzione civile e democratica».
Per questo diffidano la Provincia dall’accogliere in forma ufficiale il ministro Baba. «Sarebbe offensivo nei confronti della comunità omosessuale, oltre che in contraddizione con i valori fondanti delle nostre istituzioni, che la nostra Provincia riconoscesse ufficialità alla visita del ministro Baba in Trentino».


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