Turco e Mussolini modificano la PdL a favore dei gay

  

Il testo della proposta di legge sulla “Disciplina della convivenza familiare, filiazione, successione” consegnato alla stampa stamattina dall’on. Livia Turco e dall’on. Alessandra Mussolini contiene una modifica sostanziale rispetto al testo depositato ieri. Dall’art.1, infatti, è scomparsa la formula “di sesso diverso” , che avrebbe escluso dai benefici della legge le coppie gay e lesbiche a causa del loro orientamento sessuale: una formulazione che, come aveva denunciato il presidente nazionale dell’Arcigay Sergio Lo Giudice, avrebbe introdotto per la prima volta nell’ordinamento giuridico italiano il principio di discriminazione nei confronti delle persone omosessuali, in spregio alla Carta di Nizza e alla stessa Costituzione.

Livia Turco e Alessandra Mussolini

Livia Turco e Alessandra Mussolini

“L’orientamento sessuale, infatti — spiega Lo Giudice – non è un mero comportamento né una sorta di affezione temporanea, ma un elemento che caratterizza in modo profondo la personalità di ogni individuo. La Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea siglata a Nizza nel 2000 e recepita dall’Italia ne vieta la discriminazione al pari della razza, del sesso, del colore della pelle, della religione. Ampliare la sfera dei diritti escludendone una parte della cittadinanza sulla base di una caratteristica identitaria rappresenterebbe un’odiosa forma di apartheid sociale indigeribile per una società civile e democratica. Per fortuna ha prevalso la ragionevolezza.
La proposta – prosegue il presidente nazionale di Arcigay —, così come modificata, rimane a nostro giudizio del tutto inadeguata a rispondere alla richiesta di un istituto, aggiuntivo al matrimonio, che riconosca la dignità sociale delle coppie gay e lesbiche. Tuttavia, si è evitato il peggio: l’inserimento di un principio di discriminazione delle persone omosessuali non era mai entrato nel nostro ordinamento giuridico, neppure durante il ventennio”.

In Parlamento sono già depositate diverse proposte di legge che riconoscono, come già in 14 Stati europei (Germania, Francia, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Danimarca, Islanda, Norvegia, Svezia, Finlandia, Portogallo, Ungheria, Svizzera, più quattro regioni della Spagna) i diritti delle coppie non sposate senza l’arcaica distinzione dell’orientamento sessuale.
In particolare, dal gruppo parlamentare DS della Camera di cui fa parte l’on. Turco, sono giunte più di cento firme sulla proposta di legge Grillini-Violante-Pollastrini sul PACS, il Patto Civile di Solidarietà sul modello francese.


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