“Mai matrimoni o adozioni per i gay” Berlusconi attacca

  

[…] Dalla platea dei Cristiano Riformisti il premier esce galvanizzato. Parla a braccio, rilegge il discorso della discesa in campo del ’94, mette alcuni punti fermi volendo parlare espressamente ai cattolici: «Mai, finchè governeremo noi, la famiglia tradizionale sarà equiparata alle unioni gay», «mai permetteremo l’adozione ai gay o ai single» e mai il comunismo «la cui storia non è completamente alle nostre spalle». Del resto, osserva, «i comunisti di casa nostra erano e restano comunisti». Dal ’94 riprende anche l’attacco alla scuola pubblica dove «gli insegnanti inculcano ai ragazzi valori diversi da quelli delle loro famiglie». I Cristiano Riformisti, con il loro presidente Antonio Mazzocchi che più volte chiama Berlusconi «eccellenza», apprezzano e non fanno mancare il loro viatico al premier: «Presidente stia tranquillo i cattolici sono con lei».

Ma l’intervento del Cavaliere si porta dietro una lunga scia di polemiche. Dall’Arcigay all’opposizione è una valanga di critiche.


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