Una casa per due in Toscana

  

E’ con grande soddisfazione che Arcigay Toscana ha appreso in che termini il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato la Proposta di Deliberazione n. 960 che prevede oltre 10 milioni di euro per la promozione ed il sostegno delle famiglie in Toscana, in particolare per l’acquisto della prima casa.

Nella prima proposta, avanzata dal Vice Presidente Angelo Passaleva (Margherita), potevano ottenere quei contributi solo le giovani coppie che avevano contratto matrimonio o che promettevano di contrarlo entro 12 mesi, o giovani coppie di fatto ma con figli. Arcigay Toscana aveva ritenuto questa prima proposta assolutamente inaccettabile perché discriminava apertamente non solo le coppie omosessuali, ma anche le coppie eterosessuali che non vogliono o non possono sposarsi (per precedenti impegni matrimoniali, ad esempio) e che non vogliono o non possono impegnarsi ad avere figli, e si era rivolta al Presidente Martini ed ai Capigruppo della Maggioranza in Consiglio Regionale chiedendo loro di intervenire a evitare qualsiasi discriminazione nell’accesso a questi aiuti.

La legge approvata in Consiglio chiarisce innanzitutto che per famiglia si intendono laicamente le formazioni sociali “composte da cittadini italiani o dell’Unione Europea ovvero da cittadini extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno”, aldilà del sesso dei componenti, dunque. A determinare l’accesso agli aiuti saranno le condizioni economiche, la condizione di famiglia monogenitoriale, la presenza di 2 o più figli, la presenza di minori disabili e via dicendo.

“Condividiamo in pieno la decisione del Consiglio Regionale — ha commentato Alessio De Giorgi, Presidente Regionale di Arcigay — perché fa intervenire questi contributi laddove c’è bisogno e non dove l’ideologia cattolico-familista impone. Ringraziamo il Presidente Martini ed i Capigruppo della Maggioranza perché hanno saputo trovare questa “salomonica” decisione del Consiglio Regionale che è improntata a un forte pragmatismo, dove l’approccio ideologico è definitivamente sepolto, in barba al Ministro Maroni che aveva introdotto nel Decreto di destinazione dei fondi nazionali un improprio ed illegittimo riferimento alla concezione della famiglia contenuta nell’articolo 29 della Costituzione”.

Da domani Arcigay Toscana inizierà una campagna informativa per far conoscere ai propri associati, ed in particolare alle non poche famiglie omosessuali in difficoltà economiche e con figli presenti nella nostra regione, le possibilità della legge.

Linee guida approvate dal Consiglio
http://www.consiglio.regione.toscana.it/iteratti/AllegatiPDF/1043320112003Pd
d960alle.pdf


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