“Proposta indecente in clima natalizio”

  

Il consiglio Comunale si pronuncerà a data da destinarsi sul bando per le case popolari. Ma la tipologia dei gruppi famigliari che possono accedervi è decisa dalla Regione.
Se non verranno recepite le disposizioni regionali CIRCOMASSIMO ricorrerà al TAR.
Con buona pace di Gallerani e delle sue dichiarazioni indecenti.
E comunque auguri a tutti (anche a Gallerani)

Comunicato Stampa del Circolo Arcigay Circomassimo di Ferrara 21.12.02

Il Circolo Arcigay Arcilesbica Circomassimo a nome della comunità GLBT della provincia di Ferrara facendo seguito alla lettera al Sindaco di Cento inviata dal capogruppo di FI, Sig. Stefano Gallerani, alla vigilia dell’ultima riunione del Consiglio comunale, esprime profonda preoccupazione per i toni omofobi e discriminatori espressi nella lettera.

Siamo fermamente convinti che il Sindaco e i componenti la maggioranza della Giunta onoreranno il Loro senso di responsabilità civile e si atterranno al Loro dovere di tutori della laicità della carica istituzionale cui sono stati eletti dai cittadini di Cento di ogni sesso, religione, razza e orientamento sessuale.

Ci auguriamo fermamente che si prendano provvedimenti per i termini perlomeno ”inopportuni” espressi dal Consigliere Gallerani nei confronti delle persone GLBT e di tutti quei nuclei familiari che, seppur basati su relazioni affettive profonde, secondo il Consigliere Gallerani non sono degne di essere annoverate tra i nuclei familiari di serie A, sfiorando anzi ”i limiti dell’indecenza” il solo parlarne in clima natalizio.

Facciamo notare al consigliere Gallerani che i criteri per la formulazione delle graduatorie per l’edilizia pubblica residenziale sono stabiliti da una Legge della Regione Emilia Romagna e precisamente dalla Legge N° 24 dell’ 8 Agosto 2001 e successive modificazioni.

In tale legge i commi 3°, 4° e 5° dell’art. 24 recitano che: …omissis…

• per nucleo avente diritto (alla partecipazione alla graduatoria per l’assegnazione degli alloggi di ERP n.d.r) si intende la famiglia costituita dai coniugi e dai figli legittimi, naturali, riconosciuti ed adottivi e dagli affiliati, con loro conviventi. Fanno altresì parte del nucleo purché conviventi, gli ascendenti, i discendenti, i collaterali fino al terzo grado e gli affini fino al secondo grado;
• per nucleo avente diritto (alla partecipazione alla graduatoria per l’assegnazione degli alloggi di ERP n.d.r) si intende anche quello fondato sulla stabile convivenza more uxorio, nonché il nucleo di persone anche non legate da vincoli di parentela o affinità qualora la convivenza abbia carattere di stabilità e sia finalizzata alla reciproca assistenza morale e materiale. Tale forma di convivenza deve, ai fini dell’inclusione economica e normativa del nucleo, essere stata instaurata almeno due anni prima della data di presentazione della domanda di assegnazione ed essere comprovata mediante dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;
• i minori in affido all’interno dei nuclei aventi diritto sono equiparati a quelli adottivi e naturali. …omissis…

Non spetta quindi al Consiglio deliberare sulla ”tipologia” del nucleo familiare avente diritto ad entrare in graduatoria ma unicamente alla stesura del bando di concorso (conforme alla Legge Regionale) per usufruire degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Ricordiamo al Consigliere Gallerani che analogo iter travagliato occorse nell’ aprile scorso presso il Comune di Bologna dove alla fine il bando fu approvato applicando esattamente quanto previsto dalla legge regionale su menzionata, con buona pace del governo comunale bolognese di centro­destra.

Alla luce di quanto detto, allo scopo di tutelare i diritti delle persone GLBT conviventi ma anche i diritti di tutti quei nuclei familiari che per libera scelta o per necessità abbiano deciso laicamente e in piena libertà di attuare una convivenza basata sulle caratteristiche suddette (leggasi anche più semplicemente per legame di amore, termine che in questo periodo di festività natalizie alcune persone forse tendono a dimenticare), se non verrà deliberato il bando in modo da non recepire alla lettera le disposizioni regionali, il Circolo Arcigay Arcilesbica Circomassimo si farà promotore del ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per ottenere l’annullamento della delibera.

Nei prossimi giorni una rappresentanza del consiglio direttivo del Circomassimo chiederà al Sindaco di Cento Dr.ssa Annalisa Bregoli un incontro per ottenere assicurazione affinchè il bando di concorso per la graduatoria per l’edilizia residenziale pubblica del comune di Cento venga approvato senza altri ritardi in Consiglio e rispettando i dettami della Legge Regionale.

Colgo l’occasione per inviare a tutti i componenti il Consiglio e la Giunta di Cento, ma soprattutto al Sig. Gallerani, i “decenti” e sinceri auguri di Buone Feste e di un proficuo lavoro a nome della comunità GLBT della provincia di Ferrara.

Roberto Rosina
Presidente ArciGay e ArciLesbica Circomassimo


Da "Il Resto del Carlino" del 18.12.02
di Claudia Fortini
«Le case popolari alle famiglie vere»

«Le poche case del Comune devono andare alle famiglie veramente bisognose. A nuclei autentici. Non possono essere sciupate assegnandole a chi con il concetto di famiglia non ha nulla a che fare».
Tuona Forza Italia. A nome del gruppo degli azzurri, Stefano Gallerani pronuncia un "no" secco ai criteri proposti dalla giunta Bregoli per la «concessione della case popolari». Ieri pomeriggio Forza Italia ha impugnato carta e penna e ha scritto un fax al sindaco proponendo un emendamento che stralci il riconoscimento di quello che Gallerani definisce «un fuorviante riconoscimento della famiglia».
Passiamo agli eventi: oggi, alle 17, il Consiglio comunale è chiamato a votare, tra i diversi punti al’ordine del giorno, i criteri per accedere alle case di edilizia residenziale pubblica. FI contesta, a gran voce, un punto, ovvero là dove si legge: «Si intende per nucleo avente diritto anche quello fondato sulla stabile convivenza more uxorio, nonché il nucleo di persone anche non legate di vincoli di parentela e affinità, qualora la convivenza abbia carattere di stabilità e sia finalizzata alla reciproca assistenza morale e materiale».
Il regolamento stilato dal Comune è ancora più preciso. Riconosce come nucleo famigliare avente diritto la convivenza allorquando «sia iniziata da almeno due anni dalla data di presentazione della domanda e sia comprovata da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà». Insomma, basta ‘autocertificazione.
Si’scald’ Forza Italia: «La giunta Bregoli apre ancora una volta anche alle coppie gay – dice secco Gallerani – ‘ una proposta che, in clima natalizio, sfiora ‘indecenza. Basta leggere gli atti per comprendere che anche qui il concetto di famiglia è molto, troppo allargato».
I criteri, in approvazione questa sera, sono stati studiati e condivisi da u’apposita commissione formata da diversi Comuni, dai rappresentanti della Provincia e dalle forze sindacali. Da Gallerani un commento politico: «Appunto – sbotta – si tratta di un documento ampiamente condiviso solo dalla sinistra».


La risposta del Circolo Arcigay Circomassimo di Ferrara
Natale rende tutti più veri (e a volte svela i lati più oscuri di qualcuno)

Lascia quanto meno attoniti la lettera del Sig. Gallerani, capogruppo degli azzurri del consiglio del Comune di Cento, inviata al Sindaco Bregoli in relazione alla votazione prevista per oggi sul’ approvazione dei criteri per ‘assegnazione di edilizia popolare ai nuclei famigliari.
Il circolo arcigay arcilesbica Circomassimo a nome della comunità GLBT di Ferrara esprime forte preoccupazione sulle parole, quanto meno inopportune, espresse dal Sig. Gallerani.
I criteri formulati dalla Giunta sono espressione delle direttive europee sulle norme anti discriminazione verso le minoranze di ogni genere che tutelano anche, ma non solo, le persone omosessuali conviventi. Vorremmo ricordare al Sig. Gallerani che la civiltà di un paese si vede anche dal’attenzione verso le minoranze e verso la tutela dei diritti del’intera cittadinanza.
Ancora più turbati ci rende poi il pensiero espresso in quella parte del fax secondo la quale "parlare di diritti per le persone omosessuali rasenta il limite del’indegno in clima natalizio". Forse a questo signore sfugge che qui si parla di diritti basilari per la persona, forse il Sig. Gallerani e il gruppo da lui rappresentato non hanno dimestichezza con la parola diritti, o con la parola minoranza parole che in altri tempi, che probabilmente sono quelli a cui nostalgicamente si ispira, non erano certo tenute in considerazione.
Da ricordare poi che i criteri stilati dalla Giunta per ‘assegnazione di edilizia popolare non fanno riferimento espressamente alle persone omosessuali, ne ammettono la legittimità certo ma cosi come si ammette la legittimità di qualsiasi nucleo di persone che decidano liberamente di mettersi in comune per la reciproca assistenza morale e materiale, leggasi anziani o coppie eterosessuali.
Circomassimo si augura pertanto che la Giunta dimostri il proprio senso di responsabilità e civiltà approvando questi criteri che esprimono un alto senso civile di tutela dei diritti per la persona al di la di ogni discriminazione di sesso, razza e orientamento sessuale così come sancito dalla costituzione del nostro paese e dalle direttive della comunità europea in materia di tutela dei diritti.
Sarebbe uno dei più bei regali di natale della Giunta di Cento a tutti quei cittadini che hanno i requisiti per entrare nelle graduatorie per ‘assegnazione delle case popolari.

Roberto Rosina
Presidente Arcigay Arcilesbica Circomassimo


Da "Il Resto del Carlino" 19.12.02
di Claudia Fortini
Case popolari, colpo di scena in aula

‘occasione è ‘approvazione dei criteri per ‘accesso alle case popolari che ieri pomeriggio avrebbe dovuto essere discussa in aula. ‘altro giorno Gallerani era intervenuto con parole di fuoco sui criteri per ‘assegnazione di alloggi di edilizia popolare. «Vista la penuria di case, gli appartamenti devono andare alle famiglie autentiche e bisognose», aveva detto. Insomma era stato un «no» tuonato a gran cassa contro criteri che aprono a «coppie gay e di fatto».
Immediata la replica di’Circomassim’. I gay di Ferrara uniscono le voci: «Siamo attoniti di fronte alle dichiarazioni di Gallerani, invitiamo il sindaco Bregoli, in relazione alla votazione prevista, ad approvare i criteri».
Arcigay esprime forte preoccupazione su parole che definisce quantomeno «inopportune» e inneggia invece ai criteri formulati dalla giunta Bregoli che, dice, «sono espressione delle direttive europee sulle norme anti-discriminazioni verso le minoranze di ogni genere che tutelano anche, ma non solo, le persone omosessuali conviventi».
Il colpo di scena, però, è arrivato proprio sui banchi del’assise, quando il presidente del Consiglio, Tiziana Balboni, ha proposto il ritiro del punto al’ordine del giorno. E tutti sono stati ‘accordo. Il motivo? Nessun riferimento alla lettera di Arcigay (della quale Gallerani era ancora al’oscuro, ndr), ma la spiegazione amministrativa era «’arrivo al’ultimo momento dal’Acer di un nuovo prospetto per ‘individuazione dei criteri».
Sbalordito invece ‘azzurro Gallerani che, lettera alla mano, ha replicato: «Sono contento che il punto sia stato ritirato, segno che la nostra posizione ha creato non poche perplessità tra la maggioranza». Sarà vero? Intanto Roberto Rosina, presidente di’Circomassim’, invitando la giunta «a dimostrare il proprio senso di responsabilità e civiltà approvando i criteri», conclude dicendo che sarebbe «uno dei più bei regali di Natale per i cittadini che hanno i requisiti per entrare nelle graduatorie».


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