Genova Pride per la Memoria dei martiri omosessuali

  

La Giornata della Memoria è l’occasione per il Comitato Genova Pride di invitare tutta la cittadinanza a conoscere e ricordare le storie delle persone omosessuali deportate e uccise durante i regimi nazi-fascisti.

Il Genova Pride vuole commemorare l’Omocausto, con una serie di eventi culturali nell’arco di una settimana che, attraverso immagini, video, letture e testimonianze, possano coinvolgere tutti e tutte ed in particolare le generazioni più giovani, per non dimenticare una ferita che ha visto migliaia di martiri, vittime della storia solo a causa del loro orientamento sessuale.

Particolare importanza ha in questo senso la volontà di aprire alle scuole superiori la mostra interattiva Omocausto della Sala Espositiva della Regione, in orario mattutino, contattando così studenti e studentesse che possono riflettere su una tragedia spesso dimenticata dai libri di storia.

Il percorso di iniziative mette in luce come la logica dell’esclusione sociale delle categorie che non rientravano del progetto di normalizzazione dei regimi totalitari accomuni differenti identità. Per questo si è voluto mettere in atto la collaborazione con l’Unione dei Giovani Ebrei Italiani in occasione della commemorazione del 25 gennaio.

Un importante obiettivo di questa rassegna di appuntamenti è quello di portare i temi del Pride anche in periferia, in modo da coinvolgere tutta la città nella riflessione sull’educazione alla diversità. Per questo si è scelto di proporre la mostra Lo Sterminio Dimenticato a Palazzo Fieschi a Sestri Ponente.

Il messaggio della Giornata della Memoria vuole fare da monito per le nostre generazioni, e ricordare come milioni di persone omosessuali siano ancora oggi, incarcerate, torturate o uccise in oltre 90 paesi del mondo.

Comitato Genova Pride
Pride nazionale LGBTQI 2009
(lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuati)
[email protected]

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Gli eventi della Settimana della memoria
20/29 gennaio 2009

20/29 GENNAIO
Palazzo Fieschi, via Sestri 34, Sestri Ponente
Lo sterminio dimenticato degli omosessuali
Esposizione di testi e foto che descrivono le persecuzioni naziste in Germania e quelle del fascismo in Italia, oltre ad una sintetica descrizione della realtà del dopoguerra con un quadro dei Paesi che prevedono normative contro l’omosessualità.
Inaugurazione il 20 gennaio alle ore 11.30.
Partecipano il Presidente del Municipio VI, il Presidente dell’ANPI di Sestri Ponente e il Segretario nazionale Arcigay.

24/28 GENNAIO
Sala espositiva della Regione Liguria, Piazza De Ferrari 1, ore 14-19
Omocausto
Mostra interattiva sull’Omocausto, articolata con pannelli, video proiettato a muro e 3 postazioni audio dove poter ascoltare le testimonianze dirette di tre persone omosessuali internate nei campi di concentramento
nazisti.
Apertura mattutina riservata alla visita per le classi delle scuole medie superiori, previa prenotazione.
Info e prenotazioni contattare: Matteo Picasso: 340/9625085, Valerio Barbini: 348/5719694
A cura del Gruppo Giovani Arcigay L’Approdo.

SABATO 24 GENNAIO
Sala espositiva della Regione Liguria, Piazza De Ferrari 1, ore 16
Grune Rose
Presentazione e visione del cortometraggio di Dario Picciau, prodotto dal Comitato Provinciale Arcigay “Il Giglio Rosa” di Firenze

DOMENICA 25 GENNAIO
Sala espositiva della Regione Liguria, Piazza De Ferrari 1, ore 16
Bent
Commemorazione:
Fabio Saccà (Responsabile nazionale Arcigay Giovani) e Daniele Nahum (Presidente Unione Giovani Ebrei Italiani) leggono brani tratti da Bent di Martin Sherman.
A cura del Gruppo Giovani Arcigay L’Approdo.

LUNEDÌ 26 GENNAIO
Libreria Books in the Casba, via Pre 137r, ore 17
Ricordare e L’altro Ieri
Presentazione dei documentari “Ricordare” e “L’altro ieri” della regista Gabriella Romano: interviste a gay e lesbiche sopravvissuti alla deportazione e al confino. Seguirà un dibattito con Gabriella Romano, autrice dei succitati cortometraggi.

MERCOLEDÌ 28 GENNAIO
Casa dello Studente, Corso Gastaldi, ore 16.30
Commemorazione
Deposizione di una corona commemorativa nella sala della tortura.


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