L’Italia si trasformi in uno stato europeo

  

È stato approvato oggi dal Parlamento Europeo il rapporto annuale sullo stato dei diritti umani fondamentali, il cui relatore era il parlamentare della Sinistra Europea Giusto Catania, con 401 voti favorevoli, 220 contrari e 67 astensioni.

Si tratta di un documento ricco di spunti per gli stati membri, in cui il Parlamento si concentra in particolare sulle azioni contro gli incitamenti razzisti e omofobici e le discriminazioni dei rom e delle coppie omosessuali.

Nei confronti delle discriminazioni verso lesbiche e gay, il Parlamento invita la Commissione a presentare proposte che garantiscano l’applicazione, da parte degli Stati membri, del principio di riconoscimento reciproco per le coppie omosessuali, sposate o legate da un’unione civile registrata, nella fattispecie quando esercitano il loro diritto alla libera circolazione previsto dal diritto dell’Unione europea. In breve, a far sì che una coppia di sposi gay spagnola ad esempio possa essere riconosciuta anche in Italia.

Di particolare importanza il paragrafo in cui i deputati ritengono che le affermazioni discriminatorie di esponenti politici, sociali e religiosi estremisti» contro gli omosessuali «alimentino l’odio e la violenza» e in cui si chiede una loro «condanna da parte degli organi dirigenti competenti».

Il Parlamento chiede inoltre agli Stati membri che non l’abbiano ancora fatto di adottare iniziative legislative per eliminare le discriminazioni subite da alcune coppie in ragione del loro orientamento sessuale. Gli emendamenti proposti dall’UEN (gruppo parlamentare di destra) per sopprimere queste richieste sono stati respinti dall’Aula con più di 400 voti contrari.

”Si tratta di affermazioni di grande civiltà, che purtroppo in Italia rappresentano ancora un sogno". – afferma il presidente nazionale Arcigay Aurelio Mancuso – “La classe politica italiana ha deciso di ignorare questi temi e mortificare la dignità delle persone LGBT. Molti esponenti politici del nostro paese sono proprio coloro che compione quelle ‘affermazioni discriminatorie’”.

”Ringraziamo i gruppi parlamentari socialista, liberal-democratico, verde, e della sinistra europea e tutti gli europarlamentari che hanno votato a favore”.


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