I comune di Milano censura i siti gay, denuncia l’associazione radicale Certi diritti. Attraverso la connessione wireless gratuita di palazzo Marino è impossibile accedere ai principali siti di informazione Lgbt, compreso il sito nazionale di Arcigay, «ma curiosamente non quello della sezione milanese». A motivare il blocco, il divieto di pornografia, quello di diffusione di materiale sessuale, e «quello più ridicolo e inquietante – spiega l’associazione – cioè il divieto di abbigliamento provocatorio». Il radicale Marco Cappato ha presentato un’interrogazione urgente. Il comune risponde ringraziando Certi diritti per la segnalazione e ammettendo che «negli scorsi anni sono state effettivamente introdotte regole che possono tradursi in restrizioni dal sapore discriminatorio. Questa amministrazione interverrà rimuovendole, nel rispetto del principio della non discriminazione e del libero accesso alla rete Internet».
Siti gay off limits. Il comune: risolveremo
Questo articolo è stato scritto il 8 febbraio 2012.
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