Arcigay: bene il sindaco ma ora un segnale sulla lotta all’omofobia

  

MILANO «LE DICHIARAZIONI di Pisapia in radio in occasione dell’anniversario della vittoria elettorale sono l’espressione del metodo adottato da un’amministrazione consapevole che si risponde dell’operato agli elettori e si lavora nel bene di tutta la cittadinanza e non in funzione di dogmi o credi parziali e o per l’arrivo di ospiti illustri. Ribadiamo la nostra convinzione che la famiglia è un’istituzione umana e non divina e per tanto le regolamentazioni che la riguardano devono seguire l’evoluzione culturale, storica e antropologica, non il volere di una confessione religiosa». E’ quanto si legge in una nota di Arcigay Milano, che prosegue: «Ricordare gli impegni presi con la volontà di portarli a termine, soprattutto a due giorni dall’arrivo del professor Ratzinger è un segno di coerenza e indipendenza non scontato, vista la media dei politici italiani. Nell’attesa che l’iter in Consiglio Comunale faccia il suo corso chiediamo di poter formalizzare interventi mirati di lotta all’omofobia e di supporto verso gli aggrediti per motivi omofobici, vera annosa emergenza».