L’Europa insiste: basta con le discriminazioni alle coppie gay e lesbiche

  

Il Parlamento europeo non si ferma. La Relazione annuale sui diritti umani 2001 è stata approvata oggi a Strasburgo con una solida maggioranza e anche stavolta uno dei temi forti è la richiesta agli Stati membri di riconoscere alle coppie gay e lesbiche gli stesi diritti riconosciuti alle coppie unite in matrimonio.

Una sola Europa?

Una sola Europa?

"L’Europa insiste con sempre maggiore determinazione a chiedere ai suoi componenti un gesto di civiltà — è il commento del presidente nazionale di Arcigay Sergio Lo Giudice – . L’Italia continua a stare alla finestra sorda ad ogni sollecitazione, cieca di fronte ad una realtà in trasformazione, prona di fronte ai diktat del Vaticano. Continuiamo ad essere la pecora nera dell’Europa dei diritti.

Il voto contrario degli europarlamentari del centrodestra italiano conferma che la riflessione su questi temi è ferma ad una dimensione anacronistica e, purtroppo, illiberale.

E’ ora che la Casa delle Libertà smetta di essere ostaggio delle pulsioni omofobe e razziste delle sue componenti peggiori".

Già nel dicembre scorso la Commissione Libertà e Diritti del Parlamento Europeo, aveva respinto alcuni emendamenti alla relazione approvata oggi firmati da Santini e Fiori (FI), Borghezio (Lega), Angelilli (AN) che chiedevano di cancellare qualunque riferimento alla questione omosessuale.

"Oggi più di prima —conclude Lo Giudice – non staremo a guardare: siamo pronti ad una grande mobilitazione a supporto dell’approvazione, anche in Italia, di una legge sul PACS, il Patto civile di solidarietà, che riconosca finalmente all’amore omosessuale la piena dignità ed elimini l’odiosa discriminazione nei confronti delle coppie dello stesso sesso".

Background

Leggi specifiche riconoscono dignità e diritti alle coppie omosessuali in Francia, Germania, Olanda, Belgio, Portogallo Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia, Islanda, Lussemburgo e nelle regioni spagnole di Catalogna, Aragona, Navarra. La Gran Bretagna, la Svizzera e la Croazia stanno per approvare leggi analoghe su proposta dei rispettivi governi.
La prima richiesta europea di riconoscimento delle coppie omosessuali risale alla Risoluzione del Parlamento Europeo dell’8 febbraio 1994 sulla “Parificazione dei diritti di gay e lesbiche nella Comunità Europea”.
La Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea approvata nel dicembre 2000 include l’orientamento sessuale tra gli ambiti in cui viene proibita la discriminazione (art.21) e distingue il diritto al matrimonio dal diritto a costituire una famiglia (art.9), riconoscendo così i diritti delle famiglie nate al di fuori del matrimonio.
L’ultimo pronunciamento del Parlamento europeo risale al 5 luglio 2001, quando ha richiamato per l’ennesima volta gli Stati membri al riconoscimento di "pari diritti" fra le coppie di fatto eterosessuali e gay.


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