Omotransfobia, 50 sedie per le Sentinelle in piedi. Arcigay: “Offuscate dall’acido lattico, non possiamo non soccorrerle”

  

L’iniziativa dell’associazione lgbt: in tutte le sedi, per tutto il giorno, è attiva la distribuzione gratuita.


1 aprile 2014 – Cinquanta sedie, pratiche ed ergonomiche, per le prime cinquanta Sentinelle in piedi che oggi si presenteranno in una delle numerose sedi Arcigay. È questa l’iniziativa che la principale associazione lgbt italiana mette in campo su tutto il territorio nazionale. “Non possiamo non muoverci a compassione dinanzi a questa emergenza umanitaria – spiega il presidente di Arcigay, Flavio Romani -. Ormai da diverse settimane intercettiamo l’azione di uno sparuto gruppo di militanti cattolici o di estrema destra, detti “Sentinelle in piedi”,  costretti a spostarsi da una piazza all’altra, e da una città all’altra, per simulare come in un gioco di specchi una mobilitazione significativa che scongiuri l’approvazione di una legge contro l’omotransfobia. La pratica scelta per rappresentare questo dissenso – il presenziare in piedi immobili in una piazza – sta evidentemente provocando agli attivisti gravi perdite di lucidità, dovute probabilmente all’acido lattico. Arcigay quindi ha deciso di attivarsi in prima persona per offrire un po’ di sollievo a questi militanti e per sgombrare le foto dei turisti in visita nelle piazze italiane da questo spiacevole ingombro”. Le cinquanta sedie del modello Bonpall (vedi foto allegata), saranno fornite  gratuitamente e già montate. “Stando sedute – prosegue Romani – le Sentinelle potranno vegliare senza crampi su un Paese in cammino verso l’uguaglianza, un valore fondante anche per i cattolici, almeno per quelli che non hanno ancora trasformato la fede in superstizione o folklore. D’altronde, se seppure con fatica gli integralisti cattolici sono riusciti a superare lo shock della Terra sferica, con fiducia scommettiamo sulla possibilità che riescano prima o poi a rassegnarsi all’uguaglianza e al rispetto della Carta Costituzionale, abbandonando l’illusione di essere superiori a chicchessia o tutori di alcunché”.