Aggredito Michele Bellomo

  

Michele Bellomo, membro della Segreteria Nazionale Arcigay, e portavoce del Gay Pride nazionale 2003, svoltosi lo scorso 7 giugno a Bari, è stato brutalmente aggredito questo pomeriggio mentre lavorava nella sede del circolo Arcigay di Bari, di cui è presidente. Proprio oggi gli era stata tolta la scorta, contro la sua volontà, dopo essergli stata assegnata all’inizio dell’anno per le minacce di morte ricevute da parte di gruppi neo-nazisti. Arcigay chiede l’immediato ripristino della scorta e le dimissioni dei responsabili di questa decisione avventata e pericolosa.

Michele Bellomo il 7 giugno al BariPride

Michele Bellomo il 7 giugno al BariPride

E’ stato brutalmente aggredito questo pomeriggio, nella sede dell’Arcigay di Bari, Michele Bellomo, membro della Segreteria Nazionale Arcigay, e portavoce del Gay Pride nazionale 2003, che ha visto sfilare con enorme successo 50.000 persone a Bari lo scorso 7 giugno.

Proprio oggi Michele era stato privato, contro la sua volontà, della scorta che lo proteggeva dall’inizio dell’anno, dopo che essere stato ripetutamente colpito da minacce di morte, alcune delle quali di esplicita matrice neo-nazista. Lo stesso Franco Grillini, deputato Ds e presidente onorario Arcigay, aveva in questi giorni chiesto al Ministro Pisanu il mantenimento della scorta per Michele.

Lo scorso inverno, per esempio, rientrando a casa di sera aveva trovato una scritta spray sul muro accanto al suo portone di casa in cui si leggeva “7.07.03 noi ci saremo! Tu ci sarai?” accompagnata da una croce celtica. Il 7.07.03 sarebbe stato il giorno del Gay Pride nazionale.

L’aggressione, è stata compiuta in un momento in cui Michele lavorava da solo nella sede del circolo Arcigay. Michele è stato brutalmente pestato al volto e si trova ora, in stato di choc, presso un ospedale di Bari.

Arcigay chiede l’immediato ripristino della scorta a Michele e le dimissioni dei responsabili di questa decisione avventata e pericolosa, per aver ignorato le minacce che anche solo fino a pochissimi giorni fa Michele continuava a ricevere.

“Oggi è un brutto giorno per la democrazia. Non è tollerabile — afferma il presidente nazionale Arcigay, Sergio Lo Giudice – che una persona che si è esposta pubblicamente sfidando le esplicite minacce dei neofascisti venga lasciata senza alcuna forma di sorveglianza da parte delle forze del’ordine. ‘ consapevole il prefetto di Bari che, negando la scorta a Bellomo, si è assunta la grave responsabilità di una colpevole sottovalutazione del pericolo del’estrema destra barese? E dal questore di Bari vorremmo sapere: co’è stato possibile che, nonostante i proclamati controlli sugli ambienti estremisti, gli aggressori abbiano potuto agire indisturbati, in pieno giorno e nel pieno centro della città? Gli aggressori conoscevano con esattezza la data della revoca della scorta. Se il questore di Bari non era altrettanto informato dei movimenti della parte avversa, questo pone un serio problema di tutela del’agibilità politica e del’incolumità fisica di chi, democraticamente, si batte per obiettivi pacifici e per diritti garantiti dalla costituzione. Chiediamo che a queste domande si diano risposte chiare”.


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