Arcigay Reggio Calabria: un traguardo importante con “CAD-enti in Rete” progetto sostenuto da OXFAM Italia nell’ambito del programma Connecting Spheres
Arcigay Reggio Calabria “I Due Mari” annuncia con grande orgoglio la vittoria del progetto “CADenti in Rete – Reti Antidiscriminazione per la Prevenzione e la Risposta alla Violenza di Genere verso le Persone LGBTQIA+”, sostenuto da Oxfam Italia nell’ambito del programma Connecting Spheres.
Il progetto rappresenta un punto fondamentale non solo per la nostra associazione, ma per l’intera comunità LGBTQIA+ calabrese. Si tratta infatti di un’iniziativa strategica che rafforzerà i Centri Antidiscriminazione (CAD) come presìdi stabili di tutela, ascolto e supporto contro la violenza di genere e le discriminazioni multiple che colpiscono le persone LGBTQIA+.
Con “CADenti in Rete” lavoreremo su diversi fronti:
- una ricerca sulle buone prassi dei CAD esistenti in Italia, in collaborazione con l’Università di Messina
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il potenziamento dei servizi di accoglienza e protezione, attraverso formazione specialistica e strumenti condivisi per operatori e operatrici dei CAD;
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la trasformazione culturale e istituzionale, con percorsi di sensibilizzazione rivolti a scuole, servizi sociali, sanità e pubbliche amministrazioni, per scardinare stereotipi e costruire pratiche realmente inclusive.
Il sostegno di Oxfam Italia conferma l’urgenza e la rilevanza di investire in un modello di welfare comunitario che metta al centro i diritti, la dignità e la sicurezza delle persone LGBTQIA+.
«Questo riconoscimento è per noi motivo di grande emozione e responsabilità – dichiara Michela Calabrò, presidente di Arcigay Reggio Calabria –. Significa dare forza a chi troppo spesso resta invisibile, significa portare in Calabria e in tutto il Sud strumenti concreti per contrastare discriminazioni e violenze, significa contribuire a un’Italia più giusta e inclusiva. Con “CADenti in Rete” costruiamo non solo servizi, ma alleanze sociali e istituzionali che possano durare nel tempo».
Il progetto, che coinvolgerà realtà associative, enti pubblici e università, si pone come un punto di svolta per consolidare e valorizzare i CAD come infrastrutture permanenti di giustizia sociale, di advocacy e di empowerment.
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