Ferrara, la preside del liceo Ariosto irrompe nell’assemblea con Arcigay. Piazzoni: “Clima spaventoso, la scuola svuotata di ogni funzione educativa”

  

 

La presidente del comitato di Ferrara invitata dagli studenti all’assemblea. Ma la dirigente le toglie la parola e la stigmatizza: “Voi del mondo LT…”
Bologna, 24 gennaio 2023 – Quello di ieri doveva essere un pomeriggio di discussione tra gli studenti e le studentesse del liceo classico “Ludovico Ariosto” di Ferrara, che avevano apposta convocato la loro assemblea di istituto, alla quale erano invitati tre ospiti, tra cui la presidente di Arcigay Ferrara, Manuela Macario. Ma la preside a un certo  ha fatto irruzione sul palco, ha tolto il microfono a Macario, bollandola come una “del mondo Lt…”. “Dopo tanti anni di esperienza professionale come esperta di identità sessuale, discriminazioni e micro aggressioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere –  ha denunciato Macario sulla sua bacheca Facebook – proprio nella scuola che mi ha formata e cresciuta sono stata vittima io stessa di quella discriminazione di cui parlo nelle mie formazioni”. “La gravità di quanto accaduto – prosegue Macario  – non è solo riferibile alla mia persona, ma soprattutto al messaggio che gli studenti hanno ricevuto da tutto questo”.

“Voglio esprimere innanzitutto a nome di Arcigay la solidarietà a Manuela e a tutti gli studenti e le studentesse del liceo Ariosto di Ferrara” dichiara Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay. Che prosegue: “Tra loro sicuramente c’erano persone portatrici di una diversità, una qualsiasi, che le parole della preside ha relegato in un mondo a parte, una sorta di terza classe, dove le persone possono essere azzittite e calpestate. Ai ragazzi e alle ragazze dell’Ariosto vogliamo ribadire che non sono soli, che quello a cui hanno assistito non è giusto né corretto, che gli adulti a volte sbagliano e che anche le presidi possono rivelarsi dei modelli diseducativi. Ci auguriamo che in quella scuola venga ristabilita la libertà degli studenti di trattare, negli spazi propri, tutti i temi che ritengono importanti, senza la censura di una preside che secondo noi ha completamente abdicato alla sua funzione educativa per dedicarsi esclusivamente all’esercizio del potere, per escludere, azzittire, discriminare. In questo clima spaventoso, cogliamo come un segnale sano la solidarietà copiosa che in queste ore ci giunge dagli studenti, dalle studentesse e dalle loro famiglie.”, conclude Piazzoni.


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