Savona, teorie riparative propagandate in uno studio medico

  

ARCIGAY: “FATTO GRAVISSIMO, L’ORDINE INTERVENGA. I PARTITI SI IMPEGNINO PER UNA LEGGE CHE VIETI QUESTE VIOLENZE”

Bologna, 12 gennaio 2017 – “Un fatto gravissimo, una violenza su cui è urgente intervenire”: Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay, si scaglia duramente contro il medico di base di Savona che nell’ambulatorio pubblicizza le teorie riparative della comunità terapeutica Lot, che promettono agli omosessuali di “riconquistare la propria eterosessualità”. “L’aggravante – prosegue Piazzoni – la troviamo questa mattina nelle dichiarazioni del medico di famiglia, il dottor Fabio Vaccaro, che associa l’omosessualità all’Alzheimer e al diabete. Su questo pretendiamo un’azione esemplare dell’ordine dei medici, che sanzioni questa sciocchezza come tutte le altre notizie false che voglio generare allarme nella popolazione. Non si tratta soltanto di “offese”, come il medico con inaccettabile superficialità vuol fare intendere: si tratta di persone che tentano di convincere altre persone, clinicamente sane, di essere affette invece una patologia, per poi lucrare sulla fantomatica “cura”. Questo è un raggiro che si compie sulla pelle delle persone più fragili, infierendo sulle loro insicurezze e costringendole a reprimere i propri istinti e i propri sentimenti. Non c’è nulla di più grave di un medico che diagnostica ai pazienti malattie che non esistono: è per questo che pretendiamo parole chiare e severe da parte delle autorità competenti. Non solo: questa legislatura si chiude con una proposta di legge presentata dal senatore Sergio Lo Giudice ma mai discussa in aula, per mettere fuorilegge le cosiddette teorie riparative, come avviene per ogni altra sevizia fisica e psicologica e così come è già avvenuto negli Stati Uniti. L’iniziativa di Lo Giudice non deve spegnersi assieme alla legislatura ma deve essere impegno urgente di quella che si aprirà dopo il voto del 4 marzo”, conclude Piazzoni.
“La notizia del poster affisso nell’ambulatorio medico – commenta Mirko Principato, presidente del circolo  Arcigay Apertamente di Savona – colpisce duramente la nostra comunità: come può sentirsi una persona omosessuale che, andando dal medico curante per qualsiasi ragione, si trovi di fronte quella pubblicità? Quanti omosessuali vengono allontanati dal servizio sanitario pubblico da propagande del genere? Quante famiglie con persone omosessuali vengono tratte in inganno con aspettative false e lesive delle persone? La questione è molto seria: quei manifesti devono sparire da quell’ambulatorio e quel medico deve ricevere la sanzione che merita”, conclude.