Grosseto contro la discriminazione

  

Dichiarazione di Lio Scheggi, Presidente della Provincia di Grosseto

Grosseto

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Una società che si richiama a valori di civiltà, è prima di tutto una società che rispetta e accetta la diversità. Ogni diversità: 'handicap, la razza, il colore della pelle, la sessualità. La fondazione del Circolo Leonardo a Grosseto è un fatto di grande importanza per tutto il territorio e denota una crescita culturale oltre che una maturità sociale non sempre comuni nelle realtà cosi dette di provincia ' il segno tangibile che si sta affermando il valore del'accettazione di quello che è comunemente ritenuto altro da sé. Per questo la Provincia ha sostenuto la nascita del Circolo Leonardo Da Vinci. Perché solo riconoscendo e accettando le minoranze, sostenendo e aiutando le categorie più deboli e svantaggiate si può costruire un mondo migliore. Chi non accetta e rifugge la diversità è il vero corpo estraneo in una società sana.


Intevista a Davide Buzzetti, Presidente del Circolo Arcigay Leonardo Da Vinci di Grosseto

Sempre più spesso arrivano dalla nostra regione segnali positivi in merito al'apertura nei confronti delle differenze di orientamento sessuale e identità di genere. Ne é una dimostrazione evidente il fiorire di iniziative, gruppi di riflessione e associazioni impegnate nella lotta alle discriminazioni. E’ il caso del Circolo Leonardo da Vinci di Grosseto, associazione senza scopo di lucro affiliata al'ArciGay, nata lo scorso novembre in Maremma. Una novità di non poco rilievo, se si pensa che in Italia le associazioni per i diritti civili sono presenti sostanzialmente soltanto nelle città più grandi, luoghi da sempre deputati alla libera espressione della propria identità.
Perché la nascita di una associazione omosessuale a Grosseto
"Il circolo è nato un anno fa," racconta Davide Buzzetti, giovanissimo presidente e fondatore del'Arcigay a Grosseto "perché ci siamo resi conto del disagio e delle difficoltà che molti omosessuali vivevano nella nostra provincia, dove non sono mai stati presenti luoghi di incontro e di ritrovo per i gay. Da qui la necessità di una associazione che rispondesse alle esigenze di una comunità che 'Organizzazione Mondiale della Sanità stima nel 10% della popolazione mondiale. Certo, al'inizio le cose non sono state facili, soprattutto in una realtà come quella di Grosseto, che non era abituata alla presenza di una comunità gay ben visibile e riconoscibile. Ma i primi risultati positivi già si cominciano ad intravedere.
Un bilancio ad un anno dalla nascita del circolo
Dopo meno di un anno dalla sua nascita infatti, il circolo Leonardo è diventato un importante punto di riferimento per molti giovani omosessuali. Il disagio tra i gay è molto evidente, ricorda Davide Buzzetti. A livello nazionale il 30% dei suicidi tra gli adolescenti convolgono omosessuali, una percentuale sicuramente molto più alta rispetto a quella della presenza dei gay nella società. Ma al di là del suicidio ci sono molti altri "disagi" che si esprimono in modo meno grave, ed ai quali i volontari dell"Arcigay tentano di dare risposta: difficoltà nel'autoaccettazione, nei rapporti con la famiglia, solitudine.
Le attività in corso
Il gruppo di volontari interviene in tutte le varie esigenze nei confronti del mondo omosessuale, attraverso una gamma di attività molto diversificate: riunioni settimanali, un sito internet, un periodico trimestrale, proiezioni di film e feste nei locali della provincia, che in poco tempo hanno portato il Leonardo a diventare il primo circolo omosessuale della Toscana per numero di iscritti e che hanno permesso agli omosessuali del territorio di avere finalmente un luogo dove dialogare e confrontarsi.
Chi si avvicina al'associazione di solito ha maturato una certa consapevolezza, e quindi viene soprattutto per sostenerne le attività; il segnale più allarmante viene invece dai contatti del telefono amico, un servizio attivato più di recente e gestito da tre volontari. Attraverso il telefono amico, che garantisce maggiore riservatezza, veniamo a contatto – raccontano gli operatori – con realtà molto difficili, molte delle quali di persone che vivono in provincia; nei piccoli centri infatti 'occhio dei conoscenti è più pesante, 'è meno abitudine nella società al contatto con il mondo gay.
U'attività rivolta alla società civile, ed aperta a tutti
Novità significativa nel panorama del'associazionismo omosessuale è che le attività del circolo sono rivolte non soltanto alla comunità gay grossetana, ma coinvolgono anche un folto gruppo di "simpatizzanti". Il rischio più grosso, quando abbiamo iniziato, era quello di chiudersi in un piccolo "ghetto", estranei alla realtà locale, racconta ancora Buzzetti. Invece siamo riusciti a rendere 'associazione presente ed attiva sul territorio. Questo anche grazie ad alcune significative collaborazioni attivate con la Circoscrizione Barbanella di Grosseto, il cui Presidente Michele Russo ha messo a disposizione gratuitamente una sede, e con varie associazioni, quali 'Arci, il Forum Sociale Maremmano, Legambiente ed il Centro Donna. Uno dei compiti che ci siamo prefissi infatti è quello di fare informazione al'esterno sulla realtà omosessuale, con iniziative adatte a coinvolgere le famiglie, i ragazzi, gli insegnanti e più in generale la società civile, e che facciano prestare maggiore attenzione al problema.
I diritti per cui 'Arcigay si batte infatti non sono soltanto quelli della minoranza gay, ma coinvolgono più in generale tutta la popolazione. E proprio in ques'ottica 'Arcigay Toscana ha elaborato una proposta di legge regionale sui diritti delle minoranze, fatto proprio dal Presidente Martini e dalla Regione Toscana.
Oggi la Toscana – sostiene Davide Buzzetti – ha una nuova opportunità: mettersi in prima fila in una battaglia in cui 'Italia è indubbiamente uno dei fanalini di coda del'Europa. Apprezziamo il coraggio del Presidente Martini, che sin dal primo momento ha sostenuto la nostra iniziativa, e ci auguriamo che le istituzioni locali seguano questo esempio, in modo da inaugurare anche in questo territorio, come già avviene in numerosi altri della Toscana, un rapporto di proficua collaborazione tra enti ed associazionismo omosessuale.
Intanto i volontari del'Arcigay sono già al lavoro per programmare le attività della prossima stagione, tra cui una serie di incontri con una organizzazione di gay credenti ed un gruppo di auto-aiuto, rivolto alle persone che manifestano maggiori difficoltà di inserimento.


Per Informazioni:
CIRCOLO ARCIGAY "LEONARDO DA VINCI"
Via Parini 7/e Grosseto
347.0788972
[email protected]


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