Firenze, diversità geniale

  

IL PROGETTO DEL POLISPAZIO QUEER

Il nostro Pride Toscano si inaugura a Firenze con un evento di tre giorni organizzato da Lespride, una rete nazionale di associazioni e singole lesbiche formata specificamente per questo progetto.

Piccù, mascotte del Toscana Pride

Piccù, mascotte del Toscana Pride

Ci unisce il desiderio di rendere visibile e vivibile la nostra dissidenza sessuale. Il Polispazio è nato come un progetto trasversale che unisce gay, lesbiche, bisex, trans e altri renitenti all’eterosessualità istituzionale e obbligata. Il nostro è un progetto QUEER perché ci interroghiamo criticamente sulle identità che ci vengono assegnate socialmente, senza mai perdere di vista gli incroci tra genere, sessualità e giustizia globale.
Tradizionalmente, il Pride è un’occasione per metterci in piazza, rendere evidente la nostra presenza e chiedere riconoscimento a una società che più o meno sottilmente ci discrimina, in quanto omosessuali e in quanto donne. Il Pride è anche un’occasione per ritrovarci, contarci, riconoscerci, manifestare le nostre necessità e i nostri successi, per capire insieme come dare forma alla nostra vita e immaginare possibili trasformazioni.

Il Complesso delle Oblate – per l’uso del quale ringraziamo l’assessore Simone Siliani, l’assessore Daniela Lastri e l’associazione Il Giardino dei Ciliegi — metterà in mostra una campionatura della produzione culturale GLBT. In programma sono previsti dibattiti, workshop, uno slam di sonorità-poesia-fiction, performance di cabaret e di teatro, film sui temi di discussione, tre mostre fotografiche (due storiche e una contemporanea), una piccola di grafica, e una minuscola di scultura. Ci sono punti di incontro e informazione su associazioni, gruppi, self-help, salute mentale, diritti, editoria, ecc. Le terrazze coperte del convento, con la loro magnifica vista del duomo e degli edifici circostanti, offrono ampio spazio di relazione e scambio.

IL PROGRAMMA DEL POLISPAZIO QUEER

Il Polispazio apre venerdì pomeriggio, 4 giugno alle 17 alla presenza dei rappresentanti di Comune (Daniela Lastri e Simone Siliani) e Regione (Mara Baronti), del Comitato Pride, e degli Onorevoli Titti De Simone e Franco Grillini, presidenti onorari, rispettivamente, delle associazioni nazionali ArciLesbica e ArciGay. Saranno rappresentati anche altre associazioni e circoli coinvolti nel progetto. Dopo una visita alle mostre allestite (vedi programma e informazioni allegate), avrà luogo un dibattito sulla diversità sessuale GLBT e sui diritti. Il resto della serata è dedicato agli spettacoli teatrali di Paolo Menon, Davide Tolu&Matteo Manetti, Elena Rossi&Angela Soldani.

Sabato 5 ha come tema principale i soggetti transgender. La mattina è infatti dedicata al dibattito sugli FtM (trans da femmina a maschio), appoggiato da una serie di video italiani e stranieri, e culmina con l’incontro tra Davide Tolu del Coordinamento Nazionale FtM e il famoso attivista e scrittore transgender, Leslie Feinberg. L’altro argomento di punta è la letteratura. A seguito delle partecipanti alla tavola rotonda condotta da Delia Vaccarello – le scrittici italiane Barbara Alberti, Elvira Borriello, Fatima Curzio – si avvicendano nello spazio-incontri due americani: la scrittrice e poeta Minnie Bruce Pratt, e lo scrittore Richard Zimler.
In contemporanea, nella sala delle performance, si svolge lo Slam di prosa & poesia & sonoro non stop, un evento interattivo che vede la presenza di musiciste da anni impegnate nella ricerca sperimentale su suoni e voci, come Regula Wagner e Annette Giesriegl, e il contributo di poete e artiste, tra cui Luisella Audero, Michela Duce Castellazzo, Barbara Fragogna, Francesca Genti, Paola Insola, Anna Lamberti-Bocconi Antonella Montagna, Elena Rossi. A sera, teatro e cabaret gay, lesbico e trans seguito da una gran festa al Maracanà.

Domenica 6 ha inizio con un incontro sulla storia della cultura queer, in particolare il periodo tra le due guerre, collegato alla mostra sulla fotografa surrealista francese, Claude Cahun. La cultura queer contemporanea è invece il tema della produzione dell’artista spagnolo Jaime del Val, presente con un suo video. Il tema del queer prosegue nel pomeriggio con il dibattito sulle tendenze nichiliste e le teorie post-identitarie riscontrabili nelle pratiche e politiche di gruppi e movimenti contemporanei italiani e stranieri. La scena letteraria è rappresentata dalla scrittrice catalana Lola Van Guardia e dai nostri italiani: Fabio Casadei Turroni, Mariarosa Cutrufelli, Sara Zanghì. Come nel giorno precedente, ci saranno musica dal vivo, proiezioni video e due rappresentazioni teatrali. Il Polispazio si chiude nel tardo pomeriggio con la performance di uno dei nostri migliori comici, Alessandro Fullin, che ci manderà a casa con pensieri post-identitari e post-umani sulla “Vita sessuale dei coleotteri”. Dopo tutto, il nostro slogan è “diversità geniale”. Non tutti i trans sono nati uomini, vero?

LE MOSTRE AL POLISPAZIO QUEER

Claude Cahun, l’autre moi

Claude Cahun

Claude Cahun

Lucy Schwob (1894-1954), già all’inizio della sua carriera artistica adottò lo pseudonimo Claude Cahun, utilizzando il cognome della nonna materna ed un nome proprio che in francese è sia femminile sia maschile. Visse tutta la vita, dall’infanzia alla morte, con la sua sorellastra e amante Suzanne Malerbe (in arte Marcel Moore), "l’altra me stessa". Insieme realizzarono una partnership artistica e militante e fecero della loro dimora parigina un luogo d’incontro di numerosi artisti e intellettuali dell’epoca. Cahun lavorò intensamente come artista, attrice, coreografa e scrittrice, diventando un personaggio di spicco del Movimento Surrealista di André Breton.

Trans: mito e realtà
La rappresentazione storica, sociale e culturale del transessualismo

La mostra fotografica e documentaria ora riproposta è stata organizzata dal MIT (Movimento Identità Transessuale) nel 2000, nell’ambito delle celebrazioni di Bologna Capitale Europea della Cultura che raffigurano le rappresentazioni storiche, sociali e culturali dell’esperienza transgender, dalle prime tracce, il Mito appunto, attraverso i diversi contesti culturali fino ad oggi.

Venus rising. Trash portraits
di Alessandra Tombari

The venus rising nasce per gioco da una performance fotografica fatta a Roma in discoteca, “luogo di perdizione assoluta”, in una delle serate “venus rising” organizzate da Annachiara. Sul posto ho allestito un piccolo set fotografico e creato lo sfondo di petali di rosa. in queste foto la mia interpretazione del mondo lesbico consiste nel fare click. ecco le rose di questo giardino di varie specie le paperine, le butch, le zie gli amori , ecc…

Donneamanti
di Alessandra Picucci

.."non offre figure o immagini "belle" e riposanti, ma costringe a fermarti e interrogarti oltre la rassicurazione del già visto…la femminilità meno trionfante, non levigata. Senza tanti proclami… La scultura che testimonia la sua bisessualità si chiama "donneamanti".

IL TEATRO LESBICO AL POLISPAZIO QUEER

Dopo le quattro rassegne che si sono svolte a Milano (1997, 2001) e a Padova (1998, 2000), il teatro lesbico è una realtà di grande interesse, che ha ormai raggiunto una certa qualità e che di anno in anno cresce e produce nuovi spettacoli.
Nello spazio teatrale del Polispazio assisteremo alla rappresentazione dei migliori lavori di artiste lesbiche, note o nuove. Tra le artiste già note che saranno presenti segnaliamo Eleonora Dall’Ovo, Elena Rossi, Arianna Carena e Rita Pierantozzi, e tra le nuove protagoniste le “Talente allo scoperto”, nate a Bologna in occasione di un laboratorio tenuto da Paola Cavallin. Gli spettacoli che verranno proposti rappresentano con modalità principalmente umoristiche la politica lesbica, i luoghi d’incontro, le relazioni d’amore: Sogno di una notte di mezza estate con intermezzo lesbico, di Eleonora Dall’Ovo, rivisitazione del classico shakespeariano, propone al mondo eterosessuale un’incursione nell’omosessualità; L’Annuncio di Elena Rossi scardina attraverso l’ironia i luoghi comuni dei rapporti fra donne, dei tradimenti, delle gelosie e degli abbandoni; Alvara e Arialla di Arianna Carena e Rita Pierantozzi affronta umoristicamente i temi e le problematiche della coppia lesbica. Maria Teresa Funtò evoca la figura di Emily Dickinson, e le Talente portano sulla scena esperienze, ossessioni e fantasie lesbiche.
Se i circuiti teatrali attraverso cui il teatro lesbico si diffonde sono ancora limitati, gli spettacoli fiorentini si pongono gli obiettivi di rendere visibile e fruibile tale teatro e di stimolare una riflessione all’interno della comunità sulle pratiche, i linguaggi, le tecniche che possano contribuire ulteriormente al suo sviluppo.

4 giugno ore 20.00
Paolo Menon in Misstake

Misstake nasce (per gioco) nel 1998 presso il circolo gay "Tralaltro" di Padova, in occasione di una festa in occasione della giornata mondiale lotta all’Aids. Tra il 1999 e il 2002, Misstake continua ad esibirsi nei locali di Padova e di Venezia (sempre per supportare l’attività dei circoli delle rispettive città) affiancato da Angie e Pearl, due pezzi da novanta che, ahinoi, hanno abbandonato le scene… Nel luglio 2003, Misstake viene eletta "Miss Drag Queen Italia 03" alla prima edizione del concorso omonimo organizzato da Regina Miami e svoltosi presso il mitico locale "Mamamia", a Torre del Lago (Lu), nell’ambito di FriendlyVersilia2003, mentre nell’autunno dello stesso anno viene inserita nel primo calendario drag italiano, il "Drag Queen College Movie Star Calendar" sotto la direzione de LaKarl du Pigné. Misstake continua negli anni sperimentando nuovi generi di drag shows, non solo ispirandosi alla musica dance internazionale, ma anche alla canzone popolare italiana (tra cui "La filanda" e "Bella ciao" in versione "mondina"). Misstake si esibisce interpretando personaggi più vari in spettacoli a tema da lei ideati che si caratterizzano per l’ironia, la simpatia e la capacità di cambiare personaggio e travestimento in tempi rapidissimi.

4 giugno ore 20.45
Davide Tolu con Matteo Manetti in One new man show

One New Man Show, letteralmente "Atto unico per solo uomo nuovo" racconta la storia di Pietro, che si manifesta finalmente come uomo dopo tante lotte. Nella piccola comunità dove è nato, gli adulti lo rimproverano, i compagni lo prendono in giro e lui non può scappare: é in trappola, prigioniero di un corpo che non gli appartiene.
Deve lottare con le unghie e coi denti per imporsi e nonostante tutto ci riesce, diventa Pietro: uomo bello e seducente in un tempo e in un luogo in cui nessun cambiamento radicale è possibile e tutti sono prigionieri di un destino deciso alla nascita.
Di fronte ad un tribunale immaginario, Pietro rievoca e fa rivivere i protagonisti del suo passato per spiegare la propria vita, a se stesso innanzitutto. Alla fine, troverà un solo modo per fuggire definitivamente dalla sua prigione…
Matteo Manetti è lo straordinario interprete di questo spettacolo: si occupa di laboratori teatrali per ragazzi, per cui ha scritto anche testi. Ha frequentato il primo anno della Scuola d’Improvvisazione Teatrale. Davide Tolu ha scritto i testi, le musiche, e curato la regia: si occupa di laboratori teatrali per ragazzi, per i quali scrive testi e musiche. Ha frequentato il primo anno della Scuola d’Improvvisazione Teatrale.

4 giugno ore 22.00
Elena Rossi e Angela Soldani ne L’Annuncio

L’Annuncio è la storia di Angela, che ha perso se stessa e non si trova più. Per ritrovarsi mette un improbabile annuncio su un ipotetico giornale, coinvolgendo nella sua ricerca tutte le dimensioni dello spazio terrestre. Il monologo si svolge, marcato da annunci prepotenti e insensati, attraverso il racconto di ciò che Angela ha paradossalmente perduto nella sua vita caotica: la testa, il lavoro, la fiducia in se stessa, il senso della realtà, le fidanzate, il tempo e persino la voce. Ogni perdita fornisce l’occasione alla rievocazione delle tappe della sua vita e alla messa in discussione delle relazioni d’amore. Con leggerezza ci immergiamo nei molteplici scenari che fanno parte delle esperienze di tutte noi, per scardinare i luoghi comuni dei rapporti fra donne, dei tradimenti, delle gelosie e degli abbandoni. Perché questo è il bello dell’amore: la misura della perdita consiste nell’ironia con cui riusciamo a superarla.Alla fine, Angela rinuncia a ritrovarsi, perché ha scoperto che lasciar perdere i residui del passato è la premessa per l’aquisizione e la ridefinizione di una nuova identità. C’è solo un piccolo problema da risolvere: come pagare il chilometrico annuncio?
Elena Rossi, drammaturga lesbica, ha esordito nel 1996 con L’Annuncio. Nel 1998 ha scritto e messo in scena la Batongheide, poema epico lesbico in ottave di endecasillabi a rima baciata. Ha scritto una raccolta di poesie intitolata MiVergognoDiAverleScritte. La sua attività teatrale nasce dal desiderio di avere uno sguardo ironico e distaccato su temi e problematiche lesbiche. L’umorismo dall’interno, sul coming out, le relazioni d’amore, la politica, le grandi madri, i luoghi di incontro, è un filtro grazie al quale le esperienze personali diventano condivisibili da tutte.

5 giugno dalle ore 10.30 fino alle 19.30
Slam di prosa&poesia&sonoro non-stop

Insieme alle sonorità di Annette Giesriegl, Elisabetta Luciani, Regula Wagner, Wilby, la mattinata e il pomeriggio del Polispazio prevede interventi di letture e spettacoli, come "Le gru" con Mirco Zanaboni & co.o la Performance di Maria Teresa Funtò "In Scarlet Maryland" su Emily Dickinson. Le letture sono a cura di Luisella Audero, Michela Duce Castellazzo, Barbara Fragogna, Francesca Genti, Paola Insola, Anna Lamberti-Bocconi Antonella Montagna, Elena Rossi e altr*

5 giugno ore 19.30
Alessandro Grisolini in Mo’bbingo

E’ la storia di un insegnante di scuola materna che a causa della sua omosessualità viene cacciato dal lavoro perché costituisce un pericolo per i bambini. Tra storie di vita personale, fallimenti amorosi e confessioni di un lavoro che lui ama estrae via via i numeri che vanno a costruire la cartella del suo bingo per giocare la partita della sua vita senza paure, abbandonando tutti i propositi di sconfitta rappresentati dai vari strumenti per il suicidio al quale durante lo spettacolo ricorre come unica soluzione fino alla composizione finale della cartella con tutti i numeri che hanno caratterizzato la sua vita e così si mette in gioco.
Rappresentazioni: Teatro Franco Parenti, Milano 2004

5 giugno ore 20.30
Eleonora Dall’Ovo in Sogno di una notte d’estate con intermezzo lesbico

Lo spettacolo è la riscrittura in chiave contemporanea e lesbica del capolavoro shakespeariano "Sogno di una notte di mezza estate", ambientato nel locale Witchwood, popolato da streghe lesbiche, che attraverso i loro eccentrici drinks cambiano i destini delle clienti, risvegliando in loro i desideri più nascosti. Al Witchwood, come nel bosco shakespeariano, regna la sola legge dell’istinto e seguendo di pari passo l’intreccio ideato da Shakespeare, la barista Lele, trasposizione contemporanea del dispettoso folletto Puck, trovandosi di fronte a due arroganti coppie etero, si divertirà ad innescare in loro sinapsi omoerotiche invertendole in coppie omosessuali. Lele come Puck seminerà il disordine in tutto il locale, beffandosi di ogni regola del gioco e i colpi di scena non mancheranno di divertire il pubblico in platea.
Sogno di una notte d’estate con intermezzo lesbico, che è stato rappresentato a Milano al teatro Franco Parenti, nasce dal desiderio politico e artistico di rivisitare in chiave lesbica alcuni classici teatrali, con l’obiettivo di riconquistare quel tempo e quelle opportunità rubate a tutte le donne del passato che, se avessero avuto una stanza tutta per loro, avrebbero potuto comporre opere geniali da annoverarsi nella storia della letteratura.
Eleonora Dall’Ovo dal 1997 è lesbiurga, drammaturga, regista di spettacoli lesbici come atto estetico di opposizione, in risposta alle politiche culturali correnti. Il teatro lesbico è per lei uno spazio pubblico attraverso cui entrare in relazione con le altre donne, con le loro idee, vite e fantasie, condividendo e costruendo insieme un parlare comune, un discorso al femminile, o meglio, femminista.

5 giugno ore 21.45
Compagnia della Regina in Priscilla Show

Per il “Priscilla Show” con Regina & il Priscilla Team: Regina (Regina Satariano) è la presidente del Comitato organizzatore del Pride Toscano. Nota e benvoluta entertainer, ideatrice del concorso nazionale “Miss Italia Trans”, Regina è attiva nel campo dei diritti umani e dell’accettazione sociale delle persone trans. Il suo progetto più recente è “Priscilla”, un nuovo locale GLBT sul rinomato lungomare di Torre del Lago – un locale, dice Regina, da cui “desidero che la gente esca sempre sorridente”. www.reginatrans.it

6 giugno ore 13.00
Fabio Casadei Turroni in Dante e le Meduse Spaziali
con la partecipazione straordinaria di Alessandro Grisolini
ovvero: Ser brunetto frocetto perfetto
(cenni di filologia dantesca e amori diversi)"

Alessandro Grisolini appare in performance letteraria a fianco dello scrittore Fabio Casadei Turroni per discettare su Dante e le Meduse Spaziali ovvero: Ser Brunetto frocetto perfetto (cenni di filologia dantesca e amori diversi)"

6 giugno ore 14.30
Isabel Cholbi, Monica Nobile, Jenny, Gina van Hest in Talente allo scoperto!

Talente allo scoperto è lo spettacolo conclusivo di un laboratorio teatrale condotto da Paola Cavallin e organizzato da Fuoricampo Lesbian Group nei mesi di marzo e aprile 2004.
Il laboratorio nasce all’interno del progetto di Fuoricampo, "Officina delle arti". Uno spazio fisico, un’officina sperimentale per un nuovo modello aggregativo e di progettualità dove abbiano spazio sia produzioni artistiche, che progetti di carattere multimediale. Un luogo per la promozione teatrale e musicale, di audiovisivi, laboratorio di fotografia, camera di montaggio, mirato ad una autoproduzione indipendente, e aperto ai contributi di singole e gruppi. Una struttura che ha l’ambizione di contribuire alla produzione delle arti visive, musicali e performative nell’ambito della cultura lesbica. Intento del laboratorio è promuovere nuove autrici/attrici all’interno della nostra comunità, in un settore, quello teatrale e/o della performance, che negli ultimi anni si è rivelato estremamente vitale ed interessante.
Saranno presentati tutti pezzi inediti, realizzati, e interpretati dalle stesse partecipanti al laboratorio.
All’interno del LesPride si esibiranno quattro delle otto autrici/attrici che compongono l’intero spettacolo di Talente allo scoperto!
Si esibiranno sotto i riflettori: Isabel Cholbi in "100 di questi giorni", Monica Nobile in "Risveglio", Genny in "Pizzi per Adele", Gina Van Hest in "In controllo…"
Presenta lo spettacolo Luki Massa

6 giugno ore 15.30
Arianna Carena e Rita Pierantozzi in Alvara & Arialla
ovvero, come preparare uno spettacolo in tre giorni senza rimetterci la vita di coppia

E’ possibile vincere il panico da palcoscenico e la nevrosi da vuoto di scena attraverso l’intelligente uso del taumaturgico potere della Coppia Lesbica? La vita a due uccide la creatività? Una reale confutazione dell’ormai consolidata teoria sulla "sindrome da vita quotidiana".
Rappresentazioni: La Lunga Notte del Teatro lesbico, Teatro Barrio’s, Milano 2001
Arianna Carena è laureata in Lettere moderne con indirizzo in teatro e spettacolo. Gestisce una libreria specializzata interna al teatro "Arena del Sole" di Bologna e organizza laboratori teatrali nelle scuole elementari di Bologna e dintorni in collaborazione con l’associazione culturale Andrea Torelli. La sua formazione artistica ha avuto luogo a Milano dove ha frequentato i due anni della "Scuola di creazione drammatica" di Kuniaki Ida, allievo di Lecoq.
Rita Pierantozzi fa parte del gruppo di teatro lesbico Teatrales con il quale ha realizzato gli spettacoli Natalia (1996) e Te-le (1998). Ha partecipato alle sfilate-spettacolo del Cassero di Bologna, "Tetta con vista" e "Lesbaund", e ha organizzato, durante la 3a settimana lesbica, la sfilata "Veneri in mutande", presentazione di una linea di lingérie lesbica autoprodotta. Successivamente ha realizzato allo "Zoom" di Bologna la sfilata "Come sarebbe stata Marilyn se fosse stata lesbica?". E’ inoltre teatralmeente attiva come costumista ("Duel", spettacolo di teatro-danza delle First-Angel) e come autrice ("Canzoni" di Filippo Brunori). Insieme ad Arianna Carena ha partecipato alle rassegne di teatro lesbico Ridersi addosso (Milano 1997) e Tribade ridens (Padova 1998) con il pezzo Parole gemelle di Maria G. Di Rienzo.

6 giugno ore 19.00
Alessandro Fullin ne L’inversione sessuale nei coleotteri

Fullin

Fullin

Basata su testi autentici e storicamente accertati, editi in Italia dal Dopoguerra fino a tutti gli anni Settanta, la conferenza vuole essere una divertente riflessione sulle lampanti follie che studiosi di tutto il mondo elaborarono per spiegare il comportamento degli e delle omosessuali.
Ignorata dai colleghi e dalla stampa specializzata la Dottoressa Fullin, che da anni si occupa dell’orientamento sessuale, rimane una organizzatrice instancabile non solo di conferenze ma anche di simposi e dibattiti di cui spesso è l’unica partecipante. Truccata male e vestita peggio la Dottoressa, grazie a questo appuntamento, è certa di rovinare una piacevole serata di primavera a tutti coloro che, non trovando di meglio da fare, decideranno comunque di correre ad ascoltarla.
E’ nato a Trieste il 19 giugno 1964. Dopo essersi laureato presso il DAMS (indirizzo Arte) presso l’università degli Studi di Bologna con una tesi sugli scultori dello Stadio dei Marmi a Roma, ha frequentato un corso in Didattica generale e museale presso l’Università degli Studi di Roma Tre. Autore di commedie e testi teatrali, come attore ha partecipato a spettacoli e serate ospitate in diversi teatri italiani: Arena del Sole (Bologna), Teatridivita (Bologna), Teatro delle Celebrazioni (Bologna), ITC Teatro (San Lazzaro di Savena), Zelig (Milano), Teatro Litta (Milano), Teatro Juvarra (Torino), Teatro Bonci (Cesena). Ha partecipato alla trasmissione di Radiouno "Buona fortuna" (1987) ed a quella di Radiodue "Crociera" (1999). Per Stream ha lavorato in "Fratelli d’Italia" e "Casa Laurito" (2000). Nello stesso anno è tornata a Radiodue con il programma "Carta di riso" e nel 2002 con "Houdini". Ha tenuto corsi di teatro presso Teatridivita di Bologna. Con il romanzo inedito "Panico botanico" è entrato nella rosa dei finalisti del premio Monthblanch.


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