Da sempre, tra le priorità della comunità casserina, c’è la lotta per una riforma importante e radicale del diritto di famiglia in Italia: abbiamo attraversato e organizzato incontri, convegni e piazze su questi temi fin dalla nascita del nostro circolo.
Non possiamo, quindi, tacere di fronte alla raccolta firme per l’abrogazione di alcuni istituti della Legge Cirinnà promossa da Volt attraverso il Comitato Uguali! a partire dallo scorso 5 maggio.
Le compagne di Rete Lenford hanno già spiegato perché, sotto il profilo giuridico, questo referendum rischierebbe di essere controproducente, qualora si raccogliessero le firme necessarie e qualora la Corte Costituzionale lo ritenesse ammissibile. Non abbiamo nulla da aggiungere e invitiamo alla lettura delle loro motivazioni, che sono anche le nostre.
Come Cassero, vogliamo sottolineare come sottoporre alla cittadinanza una misura del genere senza costruirla preventivamente insieme alle associazioni LGBTQIA+ del Paese sia una vera e propria operazione di appropriazione culturale. Quella di Volt è un’azione fatta non per noi ma su di noi: saremo noi frocie a pagare le conseguenze di ogni scenario possibile, perché subiamo questo referendum senza esserne parte realmente attiva.
Chiediamo, quindi, con forza, a Volt di ritirare il quesito referendario e di aprire un’interlocuzione reale con le realtà queer che operano in Italia, per costruire insieme una proposta di legge reale sul matrimonio egualitario e non solo, raccogliendo anche quanto è stato a lungo elaborato negli anni sul tema.
Estendiamo questo invito a riconoscere il proprio privilegio a tutta la cittadinanza, a chi è già cittadina italiana, a chi non ha un lavoro precario; se a Volt chiediamo un passo indietro, a tutte le altre persone ne chiediamo uno in avanti: chiunque possa recarsi alle urne, l’8 e il 9 giugno 2025, lo faccia e voti cinque Sì ai quesiti referendari.
L’articolo Il Cassero invita Volt a ritirare il referendum sul (finto) matrimonio egualitario e a votare tutte per i referendum dell’8 e 9 giugno 2025 proviene da Cassero.
Articolo tratto da https://cassero.it/
Difendi i diritti, sostieni il nostro lavoro
Promuovere diritti, azioni, benessere, campagne, manifestazioni, monitorare e fare pressione sul parlamento e sulle istituzioni affinché in Italia vi siano sempre più politiche e leggi egualitarie in favore di lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali, costa.
Arcigay cerca di dare corpo e realtà ad ognuno di questi obiettivi con specifici programmi e iniziative… che costano!
Per questo ti chiediamo di sostenerci. Puoi farlo con una donazione una tantum o con donazioni periodiche anche di piccolo importo ma che ci consentono di fare una programmazione migliore delle nostre attività, con il 5×1000, con un lascito, finanziando specifiche iniziative, sollecitando la tua azienda a sostenerci… A tuo vantaggio sono previste anche agevolazioni fiscali.
Tu ci metti un po’ di sostegno e di fiducia. Noi ci mettiamo lavoro, testa e passione e ci impegniamo a tenerti informato sulla progressione del nostro lavoro comune e a informarti su come investiremo il tuo contributo.
Perché una società migliore fa bene a tutti, a te e a noi.