Abrogazione dell’articolo 200 in Romania

  
Riccardo Gottardi

L'annuncio di sabato dell'abrogazione dell'Articolo 200 del codice penale rumeno è uno storico e fondamentale passo in avanti verso la completa eliminazione in Europa di ogni legge che criminalizzi le relazioni omosessuali. E' la conclusione di quasi dieci anni di lotte, portate avanti per la maggior parte di questo tempo dall'associazione nazionale rumena per le persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali, ACCEPT.

Ciò significa che ogni disposizione discriminatoria nei confronti delle relazioni omosessuali è stata oggi eliminata dalla legge penale rumena.

Le pressioni provenienti dall'Unione Europea hanno dato un contributo importante perché oggi si potesse raggiungere questo risultato. Effettivamente, solo pochi mesi fa, nel Settembre del 2001, il Parlamento Europeo ha invitato la Romania all'abrogazione dell'Articolo 200, come prerequisito per divenire membro dell'Unione Europea.

Anche l'Estonia e la Lituania hanno recentemente abrogato le loro leggi che discriminavano le relazioni omosessuali in preparazione alla loro partecipazione all'Unione. Restano quindi solo tre paesi candidati all' adesione, Cipro, Ungheria e Bulgaria, che mantengano leggi discriminatorie. Nel Settembre del 2001 il Parlamento Europeo ha richiamato anche questi paesi affinché revochino dette leggi.

L'abrogazione dell'Articolo 200 non è una buona notizia solo per la Romania: è stato finalmente promulgato il Decreto del Governo sulla prevenzione e la repressione di ogni forma di discriminazione, inclusa quella motivata dall' orientamento sessuale.

Tatjana Greif (Slovenia), membro del direttivo di ILGA-Europa, ha commentato: "Questo è un grande giorno per la comunità lesbica, gay, bisessuale e transessuale rumena. ACCEPY ha combattuto in maniera determinata e coraggiosa per l'abrogazione dell'Articolo 200, scontrandosi con una violenta omofobia; sono un esempio estremamente positivo per le comunità LGBT di tutto il mondo".

Nigel Warner (Regno Unito), sempre del direttivo, ha aggiunto: "Non bisogna dubitare dell'importanza che ha l'insistenza dell'Unione Europea sui diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali nel contesto dell'Allargamento ad Est. Cipro, Ungheria e Bulgaria devono riconoscere che la loro partecipazione all'Unione Europea verrà rifiutata a meno che non ritirino le loro leggi discriminatorie".

Il co-presidente Kurt Krickler (Austria) ha aggiunto: "Questi sviluppi mettono in rilievo ancora una volta il vergognoso gioco di due pesi e due misure messo in atto da quegli stati membri dell'UE, l'Austria, la Grecia, l 'Irlanda, il Portogallo ed il Regno Unito, che mantengono ancora leggi discriminatorie. Se la Romania, che da relativamente poco tempo si è affacciata alla democrazia ed al rispetto dei diritti umani, riesce a conformarsi agli standard dei diritti umani dell'Unione Europea, cosa trattiene questi altri paesi dal fare altrettanto?"

Con lui anche l'altro membro del direttivo, Riccardo Gottardi (Italia): "Non possiamo che sperare che anche paesi più 'civilizzati' come l'Italia, che bene dovrebbero conoscere quanto può essere violenta e pericolosa la discriminazione, seguano l'esempio della Romania ed estendano la protezione offerta dalle loro leggi contro la discriminazione per tutelare anche le persone omosessuali".


Ulteriori informazioni sull'articolo 200

Fino al 14 Dicembre 1996 le relazioni dello stesso sesso in Romania erano illegali secondo l'Articolo 200 del codice penale. In quella data l'Articolo 200 è stato emendato in modo da rimuovere il divieto assoluto di relazioni omosessuali, che però è stato sostituito con norme che erano quasi altrettanto oppressive e discriminatorie. Tentativi successivi da parte del Governo rumeno di migliorare l'Articolo 200 sono stati frustrati dal Parlamento rumeno. Il 22 Giugno 2001 il governo rumeno ha emesso un decreto di abrogazione dell'articolo 200. Se il decreto ha avuto l'effetto immediato di sospendere l'uso dell'Articolo 200 nei tribunali, restava però soggetto all'approvazione del Parlamento rumeno e del Presidente. Finalmente il Decreto d'Urgenza del governo numero 89/21 Giugno 2001 è stato adottato dalla Camera dei Deputati il 18 Dicembre 2001 e dal Senato il 20 Dicembre 2001 ed infine dal Presidente il 14 gennaio 2002.

L'Articolo 200 includeva una serie di misure, inclusa una discriminatoria età del consenso, una definizione discriminatoria di cosa costituisca un luogo pubblico, norme relative ad atti omosessuali che causano "oltraggio al pudore", e misure che limitano i diritti di libera associazione ed espressione di lesbiche, gay e bisessuali.

Per maggiori informazioni sull'Articolo 200 e sulla situazione delle persone LGBT in Romania, vedasi il rapporto "Sexual orientation discrimination in countries applying for EU membership", pubblicato sul sito web di ILGA-Europa insieme al più dettagliato "Equality for Lesbians and Gay Men — a Relevant issue in the EU Accession Process", ed il rapporto frutto di ricerca in Ungheria, Polonia, Romania e Slovenia.
Sito web: www.ilga-europe.org


ILGA Europa

ILGA-Europa è la sezione europea dell'Associazione Internazionale Gay e Lesbica. Essa si impegna a combattere in favore dei diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali in tutta Europa; 130 associazioni sono suoi membri in 30 diversi paesi europei. ILGA-Europa gode di status consultivo presso il Consiglio d'Europa ed è un membro della European Platform of Social NGOs.


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