Le coppie di fatto al Maurizio Costanzo Show

  

La questione della tutela delle coppie di fatto al centro della puntata di ieri sera del Maurizio Costanzo Show, che ha visto la partecipazione come ospiti del’avv. Anna Maria Bernardini De Pace, di Irene Pivetti, del’on. Alessandra Mussolini (AN), della consigliera regionale dei DS in Lazio Giulia Rodano, del giornalista Daniele Scalise, dello psichiatra Raffaele Morelli, nonché – in prima fila nel pubblico – di Alessio De Giorgi, Presidente di Arcigay Toscana, e di Christian Panicucci che hanno annunciato per il prossimo 21 ottobre la firma del loro PACS (Patto Civile di Solidarietà) presso il Consolato francese di Roma.

Coraggioso l’intervento di Alessandra Mussolini che, precisando di parlare a titolo personale e non a nome del suo partito, ha espresso soddisfazione per la recente sentenza della Corte di Cassazione sulla tutela dei conviventi ha affermato che essa è “un primo passo per tutelare diritti sociali che sono di tutti”. “In tutto il nord Europa” – ha proseguito la Mussolini – “queste leggi sono divenute conquiste sociali e di civiltà; quando si parla di coppie che convivono non si priva di tutela la famiglia, ma si danno garanzie maggiori a chi non ne ha”.
Di parere opposto l’avvocato divorzista Bernardini de Pace, la quale ha sostenuto che se si escludono le coppie omosessuali per le quali non è previsto il matrimonio, una coppia ha di fronte a sé due scelte: quella di regolamentare la propria unione col matrimonio, che prevede l’assunzione di diritti e doveri reciproci, oppure di vivere in libertà, senza alcuna interferenza da parte dello Stato. Pertanto si è detta contraria a leggi che prevedano l’insorgere di conseguenze giuridiche a partire dalla semplice convivenza.
Giulia Rodano dei DS, consigliera regionale nella Regione Lazio ha replicato che “Quando si pagano le tasse, si calcola il reddito famigliare anche per chi convive: non si può riconoscere i conviventi solo quando li si deve far pagare e non quando si deve dare loro tutela. Quando c’è una comunità d’affetti, questa deve essere riconosciuta dallo Stato e produrre effetti giuridici”. L’esponente dei DS ha poi aggiunto, in riferimento alle iniziative legislative del suo Governatore Storace che “la politica deve evitare di usare le leggi e i soldi dello Stato per indurre i comportamenti delle persone”.
Il giornalista Daniele Scalise è intervenuto affermando che “secondo l’OMS in Italia vi sono tra i 2,5 e i 5 milioni di italiani omosessuali costretti a vivere per lo Stato in clandestinità.
All’ex presidente della Camera Irene Pivetti, ora giornalista televisiva su La Sette, che replicava che “il problema della clandestinità è soprattutto culturale”, Scalise ha controreplicato affermando che “il problema non è nei confronti degli amici, perché la società civile ha fatto passi in avanti straordinari: quel che manca è la politica.” “Il punto” — ha proseguito Scalise — “non è quel che le coppie omosessuali fanno dalla cintura in giù, ma quel che fanno sopra la cintura”, essendoci nella vita quotidiana ormai “situazioni di una drammaticità inaccettabile, con medici che negano addirittura il diritto di visita e di assistenza al partner convivente”.
Il dibattito è poi proseguito con la testimonianza di alcune coppie di fatto eterosessuali presenti in teatro che hanno raccontato la loro vicenda e con l’intervento dello psichiatra Raffaele Morelli che ha citato analoghi casi di discriminazioni nei confronti di coppie conviventi che ha riscontrato nella sua attività.
Si conferma comunque il giudizio positivo su una trasmissione come quella di Costanzo che ancora una volta ha posto al centro del dibattito sociale una questione rilevante come quella delle coppie di fatto, partendo da situazioni concrete e concedendo poco al confronto ideologico cui la politica italiana è ormai purtroppo abituata.


  •