Uno Statuto degno di stare in Europa

  

La Commissione Statuto del Consiglio Regionale Toscano ha approvato ieri due articoli sui quali Arcigay Toscana aveva avanzato precise richieste avanzate in sede di consultazione e esprime oggi tutta la sua propria soddisfazione.

Nel primo, accanto ad una giusta ed equilibrata valorizzazione della forma di famiglia più tipizzata, il matrimonio, viene introdotto “il riconoscimento delle altre forme di convivenza”, una forma ampia in cui ovviamente rientrano le coppie di fatto gay e quelle che eventualmente, negli anni a venire, utilizzeranno la legge del PACS (Patto Civile di Solidarietà, secondo il modello francese) che è in discussione in Parlamento. Nel secondo, nel divieto di discriminazione per le condizioni più consuete (sesso, età, etnia, religione e via dicendo), viene finalmente introdotto l’orientamento sessuale.

“La Toscana si conferma ancora una volta — commenta Alessio De Giorgi, presidente Regionale di Arcigay — una terra di grandi tradizioni di libertà: nella carta fondamentale della nostra regione sono stati introdotti ieri due concetti che ci portano direttamente in Europa, mentre sul fronte nazionale e su quello degli altri statuti regionali tutto sembra andare nella direzione opposta.“
“Diamo atto alla maggioranza che governa questa regione – continua De Giorgi — di avere grande coraggio e coerenza politica, ma diamo anche atto alla minoranza di centro destra, che ieri si è astenuta, di non voler avuto erigere barricate su tematiche così delicate.”

“Per proseguire questo cammino — conclude De Giorgi — e per giungere al giugno 2004, mese del Gay Pride Nazionale in Toscana, con gli obiettivi politici che ci eravamo posti tutti realizzati, non rimane che introdurre nello Statuto, per le altre forme di convivenza, il concetto di non discriminazione accanto a quello del riconoscimento, e soprattutto approvare la proposta di legge contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere presentata due anni fa da Arcigay e altre associazioni toscane e approvata dalla Giunta Regionale ormai un anno fa.”


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