Unioni civili tra gay: le leggi nei paesi UE

  

ROMA – Ecco una breve scheda sulle normative che, nei paesi Ue, regolano ‘unione tra persone dello stesso sesso. Un argomento su cui si è pronunciato anche ‘Europarlamento, il 5 luglio dello scorso anno, riconoscendo "pari diritti" tra le coppie di fatto eterosessuali e gay.

DANIMARCA: nel 1989 è stato il primo paese a riconoscere le unioni degli omosessuali e a dar loro il diritto di ufficializzare il rapporto con una cerimonia civile. Le coppie godono degli stessi diritti in materia di alloggi, pensioni, immigrazione e adozione.

SVEZIA: il Parlamento ha approvato nel 1994 la legge che regolarizza la convivenza tra omosessuali e che prevede parità di diritti e doveri con le coppie eterosessuali sposate. Dal 5 giugno scorso la Svezia è inoltre il primo paese al mondo dove le coppie gay registrate possono adottare bambini provenienti da altri paesi.

OLANDA: una legge del 1998 permetteva la registrazione allo stato civile delle coppie omosessuali. Il primo aprile 2001 è entrata in vigore la nuova legge sulla famiglia, che consente a gay e lesbiche di sposarsi civilmente e di adottare figli. Quello stesso giorno, nel municipio di Amsterdam, per la prima volta al mondo quattro coppie di omosessuali, tre di uomini ed una di donne, hanno detto il loro "sì" davanti al sindaco. Il primo giugno scorso, per la prima volta, due uomini italiani si sono sposati civilmente al’Aja.

SPAGNA: il Parlamento della Catalogna ha approvato il 30 giugno 1998 la "Legge sulle unioni stabili" che pone le coppie gay giuridicamente quasi sullo stesso piano di quelle eterosessuali "di fatto". Una legge analoga è stata approvata in Aragona nel 1999. Il 22 giugno 2000 la regione di Navarra ha equiparato a livello giuridico le coppie eterosessuali a quelle omosessuali.

FRANCIA: si chiama "Pacs" – "patto civile di solidarietà" – la legge approvata in Francia il 13 ottobre 1999. Prevede ‘inserimento nel codice civile di una definizione di convivenza che riguarda le coppie omosessuali, norme fiscali per consentire la denuncia dei redditi in comune, sconti sulla tassa di successione, facilitazioni per mantenere ‘appartamento in affitto in caso di morte del’intestatario, congedi in caso di eventi gravi al partner, facilitazioni per la previdenza sociale. Il Pacs regola anche la fine del rapporto.

REGNO UNITO: la legge britannica non riconosce alcun diritto alle coppie dello stesso sesso, però dal settembre scorso nel comune di Londra è possibile inserire il proprio nome su un registro creato per formalizzare le unioni tra omosessuali. Alle coppie che scrivono il loro nome sul libro viene consegnato un certificato, che però non ha nessun valore legale.

GERMANIA: il 10 novembre 2000 il Bundestag ha approvato la legge sulla "vita in comune" tra omosessuali, paragonabile ai contratti di matrimonio. Le norme, entrate in vigore ‘1 agosto 2001, prevedono una serie di diritti-doveri per i coniugi: dal nome comune agli alimenti, dal’eredità alla previdenza e assicurazione. Il 17 luglio di ques’anno la Corte costituzionale ha stabilito che i matrimoni fra omosessuali sono legittimi e
compatibili con la Costituzione.

BELGIO: nel gennaio 2000 è entrata in vigore una legge del novembre 1998 che consente la registrazione legale delle unioni anche fra gay o lesbiche. Il 30 gennaio scorso il governo ha approvato il progetto di legge che intende stabilire, attraverso il matrimonio, ‘eguaglianza di trattamento giuridico tra coppie eterosessuali e omosessuali.

ITALIA: non esiste una legge al riguardo. Però alcuni comuni – come Bologna, Firenze, Pisa, Ferrara, Terni e Voghera – a partire dal 1997 hanno approvato ‘istituzione del registro per le "unioni civili".

(21 ottobre 2002)


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