Gay Pride, un vademecum utile da ricordare

  

ROMA – Colori, musica, paillettes e tacchi a spillo. Oggi pomeriggio il Gay Pride si svolge come ogni anno nella Capitale. Quest’anno avrà una coda o, meglio, un antefatto: prima della sfilata le associazioni gay, lesbian, bisexual, trans e queer andranno a protestare a Palazzo Chigi contro l’approvazione del decreto legislativo che prevede il licenziamento di un lavoratore a seconda del proprio orientamento sessuale: questa la lettura che della legge ne ha fatto l’Arcigay che ha promesso battaglia. Nonostante questo, comunque, la festa omosessuale ci sarà e il corteo di sabato partirà alle 17 da piazza Esedra per arrivare a piazza Venezia. Ecco un piccolo vademecum, dalla a alla z, sul mondo gay di ieri, di oggi e di domani.

A come Aids: vale a dire, la comunità omosessuale è quella che ha pagato, in termini di vite umane, il prezzo più alto. Da decenni le associazioni gay, come ad esempio il Circolo Mario Mieli di Roma, sono in prima fila nella lotta contro la malattia. In Italia, nei giorni scorsi, l’istituto di malattie infettive dell’Università di Milano ha isolato un nuovo ceppo virale dell’Hiv del tipo “chimera”. Un ibrido tra quelli finora conosciuti. Contro il quale gli attuali farmaci potrebbero risultare inefficaci.

B come Buttiglione: ovvero, colui che ha proposto e fatto approvare il decreto, che recepisce la direttiva europea, contro le discriminazioni. Il testo, comma 3 dell’articolo 3, recita: “Le differenze di trattamento dovute a religione, handicap, età o all’orientamento sessuale non costituiscono atti di discriminazione se incidono sulle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa”. Per l’Arcigay, in soldoni, significa che un dipendente si può licenziare perché omosessuale. Domani terranno un sit-in di protesta sotto palazzo Chigi.

C come Chamberlain: nel senso di Richard. L’attore di Uccelli di rovo e del Dottor Kildare ha dichiarato, in una recente autobiografia, la propria omosessualità. Vive insieme a Martin l’uomo che, in seguito, è diventato il suo manager, dal 1977. Dice di sé: “Sono un romantico. Immagino di correre su un cavallo bianco mentre salvo una damigella. Amo tutto questo, ho amato tutto questo”.

D come De Mattei: il professor Roberto De Mattei, docente dell’Università di Cassino, collaboraore nel Cnr. Nel 2000, in occasione del World Gay Pride di Roma fu protagonista di una “marcia penitenziale” contro l’offesa arrecata alla capitale del cristianesimo dalla sfilata omosessuale. “L’omosessualità, come la pedofilia, è una violazione dell’ordine naturale e cristiano”, ha sentenziato il professore. Alla sua singolare marcia d’espiazione aderirono Domenico Gramazio e Riccardo Pedrizzi, esponenti di An.

E come Eminem: dall’abbraccio con Elton John due anni fa ai Grammy Awards alle accuse di Boy George (“lo sento: Eminem è gay”). L’ex-Culture Club ha trovato subito emuli sul web che condividono la sua preveggenza.

F come Fioravanti e Mambro: lo dice il Corriere della sera: andranno in corteo contro gli ex-camerati. Insomma, sfileranno al Gay Pride 2003 di Roma. “In fondo, gli omosessuali rischiano il ghetto come noi quando eravamo fascisti”, dicono. Ai suoi ex-compagni di Forza Nuova, feroci oppositori del Gay pride, Fioravanti dice: “Mi fanno pena. I saluti romani e gli slogan per Mussolini fanno folklore”. Anche tra i “camerati” di un tempo c’erano omosessuali, dice l’ex-terrorista: “Noi li abbiamo sempre rispettati”.

G come George W. Bush: The president spazza il campo da qualsiasi dubbio: “Il matrimonio deve essere tra un uomo e una donna”. Così George W. sulla sentenza della Corte suprema del giugno scorso che scagiona due gay trovati a letto intenti a fare sesso. I due erano stati condannati nel 1986 da un tribunale del Texas per sodomia. Il presidente non ha commentato. Ma ha ripetuto: “Il matrimonio è soltanto tra un uomo e una donna “.

H come hardcore: party o festa o incontro di coppie scambiste dove i partecipanti interagiscono sessualmente. Head: attività oro-genitale. Hung: persona con grosso pene. Fonte: tetteculo.com.

I come Inghilterra: il 30 giugno scorso il governo britannico ha introdotto la legge che riconosce le coppie di fatto omosessuali. A ognuno dei due compagni o compagne verrà riconosciuto il diritto alla pensione, alla proprietà e al riconoscimento familiare. Alcuni attivisti gay inglesi si sono opposti a questa legge perché discrimina le coppie di fatto eterosessuali.

L come Letteratura: “The hours”, Michael Cunningham, storia di tre donne e amori saffici. Una delle tre è Virginia Woolf, la grande scrittrice irlandese. Nella versione cinematografica, la Woolf è impersonata da Nicole Kidman, opportunamente imbruttita quanto affascinante. Discreto successo cinematografico.

M come Mercato (gay): gay uguale nuovo target commerciale. Dalla pubblicità con chiari riferimenti omosex (il ballerino di una marca di gomme da masticare, il baciatore misterioso di un noto liquore) ai prodotti specifici per la cura del corpo maschile. Per i circa 5 milioni di gay italiani (dati Eurispes) le grandi aziende e multinazionali si stanno attrezzando. Negli Usa, che da anni hanno inserito la comunità gay nel loro target commerciale, il potere d’acquisto delle famiglie omosessuali si aggira intorno agli 800 miliardi di dollari l’anno.

N come Nuova proposta: l’associazione degli omosessuali credenti. Saranno presenti al Gay Pride romano. “Cerchiamo di conciliare l’amore omosessuale con l’insegnamento di Cristo”, c’è scritto sul loro sito. Il gruppo laico e credente si riunisce settimanalmente presso la comunità di S.Paolo di via Ostiense. Salmo del giorno: “Ricordati Signore del tuo amore”.

O come Ontario: la regione canadese che il 17 giugno scorso ha riconosciuto i matrimoni gay. Kevin Bourassa e Joe Varnell, rispettivamente avvocato e consulente commerciale, sono diventati così la prima coppia gay canadese. I giudici del tribunale hanno motivato la sentenza in questo modo: impedire i matrimoni gay equivarrebbe a giudicarli persone inferiori agli altri, incapaci di avere relazioni amorose stabili.

P come Paola e Chiara: icone gay. Le ultime arrivate. Vanno ad aggiungersi alle storiche Raffaella Carrà, Mina, Madonna etc…

Q come Queer for peace: la delegazione italiana di gay, lesbiche, trans e queer che ha partecipato al Gay Pride di Gerusalemme del 20 giugno scorso. In Israele hanno lavorato con le associazioni locali Gblt per la preparazione della manifestazione. Nei territori occupati hanno incontrato leader palestinesi come Hanan Ashrawi e Mustafà Barghouti, coordinatore delle ong locali, che si è detto disponibile ad affrontare la questione con i gay e le lesbiche del suo paese ancora troppo discriminati.

R come Ricchioni: “C’è un cartello di ricchioni che ha deciso che l’anno scorso andava il rosso e quest’anno il blé. Pantaloni a coste che costavano al mercato euro 23 oggi li trovi alla boutique comprati dalle donne ricche. L’han deciso i ricchioni e io devo accettarlo”. Elio e le storie tese, Cicciput, “La follia della donna (parte I°). 2003.

S come Suora: ovvero, suor Jeannine Gramick, autrice del libro “Anime gay”. Nel 1999 fu diffidata dal cardinale Ratzinger dall’occuparsi di gay e diritti civili. Nei mesi scorsi è stata in Italia al centro sociale Il Cassero di Bologna a presentare il suo libro.

T come testosterone: la notizia è del 30 giugno scorso: le lesbiche hanno livelli di testosterone nel sangue troppo alti. Lo hanno dichiarato alcuni ricercatori della Women’s clinic di Londra dopo uno studio sulla sindrome policistica ovarica. “La nostra ricerca non indica né prova che la sindrome policistica provoca omosessualità”, dice la dottoressa Agrawal della Women’s clinic. Su oltre 600 donne con problemi di fertilità esaminate dai ricercatori soltanto una minoranza, il 35% circa, ha dichiarato di essere omosessuale.

U come Una giornata particolare: il restauro del film-culto di Ettore Scola girato nel 1977, con la Loren e Mastroianni, è stato presentato a Roma lo scorso giugno. La giornata particolare è quella passata in libertà (l’ultima prima del confino) di un presentatore radiofonico gay ma anche quella di una casalinga quarantenne e moglie di uno zelante fascista, che vive momenti di tenerezza con l’affascinante vicino di casa. Nel cast anche Alessandra Mussolini.

V come Vescovo: “sono un simbolo di speranza per i gay”. A dichiararlo è il nuovo vescovo di Reading, Inghilterra, che il mese scorso ha dichiarato pubblicamente la propria omosessualità e di avere un compagno da 27 anni. La Chiesa anglicana è divisa tra i pro e i contro. John è autore del libro “Permanent, Faithful, Stable”, un piccolo saggio sulle relazioni gay.

Z come Zatteroni: vanno sempre di moda.


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