Suora in missione speciale

  

Suor Jeannine Gramick sarà in Italia per cinque giorni. È questa l’occasione, creata grazie alla mobilitazione dell’associazionismo dei "credenti omosessuali" e dei circoli Arcigay, per conoscere da vicino una persona che Aurelio Mancuso, segretario nazionale di Arcigay definisce "la testimonianza vivente che esiste un’altra Chiesa cattolica". Secondo Mancuso, «la comunità dei fedeli è infatti, più ricca di idee, di capacità di inclusione e confronto, di quanto vogliano far credere i porporati della Curia romana. La presenza di suor Gramick in Italia è un’occasione preziosa per tutti i gay e lesbiche, credenti, agnostici e atei, di dialogare con una persona che ha fatto dei diritti di cittadinanza delle persone omosessuali una missione profetica. Per chi è credente, la vita e le azioni di questa mite e decisa suora americana, sono un gran conforto, perché sono semi che attendono, insieme a tanti altri, di germogliare nella Chiesa cattolica».

Per suor Jeannine Gramick, da quando il 14 luglio 1999 la Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) le proibì di proseguire la pastorale con gay, lesbiche e le loro famiglie¹ (clicca qui), ebbero inizio mesi difficili, di intensa riflessione. Lei decise di obbedire, ma prima di tutto a Dio, alla sua chiamata.

Era il 23 settembre 1999 quando suor Gramick desiderò comunicare il suo processo di discernimento: «Mi sono chiesta se potessi abbandonare il mio impegno per aiutare lesbiche e gay cattolici a ottenere il loro giusto posto nella Chiesa come cristiani battezzati. Mentre stavo considerando di smettere di parlare alla Chiesa istituzionale delle loro preoccupazioni, ho compreso cosa Geremia intendesse dire con le parole: ‘Ci fu nel mio cuore come un fuoco divorante penetrato nelle mie ossa. Cercavo di contenerlo ma non ci riuscii’ (Ger 20,9). Lo Spirito di Gesù mi spinge a cercare di mostrare alle persone omosessuali l’amorevole volto di Dio e della nostra Chiesa. C’è un fuoco in me».

Mentre intavolava il dibattito con i suoi superiori, Suor Gramick chiedeva il sostegno, l’aiuto di tutti: «Alle mie consorelle di Notre Dame (School Sisters of Notre Dame – SSND n.d.r.), alle altre religiose e agli altri religiosi, ai nostri vescovi statunitensi, a tutto il popolo di Dio, come sollevare il fardello di questa direttiva dalle mie spalle in modo creativo e collaborativo?». Auspicava che «le soluzioni potessero essere vantaggiose per lesbiche e gay cattolici e per tutta la Chiesa (…) Perché per troppo tempo la ricerca, incluse la modalità e la sostanza di questa vicenda, è stata tenuta nella segretezza e nell’oscurità. È ormai tempo di portare queste tematiche alla luce del sole». Pregava suor Gramick: «Per le persone omosessuali cattoliche e per le loro famiglie (…) perché superino la rabbia e l’offesa che hanno subito, per la loro piena inclusione nella Chiesa».

Quando decise di disobbedire a chi voleva imporle il silenzio, la sua Superiora le prospettò «conseguenze terribili, poiché sarei stata soggetta all’espulsione dalla comunità. Quello è stato un periodo tremendo per me, perché amavo la mia comunità, dove ho lavorato per più di vent’anni, ma sentivo che l’unico modo per continuare il ministero a cui sentivo che Dio mi aveva chiamata era quello di trasferirmi in un’altra comunità, ovvero le Sisters of Loretto (Istituto della Beata Vergine Maria "Loreto", un ordine religioso nato negli Stati Uniti e soggetto, come tutti gli altri, al controllo della Congregazione per gli istituti di Vita Consacrata n.d.r. clicca qui per informazioni)».

In questa nuova comunità ha continuato a seguire il ministero a favore di gay e lesbiche. I suoi pensieri, in lingua Italiana, sono stati raccolti recentemente in un testo curato da Andrea Ambrogetti per Editori Riuniti intitolato "Anime Gay – Gli omosessuali e la Chiesa cattolica".

Ma il titolo originale del libro è "Building Bridges" (Costruendo Ponti), la speranza di costruire ponti, appunto, tra le istituzioni della Chiesa e la comunità gay e lesbica. Forse è questo il messaggio: evitare toni d’accusa sommaria che non fanno giustizia alla molteplicità di esperienze presenti nella comunità cristiana cercando di stimolare una riflessione seria, responsabile. Su questo tema e sul saggio di suor Gramick si confrontarono già, ad Avellino, cristiani, attivisti, giornalisti. Ora, con la presenza di suor Gramick in Italia, l’occasione di approfondire queste tematiche sarà ancora più importante.

Suor Gramick parteciperà ai seguenti incontri:

Sabato 24 aprile ore 17:00 – c/o la sede dell’Arcigay CIG in Via Bezzecca 3 a Milano, Tavola Rotonda sul tema "Gli omosessuali di fronte alle tradizioni cristiane". Con la partecipazione di Simon Pietro Marchese per la Rete Evangelica Fede e Omosessualità (REFO) e Gianni Geraci, portavoce del Coordinamento di gruppi Omosessuali Cristiani in Italia. Alle 20.30 è prevista la cena al Guado di Milano. Organizzazione a cura dei gruppi del Guado – Centro di Iniziativa Gay – Noi Siamo Chiesa; Info: 02 54122225 – [email protected]

Domenica 25 aprile ore 17:00 – c/o Multisala Teatro Nuovo in C.so Massimo D’Azeglio 17 – Sala Valentino 2 a Torino (sede del Festival Internazionale di film con tematiche omosessuali), presentazione del libro di J. Gramick e R. Nugent "Anime Gay". Intervengono: Barbara Rick (regista), Andrea Ambrogetti, don Franco Barbero (Comunità Viottoli), Gianni Geraci (COCI). Presentazione in coda alla proiezione del documentario: "In Good Conscience: Sister Jeannine Gramick’s Journey of Faith" http://www.outofthebluefilms.com/igc_syn.html La storia di Jeannine Gramick. Info: http://www.tglff.com

Lunedì 26 aprile ore 17:30 – c/o Librerie Feltrinelli in Via C. Battisti 17 a Modena. Dibattito: "Costruire ponti, gli omosessuali e la chiesa cattolica. Realtà e prospettive di un dialogo". Intervengono: Gianni Geraci (COCI) e Beppe Manni per la Comunità Cristiana di base del Villaggio. Organizzazione a cura dell’Ass. Matthew Shepard / Arcigay Modena – Ass. La Mangiatoia / Parrocchia Beata Vergine Addolorata di Modena – Gruppo In cammino, gay e lesbiche credenti di Bologna. Info: 348 7669298 – [email protected]

Martedì 27 aprile ore 16:30 – c/o Sala Circoscrizionale del Vomero in Via Morghen 84 (II° piano) a Napoli. Dibattito "Fede e omosessualità". Intervengono Davide Barba (Presidente Circolo Antinoo Arcigay Napoli), Andrea Ambrogetti (curatore edizione italiana), modera Carmine Urciuoli. Con i saluti di Francesco Licastro, Presidente Circoscrizione Vomero. Info: 081 24 00 371 – 349 1460394 – [email protected][email protected]

Martedì 27 aprile alle 19:30 a Caserta "Chiesa ed omosessualità, un dialogo possibile" c/o il Centro Antares ai giardini di Corso Trieste. Intervengono: Silea Balano (Saggista e scrittrice), Marco Palasciano (Scrittore), modera Giusy Falcone (Vicepresidente Coming Out Caserta). Info: 339 3453123 – 349 0915305 – [email protected].
Gli incontri campani sono stati organizzati dalla Libreria Mercurio di Napoli, dal Circolo Antinoo Arcigay di Napoli e dal Circolo Coming Out di Caserta.

Mercoledì 28 aprile ore 20:30 – c/o Sala Angarano in Via Sabbionara 1 a Bassano del Grappa (Vicenza). Dibattito: "Costruire ponti". Interviene Gianni Geraci. Organizzazione a cura dell’Arcigay locale, in collaborazione con l’Ufficio Nuovi Diritti CGIL di Bassano. Info: 338 7784510 – [email protected]

Suor Gramick è cofondatrice insieme a Padre Robert Nugent, oltre che coautrice del libro "Anime gay", anche del movimento "New Ways Ministry". Tra gli obiettivi, la riconciliazione degli omosessuali cattolici all’interno della chiesa con una nuova proposta di ministero che li comprenda senza anatemi e pregiudizi. La traduzione italiana degli stessi ideali si ritrova nei gruppi di credenti omosessuali italiani; tra i più attivi vale la pena segnalare: "La Fonte" (il cui sito web contiene un’ampia sezione di documenti e risorse oltre al bollettino delle iniziative del gruppo "Acqua di fonte"), "Il Guado", "Nuova Proposta" e la comunità di base "Viottoli" di Pinerolo.


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