Il 51,6% degli Italiani a favore del matrimonio gay

  

Il 51,6% degli italiani ritiene che anche le coppie omosessuali abbiano diritto a sposarsi con rito civile, è quanto ha reso noto stamattina l’Eurispes nel presentare i risultati di una sua nuova indagine sulla condizione omosessuale in Italia.

“La classe politica italiana rappresenta un freno allo sviluppo civile del paese nel campo dell’uguaglianza dei diritti delle persone omosessuali — questo il commento a caldo del presidente nazionale Arcigay, Sergio Lo Giudice – . Leggi come quelle che riconoscono le famiglie gay e lesbiche, approvate nella maggioranza degli stati europei, sarebbero una realtà anche nel nostro paese se chi governa l’Italia mostrasse la stessa apertura e accettazione della maggioranza dei nostri concittadini. Siamo orgogliosi di essere italiani, non di chi ci governa”.

Dalla ricerca Eurispes emerge anche che quasi la metà degli italiani, il 49,2%, considera l’omosessualità una forma d’amore come l’eterosessualità, contro il 32,8% che dichiara di poterla accettare purché non praticata, un 10% che la giudica immorale e un 7,7% che non si pronuncia.

Significativo l’andamento delle risposte per fascia d’età. Quelli che giudicano l’omosessualità una forma d’amore come l’eterosessualità rappresentano infatti una netta maggioranza fino ai 44 anni. Sono il 59,2% tra i 18 e i 24 anni, il 56,7% tra i 25 e i 44, il 41,4% tra i 45 e i 64 e il 36,9% dai 65 in su.

“I giovani sono una grande speranza per noi e per tutti coloro che desiderano un’Italia antirazzista, moderna e pluralista — continua Lo Giudice, in questi giorni a Bari per la preparazione del Gay Pride nazionale che si terrà il 7 giugno nel capoluogo pugliese -. Un dato interessante anche dal sud: se continua la fuga di gay e lesbiche verso le città del nord, la percezione del’omosessualità al sud si è sostanzialmente uniformata a quella del nord. Anche grazie ad iniziative come il Bari Pride, nel Meridione si è risvegliato ‘antico gene del’accoglienza e del mescolamento fra culture diverse”.

Mercoledì intanto, al municipio di Rotterdam, si celebrerà il primo matrimonio gay tra un cittadino italiano, Pierangelo Bucci, 29 anni, originario di Roma, e un cittadino straniero, Jaco Rozendaal, 29 anni, olandese. Dopo quello dei due ragazzi di Latina, entrambi italiani, sposatisi all’Aja, si tratta del primo matrimonio gay inter-europeo, tra un cittadino italiano e uno di un altro paese dell’Unione. L’Olanda insieme al Belgio è l’unico paese al mondo ad aver aperto alle coppie omosessuali il matrimonio tradizionale.


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