Verona. Va in scena il bacio gay

  

VERONA – Dopo un mese di polemiche incandescenti, si è alzato il sipario al Camploy di Verona sul «Giulietta e Romeo» in versione gay, «benedetto» anche da parte della Lega. Lo spettacolo è stato molto applaudito dal pubblico in sala e ha avuto la sua apoteosi alla fine, al momento del bacio-gay. Lo show è stato sostenuto con patrocinio e contributo del Comune e il solo partrocinio della Provincia, per la Giornata mondiale contro l’omofobia. Un debutto accompagnato da ultimatum e invettive, con i cattolici tradizionalisti che fino all’ultimo hanno chiesto di sospendere il sostegno comunale e di negare il teatro alla rappresentazione. Divercity promosso dal gruppo Gasp, con le adesioni di Arcigay e Milk (associazione che riunisce gay e lesbiche) e diretto dal regista Gaetano Miglioranzi, racconta un amore contrastato tra omosessuali, che scatena reazioni contrarie e indignate, con rimandi a Giulietta e Romeo, pure osteggiati da convenzioni e pregiudizi sociali. A spingere l’iniziativa l’assessore ai Servizi sociali Stefano Bertacco e il consigliere comunale Elena Traverso, che fanno capo a quell’ala di An del Pdl che con le coppie omosex non è mai stata tenera. Giovedì sera pienone per lo spettacolo delle polemiche: 400 posti a ruba tra associazioni e cittadini incuriositi. I politici: solo Bertacco e la Traverso. Fuori dal teatro, la protesta dei tradizionalisti.

In mattinata avevano celebrato una messa riparatrice a Santa Toscana, di fronte al Teatro Camploy. Prima dello spettacolo, invece, hanno replicato con un rosario riparatore, sempre a Santa Toscana, a cui ha partecipato anche Forza Nuova. […]


  •