Il Programma di Azione Comunitaria 2001-2006 per l

  

Quadro generale

Il Programma si occupa di attività inerenti la discriminazione sulla base della razza o dell'origine etnica, della religione o del credo, dell'handicap, dell'età e dell'orientamento sessuale.
La Commissione propone misure, metodi e procedure delle azioni (ad esempio, il lancio dei bandi per il finanziamento di progetti), ma sono poi i rappresentanti degli stati membri nel Comitato di Programma (Programme Committee) che prendono le decisioni e che supervisionano l'implementazione del Programma d'Azione.

Per le attività di competenza del Comitato dalle informazioni in nostro possesso risulta chiaro come sia opportuno e necessario fare pressione ed azione di lobbying affinché svolgano al meglio il loro compito, nel modo più favorevole alle persone che subiscono la discriminazione.

Il budget stanziato per il Programma (2001-2006) è di 100 milioni di Euro, che è piuttosto poco.

Il Programma è diviso in 3 filoni d'Azione:

  • Filone 1: Analisi e valutazione (3.5 milioni di Euro)
  • Filone 2: Sviluppo delle capacità delle organizzazioni (7.8 milioni di Euro)
  • – Filone 2.1: Progetti di scambio transnazionale
  • – Filone 2.2: Sostegno di network europei
  • Filone 3: Accrescimento della consapevolezza (2.8 milioni di Euro)

Programmazione delle attività per l'anno 2001

Filone 1

  • Valutazione delle attività pregresse di qualche rilievo per il programma, in particolare di quelle finanziate nell'ambito delle misure preparatorie (budget del 2000). Il progetto Be Equal Be Different I e II di cui Arcigay è stata partner rientra tra le misure preparatorie
  • Lancio di un dibattito sui mezzi per raccogliere informazioni relative alle discriminazioni che minacciano determinati gruppi
  • Stabilimento di un gruppo di lavoro dei delegati (working group of officials) responsabile per l'implementazione della Direttiva Quadro sull'occupazione e le condizioni di lavoro e della Direttiva sulla Razza
  • Stabilimento di quattro gruppi internazionali di esperti non-governativi, uno per ogni ambito di discriminazione, che esplori le misure esistenti negli Stati Membri per la lotta alle discriminazioni nei campi coperti dal Programma

Anche per i membri di questo gruppo di lavoro dei delegati risulta opportuno e necessario a fare pressione e a fare lobbying.

Stadio di realizzazione del Filone 1

La valutazione delle attività pregresse è ancora in corso, quando non deve ancora incominciare in quanto alcune delle misure preparatorie (come lo stesso progetto Be Equal Be Different II) si sono concluse solo alla fine del 2001.

Il dibattito sui mezzi da utilizzare per raccogliere informazioni sulle discriminazioni è stato avviato. La Commissione ed il Comitato intendono sfruttare quanto più possibile le ONG che si occupano di lotta alle discriminazioni per la raccolta di dati, nonché le attività di descritte nel Filone 2.1 (progetti europei). La Commissione intende subordinare qualsiasi ulteriore impegno politico ed economico nella lotta alle discriminazioni alla preventiva raccolta di dati relativi alla portata ed all'impatto delle discriminazioni, in modo da poter elaborare strategie e politiche mirate ed efficaci di lotta alle discriminazioni. Risulta perciò importante un coordinamento a livello europeo tra le varie ONG che si occupano di discriminazione anche per un'efficace raccolta di dati.

E' stato insediato il gruppo di lavoro dei delegati (approccio orizzontale – tutte le discriminazioni vengono prese in considerazione) perché supervisioni l'implementazione delle direttive relative all'Articolo 13.

Alla fine di luglio è stato pubblicato il bando per la costituzione dei quattro gruppi internazionali di esperti non-governativi. Robert Wintemute, giurista con cui abbiamo buoni contatti, ha formato un gruppo internazionale di giuristi, uno per ogni paese dell'Unione, con il quale partecipare al bando. Stefano Fabeni, torinese, è il membro italiano del gruppo, scelto da Wintemute perché lavorano insieme da più di un anno ad un altro progetto europeo e si conoscono bene. Ancora non è dato sapere se sono stati scelti come gruppo esterno di esperti.

Quadro generale

Il Programma si occupa di attività inerenti la discriminazione sulla base della razza o dell'origine etnica, della religione o del credo, dell'handicap, dell'età e dell'orientamento sessuale.
La Commissione propone misure, metodi e procedure delle azioni (ad esempio, il lancio dei bandi per il finanziamento di progetti), ma sono poi i rappresentanti degli stati membri nel Comitato di Programma (Programme Committee) che prendono le decisioni e che supervisionano l'implementazione del Programma d'Azione.

Per le attività di competenza del Comitato dalle informazioni in nostro possesso risulta chiaro come sia opportuno e necessario fare pressione ed azione di lobbying affinché svolgano al meglio il loro compito, nel modo più favorevole alle persone che subiscono la discriminazione.

Il budget stanziato per il Programma (2001-2006) è di 100 milioni di Euro, che è piuttosto poco.

Il Programma è diviso in 3 filoni d'Azione:

  • Filone 1: Analisi e valutazione (3.5 milioni di Euro)
  • Filone 2: Sviluppo delle capacità delle organizzazioni (7.8 milioni di Euro)
  • – Filone 2.1: Progetti di scambio transnazionale
  • – Filone 2.2: Sostegno di network europei
  • Filone 3: Accrescimento della consapevolezza (2.8 milioni di Euro)

Programmazione delle attività per l'anno 2001

Filone 1

  • Valutazione delle attività pregresse di qualche rilievo per il programma, in particolare di quelle finanziate nell'ambito delle misure preparatorie (budget del 2000). Il progetto Be Equal Be Different I e II di cui Arcigay è stata partner rientra tra le misure preparatorie
  • Lancio di un dibattito sui mezzi per raccogliere informazioni relative alle discriminazioni che minacciano determinati gruppi
  • Stabilimento di un gruppo di lavoro dei delegati (working group of officials) responsabile per l'implementazione della Direttiva Quadro sull'occupazione e le condizioni di lavoro e della Direttiva sulla Razza
  • Stabilimento di quattro gruppi internazionali di esperti non-governativi, uno per ogni ambito di discriminazione, che esplori le misure esistenti negli Stati Membri per la lotta alle discriminazioni nei campi coperti dal Programma

Anche per i membri di questo gruppo di lavoro dei delegati risulta opportuno e necessario a fare pressione e a fare lobbying.

Stadio di realizzazione del Filone 1

La valutazione delle attività pregresse è ancora in corso, quando non deve ancora incominciare in quanto alcune delle misure preparatorie (come lo stesso progetto Be Equal Be Different II) si sono concluse solo alla fine del 2001.

Il dibattito sui mezzi da utilizzare per raccogliere informazioni sulle discriminazioni è stato avviato. La Commissione ed il Comitato intendono sfruttare quanto più possibile le ONG che si occupano di lotta alle discriminazioni per la raccolta di dati, nonché le attività di descritte nel Filone 2.1 (progetti europei). La Commissione intende subordinare qualsiasi ulteriore impegno politico ed economico nella lotta alle discriminazioni alla preventiva raccolta di dati relativi alla portata ed all'impatto delle discriminazioni, in modo da poter elaborare strategie e politiche mirate ed efficaci di lotta alle discriminazioni. Risulta perciò importante un coordinamento a livello europeo tra le varie ONG che si occupano di discriminazione anche per un'efficace raccolta di dati.

E' stato insediato il gruppo di lavoro dei delegati (approccio orizzontale – tutte le discriminazioni vengono prese in considerazione) perché supervisioni l'implementazione delle direttive relative all'Articolo 13.

Alla fine di luglio è stato pubblicato il bando per la costituzione dei quattro gruppi internazionali di esperti non-governativi. Robert Wintemute, giurista con cui abbiamo buoni contatti, ha formato un gruppo internazionale di giuristi, uno per ogni paese dell'Unione, con il quale partecipare al bando. Stefano Fabeni, torinese, è il membro italiano del gruppo, scelto da Wintemute perché lavorano insieme da più di un anno ad un altro progetto europeo e si conoscono bene. Ancora non è dato sapere se sono stati scelti come gruppo esterno di esperti.

Filone 2.1

  • Lancio di attività preparatorie per stabilire azioni transnazionali volte a contribuire allo sviluppo di politiche per la prevenzione e la lotta alle discriminazioni (Strategia in 3 Fasi – maggiori dettagli nel seguito)

Stadio di realizzazione del Filone 2.1

Le attività del Filone 2.1 e 2.2 sono quelle che comunemente vengono identificate come "progetti europei", simili, ad esempio, a Be Equal Be Different.
A maggio è scaduto il termine ultimo per la presentazione di progetti nell'ambito del Programma di Azione Comunitaria. Arcigay non è stata in grado, e per il breve preavviso, e per la carenza di risorse umane non già impegnate in altre attività, a presentare alcun progetto.
Ad oggi ci troviamo nella Fase 1 dei progetti, che si concluderà il 30 Marzo 2002. Sono 71 i progetti ammessi a questa fase.
Durante la Fase 1, le organizzazioni e gli enti il cui progetto è stato approvato devono stabilire accordi di cooperazione transnazionali tra i vari partners. La maggior parte dei progetti necessita di ulteriori partners per raggiungere il grado di diversificazione richiesto dalla Commissione per avere qualche possibilità di essere ammessi alla Fase 2. Per questo motivo Arcigay si è proposta come partner di diversi progetti.

Ad oggi Arcigay è partner di:

  • TRIANGLE – progetto nel campo dell'educazione; capofila è l'ufficio per le questioni omosessuali del Ministero delle Donne, dei Giovani, della Famigli e della Salute del Land del Nord-Reno Wesfalia. Si occupa di discriminazioni sulla base di orientamento sessuale ed etnia
  • QuBA – progetto nei confronti degli immigrati (minoranza etnica) con un'attenzione particolare a chi soffre di discriminazione multipla, nella fattispecie a chi è discriminato sulla base della sua origine etnica e del suo orientamento sessuale o della sua situazione di handicap; capofila è il Centro per i Migranti, ente governativo del Land del Nord-Reno Wesfalia
  • COMMON ACTION AGAINST DISCRMINATION IN THE MEDIA – progetto nel campo dei media; capofila è UNITED, il network europeo antirazzista. Si occupa di discriminazione basata sulla razza o l'origine etnica, sulla religione o credo, sull'handicap e sull'orientamento sessuale

Due circoli locali sono inoltre partner di due ulteriori progetti. Arcigay "Pride!" di Pisa è partner di EQUALfirst-that's right, progetto nel campo dell'educazione, capofila LAMBDA, associazione GLBT di Berlino; Arcigay "G.Forti" di Bari è partner di MEDIA AGAINST DISCRIMINATION, progetto nel campo dei media, capofila Opus Gay, associazione omosessuale di Lisbona.

Ad ottobre è giunto un annuncio inaspettato dalla Commissione. Nel 2003 verrà emesso un altro bando per la presentazione di ulteriori progetti transnazionali. Ciò permetterà ad Arcigay, sia al Nazionale sia ai gruppi locali, di presentare progetti come capofila, traendo inoltre vantaggio dall'esperienza che verrà acquisita nel corso del prossimo anno. Particolarmente utile sarà l'esperienza nel relazionarsi con le istituzioni e gli uffici dell'Unione Europea e sulle modalità di elaborazione e presentazione di progetti con una buona possibilità di essere selezionati per il finanziamento.

Filone 2.2

  • Provvedere ai costi di funzionamento di network europei selezionati

Stadio di realizzazione del Filone 2.2

In quest'ambito sono stati erogati i finanziamenti strutturali per l'anno passato per l'ILGA-Europe. Vi sono ottime probabilità che detti finanziamenti strutturali vengano rinnovati per i prossimi 3 anni.
Se questo fornisce i mezzi per il funzionamento di un network europeo di alto livello pone anche alcune problematiche. Tra tutte vale la pena menzionare le seguenti:

  • la difficoltà di reperire il 15% del finanziamento (l'UE fornisce solo fino all'85%) che ammonta a circa 65,000 Euro per ciascun anno;
  • le limitazioni alle attività dell'ILGA-Europe, infatti tutto ciò che viene finanziato dall'UE deve limitarsi ad operare nell'ambito dell'UE e quindi ogni attività riguardante paesi europei che non fanno parte dell'Unione Europea (oltre alle attività che non attengono alla lotta alla discriminazione per orientamento sessuale, come ad esempio la lotta all'AIDS e gli ambiti di discriminazione per le persone transgender) deve fare riferimento ad altre fonti di finanziamento.

Filone 2.1

  • Lancio di attività preparatorie per stabilire azioni transnazionali volte a contribuire allo sviluppo di politiche per la prevenzione e la lotta alle discriminazioni (Strategia in 3 Fasi – maggiori dettagli nel seguito)

Stadio di realizzazione del Filone 2.1

Le attività del Filone 2.1 e 2.2 sono quelle che comunemente vengono identificate come "progetti europei", simili, ad esempio, a Be Equal Be Different.
A maggio è scaduto il termine ultimo per la presentazione di progetti nell'ambito del Programma di Azione Comunitaria. Arcigay non è stata in grado, e per il breve preavviso, e per la carenza di risorse umane non già impegnate in altre attività, a presentare alcun progetto.
Ad oggi ci troviamo nella Fase 1 dei progetti, che si concluderà il 30 Marzo 2002. Sono 71 i progetti ammessi a questa fase.
Durante la Fase 1, le organizzazioni e gli enti il cui progetto è stato approvato devono stabilire accordi di cooperazione transnazionali tra i vari partners. La maggior parte dei progetti necessita di ulteriori partners per raggiungere il grado di diversificazione richiesto dalla Commissione per avere qualche possibilità di essere ammessi alla Fase 2. Per questo motivo Arcigay si è proposta come partner di diversi progetti.

Ad oggi Arcigay è partner di:

  • TRIANGLE – progetto nel campo dell'educazione; capofila è l'ufficio per le questioni omosessuali del Ministero delle Donne, dei Giovani, della Famigli e della Salute del Land del Nord-Reno Wesfalia. Si occupa di discriminazioni sulla base di orientamento sessuale ed etnia
  • QuBA – progetto nei confronti degli immigrati (minoranza etnica) con un'attenzione particolare a chi soffre di discriminazione multipla, nella fattispecie a chi è discriminato sulla base della sua origine etnica e del suo orientamento sessuale o della sua situazione di handicap; capofila è il Centro per i Migranti, ente governativo del Land del Nord-Reno Wesfalia
  • COMMON ACTION AGAINST DISCRMINATION IN THE MEDIA – progetto nel campo dei media; capofila è UNITED, il network europeo antirazzista. Si occupa di discriminazione basata sulla razza o l'origine etnica, sulla religione o credo, sull'handicap e sull'orientamento sessuale

Due circoli locali sono inoltre partner di due ulteriori progetti. Arcigay "Pride!" di Pisa è partner di EQUALfirst-that's right, progetto nel campo dell'educazione, capofila LAMBDA, associazione GLBT di Berlino; Arcigay "G.Forti" di Bari è partner di MEDIA AGAINST DISCRIMINATION, progetto nel campo dei media, capofila Opus Gay, associazione omosessuale di Lisbona.

Ad ottobre è giunto un annuncio inaspettato dalla Commissione. Nel 2003 verrà emesso un altro bando per la presentazione di ulteriori progetti transnazionali. Ciò permetterà ad Arcigay, sia al Nazionale sia ai gruppi locali, di presentare progetti come capofila, traendo inoltre vantaggio dall'esperienza che verrà acquisita nel corso del prossimo anno. Particolarmente utile sarà l'esperienza nel relazionarsi con le istituzioni e gli uffici dell'Unione Europea e sulle modalità di elaborazione e presentazione di progetti con una buona possibilità di essere selezionati per il finanziamento.

Filone 2.2

  • Provvedere ai costi di funzionamento di network europei selezionati

Stadio di realizzazione del Filone 2.2

In quest'ambito sono stati erogati i finanziamenti strutturali per l'anno passato per l'ILGA-Europe. Vi sono ottime probabilità che detti finanziamenti strutturali vengano rinnovati per i prossimi 3 anni.
Se questo fornisce i mezzi per il funzionamento di un network europeo di alto livello pone anche alcune problematiche. Tra tutte vale la pena menzionare le seguenti:

  • la difficoltà di reperire il 15% del finanziamento (l'UE fornisce solo fino all'85%) che ammonta a circa 65,000 Euro per ciascun anno;
  • le limitazioni alle attività dell'ILGA-Europe, infatti tutto ciò che viene finanziato dall'UE deve limitarsi ad operare nell'ambito dell'UE e quindi ogni attività riguardante paesi europei che non fanno parte dell'Unione Europea (oltre alle attività che non attengono alla lotta alla discriminazione per orientamento sessuale, come ad esempio la lotta all'AIDS e gli ambiti di discriminazione per le persone transgender) deve fare riferimento ad altre fonti di finanziamento.

Filone 3

  • Lavorare con gli Stati Membri per organizzare seminari a livello nazionale ed eventi per far aumentare la consapevolezza con lo scopo di promuovere il Programma. Contattando il Comitato sarebbe stato possibile sapere le iniziative e le attività in programma prima dello scadere dei termini (15 agosto 2001). Anche Organizzazioni Non Governative avrebbero potuto occuparsi di detti eventi
  • Pubblicazione delle informazioni relative alla partecipazione al programma sul sito web: http://europa.eu.int/comm/employment_social/fundamri/index_en.htm
  • Sostegno alle conferenze organizzate dalla Presidenza della Commissione o dagli Stati Membri su argomenti relativi alle discriminazioni
  • Pubblicazione del primo rapporto annuale sulle misure di lotta alle discriminazioni negli Stati Membri

Stadio di realizzazione del Filone 3

Gli Stati Membri hanno avuto fino al 15 Agosto 2001 per indicare se intendono prendere parte e, se sì, fino a che punto, a seminari nazionali ed ad avvenimenti per far aumentare la consapevolezza del Programma d'Azione Comunitaria. I rappresentanti di ciascuno Stato Membro nel Comitato di Programma sono i contatti rilevanti in quest'ambito. Non si hanno informazioni sulla situazione in merito dell'Italia.

Il sito web è in generale ben curato ed aggiornato.

Il 18 Ottobre è stata organizzata a Bruxelles una conferenza internazionale di presentazione del Programma d'Azione Comunitaria. Vi hanno partecipato tutti coloro che avessero presentato un progetto e tutti coloro che avevano partecipato ad un'azione preparatoria, oltre a chiunque fosse interessato. Raffaele Lelleri, di Arcigay, era presente in veste di National Manager per Be Equal Be Different II. La Conferenza è stata una buona occasione pubblicitaria per la Commissione, ma non è stata particolarmente utile per la maggior parte dei partecipanti. Non sono previste al momento ulteriori conferenze.

Non vi sono informazioni sullo status del rapporto.


Caratteristiche dei Progetti Transnazionali

Un'azione di scambio transnazionale deve includere partecipanti di almeno 3 diversi Stati Membri.
Deve affrontare la discriminazione sulla base di almeno due campi (approccio orizzontale) tra quelli menzionati nell'Articolo 13 del Trattato di Amsterdam (a parte il genere). Qualora ve ne fosse uno solo devono essere fornite ragioni convincenti della particolarità della questione affrontata che non permette di includere ulteriori campi di discriminazione.
Deve avere una chiara prospettiva di genere, ossia le differenze tra le discriminazioni subite da uomini e donne devono essere prese in considerazione attraverso lo svolgersi di tutta l'azione (mainstreaming di genere). Questo equivale, in un certo senso, a dire che ogni progetto deve includere implicitamente anche la discriminazione sulla base del genere
Deve includere il trasferimento di informazioni, insegnamenti appresi e buone prassi.
Deve includere un paragone dell'efficacia di processi, metodi e strumenti in relazione alle tematiche scelte. La valutazione dell'impatto e dell'efficacia delle diverse azioni è particolarmente rilevante per la Commissione ed ogni progetto deve prevederla.

La Commissione ha dato priorità a progetti nelle seguenti aree:

  • Non discriminazione all'interno e da parte di amministrazioni pubbliche (verrà data priorità a lavori preparatori sviluppati nel campo della salute e dell'educazione)
  • Non discriminazione all'interno e da parte dei media
  • Uguale partecipazione nel processo decisionale in campo politico, economico e sociale
  • Pari opportunità di accesso a e garanzia di fornitura di beni e servizi che sono disponibili al pubblico, ivi compreso l'alloggio, il trasporto, la cultura, il divertimento e lo sport

La Commissione ha adottato una nuova procedura per questo bando, un procedura che, come detto precedentemente, si sviluppa in 3 fasi in un sistema in cui solo i progetti migliori vengono selezionati per la fase successiva.

  • Fase 1: Lavoro preparatorio – è iniziato con quasi un mese di ritardo verso la fine di Ottobre 2001, durerà non più di 6 mesi, fino al 30 marzo 2002, e la Commissione contribuirà con un massimo di 50.000 Euro a ciascun progetto. Durante i primi sei mesi le azioni dovranno concentrarsi su:

– Sviluppo di partnerships: l'applicante, insieme al gruppo base di partners, deve trovare dei partners in almeno un altro Stato Membro
– Definizione degli obiettivi: l'applicante ed i suoi partners devono definire un problema specifico da affrontare
– Formulazione di un programma di lavoro: la fase preparatoria dovrebbe sfociare in un Accordo di Cooperazione Transnazionale, che stabilisce il programma di lavoro per le attività da svolgersi nella Fase 2

Verrà data priorità per l'ammissione alla Fase 2 ad azioni che coinvolgano in una maniera coerente, efficiente e ben bilanciata, un'ampia gamma di partners transnazionali, comprendenti se possibile 4 o 5 organizzazioni oltre all'applicante, se possibile organizzazioni non governative come organizzazioni governative e se possibile organizzazioni di stati in zone differenti d'Europa.

  • Fase 2: Azioni Transnazionali – questa fase è destinata all'implementazione dei programmi di lavoro di partnership che sono stati selezionati. Ha una durata massima di 24 mesi finanziati dalla Commissione su base annua per una cifra stimata di 175.000 Euro annuali per ogni partnership. Al termine della fase 2 ai partner verrà richiesto di presentare i risultati delle loro azioni.
  • Fase 3: Periodo di Diffusione – la Commissione sosterrà per un massimo di 6 mesi i costi inerenti alla diffusione di quelle azioni che presentano il più grande valore aggiunto a livello europeo.

Va sempre tenuto presente che il contributo della Comunità in ciascuna fase non supera l'85% del finanziamento totale ammissibile per i costi dei progetti. I partners di ciascun progetto devono garantire il co-finanziamento in contanti del restante 15%.

Filone 3

  • Lavorare con gli Stati Membri per organizzare seminari a livello nazionale ed eventi per far aumentare la consapevolezza con lo scopo di promuovere il Programma. Contattando il Comitato sarebbe stato possibile sapere le iniziative e le attività in programma prima dello scadere dei termini (15 agosto 2001). Anche Organizzazioni Non Governative avrebbero potuto occuparsi di detti eventi
  • Pubblicazione delle informazioni relative alla partecipazione al programma sul sito web: http://europa.eu.int/comm/employment_social/fundamri/index_en.htm
  • Sostegno alle conferenze organizzate dalla Presidenza della Commissione o dagli Stati Membri su argomenti relativi alle discriminazioni
  • Pubblicazione del primo rapporto annuale sulle misure di lotta alle discriminazioni negli Stati Membri

Stadio di realizzazione del Filone 3

Gli Stati Membri hanno avuto fino al 15 Agosto 2001 per indicare se intendono prendere parte e, se sì, fino a che punto, a seminari nazionali ed ad avvenimenti per far aumentare la consapevolezza del Programma d'Azione Comunitaria. I rappresentanti di ciascuno Stato Membro nel Comitato di Programma sono i contatti rilevanti in quest'ambito. Non si hanno informazioni sulla situazione in merito dell'Italia.

Il sito web è in generale ben curato ed aggiornato.

Il 18 Ottobre è stata organizzata a Bruxelles una conferenza internazionale di presentazione del Programma d'Azione Comunitaria. Vi hanno partecipato tutti coloro che avessero presentato un progetto e tutti coloro che avevano partecipato ad un'azione preparatoria, oltre a chiunque fosse interessato. Raffaele Lelleri, di Arcigay, era presente in veste di National Manager per Be Equal Be Different II. La Conferenza è stata una buona occasione pubblicitaria per la Commissione, ma non è stata particolarmente utile per la maggior parte dei partecipanti. Non sono previste al momento ulteriori conferenze.

Non vi sono informazioni sullo status del rapporto.


Caratteristiche dei Progetti Transnazionali

Un'azione di scambio transnazionale deve includere partecipanti di almeno 3 diversi Stati Membri.
Deve affrontare la discriminazione sulla base di almeno due campi (approccio orizzontale) tra quelli menzionati nell'Articolo 13 del Trattato di Amsterdam (a parte il genere). Qualora ve ne fosse uno solo devono essere fornite ragioni convincenti della particolarità della questione affrontata che non permette di includere ulteriori campi di discriminazione.
Deve avere una chiara prospettiva di genere, ossia le differenze tra le discriminazioni subite da uomini e donne devono essere prese in considerazione attraverso lo svolgersi di tutta l'azione (mainstreaming di genere). Questo equivale, in un certo senso, a dire che ogni progetto deve includere implicitamente anche la discriminazione sulla base del genere
Deve includere il trasferimento di informazioni, insegnamenti appresi e buone prassi.
Deve includere un paragone dell'efficacia di processi, metodi e strumenti in relazione alle tematiche scelte. La valutazione dell'impatto e dell'efficacia delle diverse azioni è particolarmente rilevante per la Commissione ed ogni progetto deve prevederla.

La Commissione ha dato priorità a progetti nelle seguenti aree:

  • Non discriminazione all'interno e da parte di amministrazioni pubbliche (verrà data priorità a lavori preparatori sviluppati nel campo della salute e dell'educazione)
  • Non discriminazione all'interno e da parte dei media
  • Uguale partecipazione nel processo decisionale in campo politico, economico e sociale
  • Pari opportunità di accesso a e garanzia di fornitura di beni e servizi che sono disponibili al pubblico, ivi compreso l'alloggio, il trasporto, la cultura, il divertimento e lo sport

La Commissione ha adottato una nuova procedura per questo bando, un procedura che, come detto precedentemente, si sviluppa in 3 fasi in un sistema in cui solo i progetti migliori vengono selezionati per la fase successiva.

  • Fase 1: Lavoro preparatorio – è iniziato con quasi un mese di ritardo verso la fine di Ottobre 2001, durerà non più di 6 mesi, fino al 30 marzo 2002, e la Commissione contribuirà con un massimo di 50.000 Euro a ciascun progetto. Durante i primi sei mesi le azioni dovranno concentrarsi su:

– Sviluppo di partnerships: l'applicante, insieme al gruppo base di partners, deve trovare dei partners in almeno un altro Stato Membro
– Definizione degli obiettivi: l'applicante ed i suoi partners devono definire un problema specifico da affrontare
– Formulazione di un programma di lavoro: la fase preparatoria dovrebbe sfociare in un Accordo di Cooperazione Transnazionale, che stabilisce il programma di lavoro per le attività da svolgersi nella Fase 2

Verrà data priorità per l'ammissione alla Fase 2 ad azioni che coinvolgano in una maniera coerente, efficiente e ben bilanciata, un'ampia gamma di partners transnazionali, comprendenti se possibile 4 o 5 organizzazioni oltre all'applicante, se possibile organizzazioni non governative come organizzazioni governative e se possibile organizzazioni di stati in zone differenti d'Europa.

  • Fase 2: Azioni Transnazionali – questa fase è destinata all'implementazione dei programmi di lavoro di partnership che sono stati selezionati. Ha una durata massima di 24 mesi finanziati dalla Commissione su base annua per una cifra stimata di 175.000 Euro annuali per ogni partnership. Al termine della fase 2 ai partner verrà richiesto di presentare i risultati delle loro azioni.
  • Fase 3: Periodo di Diffusione – la Commissione sosterrà per un massimo di 6 mesi i costi inerenti alla diffusione di quelle azioni che presentano il più grande valore aggiunto a livello europeo.

Va sempre tenuto presente che il contributo della Comunità in ciascuna fase non supera l'85% del finanziamento totale ammissibile per i costi dei progetti. I partners di ciascun progetto devono garantire il co-finanziamento in contanti del restante 15%.


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