L’assenza di una legge antidiscriminatoria è un in

  

Poco più di due anni fa un giovane gay del Wyoming, Martin Shepard, ventun'anni, veniva sequestrato, torturato e ucciso da due suoi coetanei . Il giorno dopo Bill Clinton sollecitava il Congresso a decretare un " Atto di prevenzione contro i crimini d'odio" che comprendesse anche l'orientamento sessuale. Una legge contro le discriminazioni antigay è presente, in Europa, nelle legislazioni di Norvegia, Francia, Danimarca, Svezia, Irlanda, Olanda, Nuova Zelanda, Finlandia, Spagna, Islanda, Romania. Perché in Italia non esiste una legge di questo genere?

La legge Mancino 205 del '93, detta "antinaziskin" assicura protezione contro le discriminazioni motivate da condizioni razziali, etniche, nazionali o religiose. L'orientamento sessuale, una delle principali cause di discriminazione ed intolleranza sociale, ne è rimasta fuori.
L'inserimento dell'orientamento sessuale, che uniformerebbe la nostra legislazione antidiscriminatoria ai principi del Trattato di Amsterdam della recente Carta europea dei diritti era stata proposta da diversi parlamentari: Vendola (PRC), Soda (DS), Soro (PPI) e portata in Commissione Affari costituzionali dal popolare Paolo Palma. Perché non se ne è fatto nulla?

In occasione della drammatica e rivoltante vicenda di Orbassano denunciamo le specifiche responsabilità di chi ha voluto additare alla società qual è l'unica minoranza oggetto di discriminazioni ma non meritevole di protezione normativa.
Camillo Ruini, che, da presidente della CEI, ha attaccato frontalmente la proposta di legge, premendo sui partiti cattolici, CCD in testa, ad affossare la proposta di legge.
Gianfranco Fini, che ha indicato che la scuola non è posto per gay e lesbiche, additando al disprezzo egli studenti gli insegnanti omosessuali.
Umberto Bossi, che ha fatto dell'odio omofobico un cavallo di battaglia della sua campagna elettorale e il cui giornale, la Padania, oggi non ha speso neanche una riga per informare il popolo padano della sconcezza avvenuta sul suo sacro suolo.
Questi signori hanno, certo, piena libertà di esprimere le loro posizioni ideali o confessionali, ma sappiano che è anche loro responsabilità se alcuni fanatici, diseducati da una scuola che ancora oggi fatica a parlare di omosessualità, tramuta in azione quegli incitamenti all'esclusione, e si macchiano di quei crimini antigay che in Italia non possono essere specificamente puniti perché questa è terra del Vaticano.
L'episodio di Orbassano non è il primo (chi si ricorda del ragazzino di Africo Nuovo, in Calabria, legato ad un albero e torturato per ore, nel '98, dai parenti del partner?) ma deve essere l'ultimo.
La maggioranza di centrosinistra smetta di pronarsi dinanzi ai veti del papa re: abbia il coraggio di voltare pagina, e di assumersi le proprie responsabilità dando finalmente all'Italia quella legge la cui scandalosa assenza è un incitamento all'odio e alla violenza.

Sergio Lo Giudice
Presidente Nazionale Arcigay


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