Apprezziamo l’equilibrio del Papa sulla famiglia

  

Arcigay apprezza la misura e l’equilibrio delle parole di Wojtyla alle Camere. “Il Papa non ha usato — osserva il presidente nazionale Arcigay, Sergio Lo Giudice – verso le famiglie diverse da quelle fondate sul matrimonio i toni di esclusione altre volte scelti: vogliamo considerarlo un senso di rispetto dell’autonomia del Parlamento della Repubblica. Sta ovviamente al Parlamento e alle istituzioni laiche del paese non attuare discriminazioni, soprattutto nelle politiche sociali di sostegno alla maternità e all’educazione dei figli”.

“Unica nota stonata — continua Lo Giudice — il discorso di Casini, più papista del papa, che ha voluto forzare la laicità dell’istituzione che rappresenta e l’imparzialità della sua carica, intervenendo direttamente in una polemica politica aperta: quella relativa all’inserimento del carattere essenzialmente cristiano dell’Europa nella prossima Costituzione dell’Unione. Le sue parole sembrano voler negare le radici laiche dell’Europa”.

“Ci riconosciamo nelle parole di Pera — conclude Lo Giudice — quando ribadisce ‘il diritto all’emancipazione da ogni stato di inferiorità’ e ‘il diritto alla libertà e all’uguaglianza’. Rappresentano quello che vorremmo sia ricordato più spesso e sia messo in pratica dalle istituzioni della Repubblica”.


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