Un’ idea di libertà anche in Piemonte

  

Si è svolta ieri pomeriggio nell’aula 33 di Palazzo Nuovo presso l’Università di Torino la presentazione del progetto di legge regionale contro le discriminazioni motivate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere denominato “Un’idea di libertà”.

Si tratta dello stesso progetto di legge presentato nella Regione Toscana da parte di Arcigay Toscana e da altre associazioni glbt e che ha visto nelle settimane scorse la disponibilità ad approvarlo da parte di molti esponenti politici toscani, in primis il Presidente della Giunta Regionale Claudio Martini.

Il provvedimento prevede: diritto del malato all’assistenza ospedaliera di una persona designata preventivamente; sostegno psicologico delle strutture pubbliche all’autodeterminazione sessuale, divieto di trattamenti sanitari che modifichino l´orientamento sessuale; finanziamento di consultori e associazioni private per il controllo di atteggiamenti parziali sul lavoro; sostegno ad un’offerta culturale e turistica rivolta ad un’utenza gay.

Il dibattito di ieri è stato promosso dalle associazioni EGG, neonata associazione gay dell’Università di Torino e “Magna Charta — studenti per le riforme”, associazione di studenti riformisti di giurisprudenza ed ha visto la partecipazione di Marisa Suino, vice-capogruppo in consiglio regionale per i DS e prima firmataria della proposta di legge, dell’avv. Corrada Giammarinaro, consulente per la stesura della legge toscana, della Prof.ssa Chiara Saraceno, docente di Sociologia della Famiglia e coordinatrice della ricerca “Omosessuali e transessuali a Torino”, del sottoscritto e di Franco Grillini. Ha poi anche portato un contributo alla discussione Gigi Malaroda che, a nome del Coordinamento Gay Lesbico Transessuale di Torino ha manifestato l’interesse a proseguire il confronto sulla proposta.

Si è trattata di una iniziativa molto importante e che ha riscosso una grande partecipazione di pubblico, composto in gran parte da studenti non omosessuali, dimostrazione di come sia possibile trasformare le lotte per i diritti dei cittadini glbt in battaglie che parlino a tutta la società.

Franco Grillini ha poi concluso l’incontro annunciando che la prossima settimana depositerà alla Camera dei Deputati la versione finale del progetto di legge nazionale contro le discriminazioni, che ha visto la sottoscrizione di 158 deputati, tanto che pare sia il progetto di legge più sottoscritto nel Parlamento.

Il nostro plauso va a Marisa Suino e agli altri consiglieri dei DS, dei Comunisti Italiani (presente in aula il cons. Pino Chiezzi), dei Verdi e di Rifondazione che hanno sottoscritto la proposta, tanto più in una regione come il Piemonte dove i numeri in consiglio regionale rendono la strada verso una possibile approvazione della legge molto più ostacolata che altrove.

L’auspicio è che su questa proposta possano convergere presto le firme anche di quelle altre forze politiche laiche come i Radicali o i laici della Margherita e di Forza Italia, in maniera tale che dopo la Toscana si possano creare le condizioni politiche anche in Piemonte per un’approvazione di questa legge.

La nostra speranza è che presto — soprattutto dopo l’approvazione della Toscana — anche altre regioni possano dotarsi di strumenti simili, che rappresentano la prima risposta concreta a quelle tante discriminazioni quotidiane che i cittadini omosessuali e transessuali subiscono.


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