Il capogruppo Pd in Comune va a nozze con il suo compagno

BOLOGNA I CONFETTI sono pronti, le fedi pure, gli abiti blu sono già nell’armadio. Tutto è pronto per un matrimonio sicuramente speciale: quello fra Sergio Lo Giudice, capogruppo Pd al Comune di Bologna e presidente onorario di Arcigay (che ha guidato dal 1998 al 2007), e Michele Giarratano, avvocato e responsabile dello sportello legale di Arcigay. Le nozze saranno celebrate sabato alla Tinghus (Corte di Giustizia) di Oslo, a cento metri dal luogo dell’esplosione del 22 luglio. LA CERIMONIA, in lingua inglese, si terrà alle 13.45 alla presenza di una quarantina di amici e parenti degli sposi. Poi, il 2 settembre, Giarratano e Lo Giudice festeggeranno con amiche e amici bolognesi al Cassero, sede delle attività dell’Arcigay. «In Europa commenta Lo Giudice si sta giocando su vari fronti una partita cruciale fra una società aperta e inclusiva e una feroce reazione conservatrice e intollerante. La Norvegia, che accoglierà la richiesta del riconoscimento giuridico, e quindi della piena dignità sociale, del nostro rapporto, è stata lacerata nell’ animo dalla follia fondamentalista, ma rimane un porto accogliente per chi in patria vede negati i propri diritti. Ci sposeremo con all’occhiello una rosa bianca, simbolo della testimonianza del popolo norvegese contro l’intolleranza e la violenza». «L’Italia commenta invece Giarratano è rimasta insieme alla Grecia l’unico paese dell’Europa occidentale a non avere una legge che riconosca i diritti delle coppie dello stesso sesso. La nostra decisione di sposarci all’estero vuole contribuire alla battaglia per l’estensione del matrimonio civile fra persone dello stesso sesso anche nel nostro Paese». La Norvegia è uno dei sette paesi europei insieme con Olanda, Belgio, Spagna, Portogallo, Svezia e Islanda ad avere esteso il matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso. Una linea adottata fuori dal vecchio continente, anche da Canada, Sudafrica, Argentina e dagli Stati americani del Massachusetts, dell’Iowa e di New York.