Serracchiani lancia la sfida a Tondo sui gay

  

TRIESTE Saverio Galluccio pronuncia un sì forte e chiaro. Debora Serracchiani si spinge oltre e sfida Renzo Tondo. Il governatore mette in agenda un incontro ravvicinato con l’Arcigay. E così i diritti degli omosessuali conquistano i riflettori della campagna elettorale animando una sfida a distanza tra gli aspiranti governatori. Tutto inizia con il caso della coppia gay di Pordenone cui viene negato il contributo regionale per la prima casa. L’Arcigay non ci sta, denuncia la Regione «omofoba», presenta ricorso al Tar. Polemica inevitabile. La candidata del centrosinistra, sottoscrivendo l’iniziativa dell’associazione, chiama direttamente in causa il governatore uscente: «Tondo faccia tutto quanto è in suo potere per tutelare il Friuli Venezia Giulia da un marchio d’inciviltà che non merita. Mentre la Commissione europea propone iniziative per incidere nelle politiche nazionali contro la discriminazione Lgbt, noi dovremmo essere quelli che danno l’esempio agli altri, ma in positivo». E allora, incalza Serracchiani, «Tondo ascolti l’appello del presidente di Arcigay Friuli e agisca in autotutela, annullando un provvedimento oggettivamente errato e discriminatorio. In questo caso, l’apertura di un contenzioso da parte della Regione sarebbe ben più fondata di altre occasioni». Il candidato governatore dei grillini, a sua volta, raccoglie l’appello di Arcigay Friuli: «Il MoVimento 5 Stelle è contro qualsiasi tipo di discriminazione. Le leggi dello Stato vanno rispettate e non interpretate a proprio piacimento. Sicuramente noi non avremmo negato alla coppia gay di Pordenone il contributo regionale per la prima casa, previsto per coppie sposate, coppie conviventi e anche per single». E ancora: «Fa bene l’Arcigay Friuli a chiedere alla Regione di intervenire subito in autotutela». E Tondo? Il presidente si riserva di incontrare l’Arcigay già mercoledì. Nell’attesa lancia dapprima un appello in favore delle donazioni di sangue lui che, di quelle donazioni, ne ha già fatte «cinquantuno»: «Siamo leader in Italia, siamo un’eccellenza riconosciuta, ma il fabbisogno aumenta». E poi, visitando la Pulitecnica Friulana di Udine, rivendica le misure anti-disoccupazione messe in campo e rilancia i patti generazionali, senza dimenticare l’importanza di «fare innovazione», ma anzi annunciando l’imminente uscita di un libro bianco.


  •