di Carmen Lacquaniti
Rosarno Una lunga catena umana ha circondato il piazzale interno del campo di accoglienza di contrada Testa dell’acqua per dire “No al razzismo”. A formarla soprattutto gli studenti delle scuole cittadine (Liceo “Raffaele Piria”, elementari “Enzo Marvasi” e “Maria Zita”, medie “Scopelliti-Green”), gli amministratori comunali con in testa il sindaco Elisabetta Tripodi e i rappresentanti di associazioni del territorio, che hanno aderito alla VIII Giornata internazionale contro il razzismo, promossa dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Unar).
La manifestazione – coordinata da Elisabetta Sofo – si è aperta con la canzone di Bob Marley “One love”, cantata da tutti i partecipanti, così come avvenuto in tutte e 35 le città d’Italia dove la catena umana è stata realizzata.
A lanciare un messaggio di fratellanza, dalla città di Rosarno scelta in rappresentanza di tutta la regione come simbolo di solidarietà contro tutte le discriminazioni, si sono alternati sul palco allestito nel Campo di Testa dell’Acqua: il vicesindaco Carmelo Cannatà; il segretario provinciale dell’Arcigay, Andrea Foti; il presidente del circolo Arci di Rosarno, Giuseppe Scandinaro; il segretario Fai Cisl di Reggio Calabria, Enzo Musolino; il segretario della Cgil di Gioia Tauro, Nino Calogero e quello della Flai-Cgil, Renato Fida.
Grande entusiasmo ha suscitato l’intervento di Norina Ventre, la coraggiosa “Mamma Africa” che da anni si occupa dei suoi “figli” africani; nonché quello di un giovane immigrato, Ibrahim, che ha espresso l’auspicio «che giornate come queste possano servire a migliorare la conoscenza reciproca, indispensabile per una vera integrazione».
Grande assente il regista calabrese Mimmo Calopresti, che, non riuscendo a presenziare all’evento così come previsto dal programma, ha inviato un messaggio nel quale ha invitato i partecipanti a continuare a battersi «con pazienza contro tutti i prepotenti non solo in questo giorno ma ogni volta che è necessario». Calopresti non è stato purtroppo l’unico assente di questa giornata.
«Oltre le scuole, le autorità comunali e le associazioni – ha osservato Enzo Musolino – non si sono registrate altre presenze autorevoli, sebbene Rosarno sia stata l’unica città in Calabria ad ospitare una così significativa manifestazione».
Rosarno “cuore” antirazzista ma attorno c’è tanta indifferenza
Questo articolo è stato scritto il 22 marzo 2012.
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