Grosseto capitale dei gay

  

Da "Il Tirreno" del 04.05.04 di Carlo Pellegrino
Grosseto capitale dei gay
«È gay un maremmano ogni dieci»: sorprendente statistica dell’Organizzazione mondiale della sanità. A giugno convegni e spettacoli per la festa dell’orgoglio. Ricerca svolta in occasione del Pride: presentato il programma. Al tavolo dei relatori, oltre agli organizzatori e al presidente dell’Arcigay di Grosseto, anche il sindaco e il presidente della Provincia

Piccù

Piccù

GROSSETO. Almeno sedicimila omosessuali. Uomini e donne, dichiarati e non. Sono stime dell’Organizzazione mondiale della sanità, su cui ha indagato l’Arcigay Toscana riferendosi al caso grossetano. A un mese e mezzo dal Gay Pride, con la manifestazione conclusiva in programma il 19 giugno a Grosseto, arrivano numeri dell’Universo gay e lesbo nella nostra provincia. Ieri la presentazione della manifestazione alla Camera di Commercio, che ha patrocinato la manifestazione con uno spirito definito «imprenditoriale» dal membro di giunta camerale Giulio Ciabatti. Al tavolo dei relatori, oltre agli organizzatori e al presidente dell’Arcigay di Grosseto, anche il sindaco e il presidente della Provincia. Divisi dai colori dei partiti e delle coalizioni ma uniti in una verità: il Gay Pride sarà un evento importante per abbattere definitivamente barriere frutto di un retaggio culturale.

Barriere Inutile nascondersi. Barriere persistono, eccome. A Grosseto è ancora larghissima la maggioranza di chi non vive la loro condizione. Oltre la metà degli omosessuali (donne e uomini) hanno più di 40 anni, e il 90% vivono la loro condizione nella clandestinità. O non la vivono affatto. Soltanto il 35% frequenta almeno una volta al mese situazioni di socialità gay, come associazioni, bar e discoteche.

Coming out Coming out è dichiararsi agli altri, manifestare la propria omosessualità. Più si va avanti con gli anni, più è difficile farlo. Soltanto il 18% lo fa in famiglia, il 20% al lavoro, il 35% con gli amici. «Il coming out – spiega il presidente grossetano dell’Arcigay David Buzzetti – è indispensabile. Una vita senza coming out a stento può essere chiamata vita. Perché la sessualità coinvolge l’intera persona, ha tantissime sfaccettature».

No more lies «No more lies»: non più bugie. E’ lo slogan che accompagna l’appuntamento del Gay Pride. «Mai più bugie – dice Buzzetti – perché altrimenti si diventa bravi attori. Sarà un grande evento, di cui essere orgogliosi. Attendiamo 30/50mila persone, tenendoci bassi. Un corteo che rappresenterà un movimento in crescita. Negli ultimi anni siamo diventati un punto di riferimento non soltanto per la difesa dei diritti gay, ma di tutti i diritti civili. L’Italia, purtroppo, è ancora fra le cenerentole in Europa in fatto di legislazione, con norme spesso discriminatorie».

Lio Scheggi «Da quando si è prospettata la possibilità del Gay Pride a Grosseto la Provincia ha assicurato un convinto sostegno all’iniziativa. Quello di Grosseto è un territorio che può accogliere da tutti i punti di vista, sempre di più. Un evento così importante, è un segno di crescita culturale. Serve a superare definitivamente la diversità, introiettare totalmente un principio che sia d’arricchimento reciproco. Solo così le barriere potranno cadere del tutto».

Alessandro Antichi «Sarà un’occasione di dibattito e di riflessione. Non si costruisce nulla sul nulla, ma questo terra sa vivere in armonia con una cultura aperta, che mette l’uomo al centro dell’attenzione. L’uomo come è, un valore di per sé. Ma sarà anche in evento di socializzazione pubblica: il 19 giugno, in Comune, ci sarà una conferenza con l’associazione Gay Lib, cui parteciperanno importanti politici».

Il corteo E le polemiche sul passaggio dei carri sotto le varie Porte del centro? Dimenticate. Il corteo si ritroverà in piazza Barzanti, poi proseguirà per piazza della Vasca, e alla fine di via IV novembre confluirà su viale Manetti. Solo una delegazione attraverserà il corso per raggiungere piazza Dante, sede di un grande kiss-in. Poi il corteo tornerà in piazza Barzanti, passando per via Corridoni e via Liri, dove si terrà il comizio finale.


Una settimana di incontri e spettacoli

GROSSETO. Corteo, ma non solo. L’appuntamento grossetano del Gay Pride sarà una vera e propria Settimana del Pride (dal 14 al 19 giugno) con tantissimi eventi in programma.

Spettacoli Al Bastione Garibaldi ogni sera un concerto e uno spettacolo di cabaret, danza e teatro con artisti nazionali e locali: Alessandro Fullin, Katia Beni, Raggi Fotonici, Suonatori da Taverna e Grand Hotel, Nada e Platinette.

Convegni Nella sala convegni della Camera di Commercio verranno affrontati quattro temi principali. Quello medico scientifico, per fare il punto anche sulle malattie trasmissibili sessualmente e sull’aids. Quello sociale, con la liberta di informazione in Italia e il caso di Gay.tv. Quello giuridico, per analizzare la legislazione del nostro paese e confrontarla con le evoluzioni intraprese in altri paesi d’Europa. Quello politico, per tastare il polso alle forze di governo.

Gay Camping Accordi e convenzioni sono stati stipulati con il camping Le Marze e La Valicella, dove saranno organizzate serate di divertimento e giornate d’intrattenimento al mare, con escursioni in tutta la Maremma.

Pride Card C’è anche la Pride Card, una tessera che dà la possibilità di accedere a strutture convenzionate. In Maremma hotel e locali hanno già aderito all’iniziativa: l’elenco è sul sito www.arcigaytoscana.it.

Cittadella Al Bastione Garibaldi saranno allestite mostre fotografiche, pittoriche e scultoree. Ed ancora spazio per libri, cinema, degustazioni e la possibilità per le imprese del luogo di pubblicizzare i propri prodotti in spazi e gazebo appositamente allestiti, con un punto di ristoro.

Rainbow Party A Gay Pride concluso, all’Enaoli di Rispcescia, un concerto internazionale. I maggiori disco gay italiani si proporranno al pubblico. Da piazza Barzanti partirà anche un servizio navetta gratuito per raggiungere l’Enaoli.


  •