Sulmona. Sit-in contro le frasi omofobe del sindaco

  

di PATRIZIO IAVARONE

SULMONA – Sarà una manifestazione civile, pacata, ma decisa nei contenuti: alle 10 di questa mattina Sulmona e l’Abruzzo si ritroveranno in piazza XX settembre per dire al mondo che «Sulmona non è omofoba», che le parole del sindaco Fabio Federico, rimbalzate dalla rete sui media di mezzo mondo, con quella inopportuna sovrapposizione di teorie genetiche legate all’ermafroditismo e giudizi sui Pacs e gli omosessuali, non appartengono al corredo culturale di una città nobile e mai tanto umiliata. Ci sarà il comitato civico cittadino nato sulla rete, innanzitutto, l’unione degli studenti di Sulmona che bolla come «profondamente indegne sul piano umano» quelle parole e ci saranno tutte le rappresentanze delle comunità gay d’Abruzzo: l’Arcigay dell’Aquila e Pescara, i comitati di Teramo e Chieti, e poi le associazioni dell’Uaar (unione agnostici e atei razionalisti) e Jonathan di Pescara. «L’Abruzzo e gli abruzzesi hanno sempre dimostrato civiltà ed educazione – commenta Carla Liberatore dell’Arcigay dell’Aquila – purtroppo il sindaco di Sulmona Fabio Federico rappresenta l’eccezione che conferma la regola. Noi saremo in piazza per dare un segnale, non per turbare la quiete della città, ma Federico farebbe bene a dimettersi». Richiesta a cui si associa il gruppo nato su Facebook e chiamato proprio «Fabio Federico dimettiti»: 283 iscritti in poche ore. Lui, il sindaco, intanto, cerca sponde di sostegno, parla di «decine di migliaia di messaggi di solidarietà», incassa quella della «Giovane Italia», ma se la prende anche con la Chiesa che «non dice niente, chiusa in un silenzio fragoroso – ha detto Federico – pronta ad intervenire sul piano regolatore, ma non a prendere posizioni sulle coppie di fatto». E se la Chiesa non parla, c’è chi a Federico, ironicamente, dà addirittura un premio: la trasmissione radiofonica Lgbt di Radio 100 Passi, così, ha assegnato a lui il premio Raimbow della settimana per aver «mostrato di non conoscere la classificazione internazionale delle malattie e di avere una tremenda confusione tra trisomie ed altri problemi genetici con condizioni naturali come l’orientamento sessuale o l’identità di genere. Complimenti al sindaco Federico: ci ricorderemo a lungo di lui e delle sue idee illuminate». Chi vuol dimenticare in fretta, invece, saranno quanti oggi scenderanno in piazza per riscattare Sulmona e la sua immagine offesa.


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