Toscana, una decisione storica

  

ARCIGAY TOSCANA COMUNICATO STAMPA

STATUTO: UNA DECISIONE STORICA
ORA L’OBIETTIVO DIVENTA UNA LEGGE REGIONALE SULLE COPPIE DI FATTO

Un tipico paesaggio toscano

Un tipico paesaggio toscano

Una legge regionale che, nell’ambito delle competenze attribuite dalla Costituzione alle Regioni, dia diritti alle coppie di fatto, anche se formate da persone dello stesso sesso: è questo l’obiettivo che Arcigay Toscana si propone per la prossima legislatura, all’indomani dell’ approvazione in seconda lettura del nuovo Statuto Regionale dove le convivenze diverse da quella tradizionale basata sul matrimonio trovano riconoscimento e pari dignità. “La decisione di ieri del Consiglio Regionale — commenta Alessio De Giorgi, presidente regionale di Arcigay — è assolutamente storica, perché pone la Toscana in prima linea nel cammino delle coppie gay e lesbiche italiane verso il riconoscimento di pari dignità.”

“Mentre attendiamo per l’autunno l’approvazione della legge contro le discriminazioni per orientamento sessuale, è giunto il momento — annuncia De Giorgi — di mettersi al lavoro per scrivere una proposta di legge da presentare nella prossima legislatura regionale: una legge che, applicando quanto il nuovo Statuto regionale stabilisce, dia diritti alle coppie di fatto nelle materie su cui la Regione può legittimamente legiferare. Mi riferisco innanzitutto a tutte le materie del welfare (sanità, assistenza sociale, regime pensionistico dei dipendenti pubblici toscani), ma anche a settori come quello della scuola, del commercio ed del turismo. Certo, una legge regionale non potrà mai riconoscere le coppie omosessuali, perché l’ anagrafe è materia di stretta pertinenza statale, ma potrà risolvere molti dei problemi concreti che qualsiasi coppia di fatto, sia eterosessuale che omosessuale, vive sulla propria pelle.”

“Su questa proposta — conclude De Giorgi — non credo che i vescovi toscani possano opporsi: recentemente sono stati loro stessi a proporre il “riconoscimento di alcuni diritti-doveri, inerenti le persone impegnate stabilmente in altre forme di convivenza”, dimostrando, con una apertura mentale che ci ha piacevolmente sorpreso, che all’interno del clero cattolico le posizioni espresse dal vertice non sono così unanimi.” Dal 27 al 31 luglio la comunità gay e lesbica italiana si ritroverà a Torre del Lago Puccini (LU) per il Friendly Versilia Mardi Gras, uno dei principali appuntamenti dell’estate gay italiana: in quella sede, oltre a festeggiare il risultato ottenuto, i termini di questa nuova proposta di legge saranno meglio precisati anche con i due assessori regionali — Susanna Cenni ed Enrico Rossi – che apriranno e chiuderanno la manifestazione.

Alessio De Giorgi, Presidente Arcigay Toscana


COMUNICATO STAMPA ARCIGAY NAZIONALE
Nuovo Statuto della Toscana approvato in via definitiva
La Toscana prima regione in Italia a riconoscere coppie gay per Statuto

La Regione Toscana è la prima in Italia a riconoscere, nel nuovo Statuto regionale approvato oggi in via definitiva, le convivenze gay e lesbiche e a mettere al bando le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale. La decisione giunge dopo un lungo e articolato dibattito e dopo l’approvazione dello Statuto in prima lettura, nel maggio scorso.

Il nuovo Statuto approvato oggi dall’assemblea regionale della Toscana sancisce, infatti, tra le finalità prioritarie della Regione, all’articolo 4, ”la tutela e la valorizzazione della famiglia fondata sul matrimonio ” ma anche ”il riconoscimento delle altre forme di convivenza” e “il rifiuto di ogni forma di xenofobia e di discriminazione legata all’etnia, all’orientamento sessuale e a ogni altro aspetto della condizione umana e sociale”.

“La Toscana oggi è una regione dell’Europa — commenta il presidente nazionale Arcigay, Sergio Lo Giudice. Il Consiglio regionale toscano ha contribuito a colmare la distanza esistente tra la legislazione italiana e quella ampiamente diffusa nel resto del continente, dalla Penisola Iberica alla Scandinavia. La Toscana si avvia ad essere una regione più sicura e accogliente per le persone omosessuali, in cui chi viene offeso, escluso, aggredito unicamente sulla base del proprio orientamento sessuale potrà proteggersi meglio. Sarà più facile inoltre anche per le convivenze gay e lesbiche non essere escluse e discriminate dalle politiche sociali della Regione”. “Siamo lieti — continua Lo Giudice – dell’apertura sulla parità dei diritti delle persone omosessuali arrivata in questi ultimi giorni dalla Conferenza episcopale della regione. E’ una positiva novità nel panorama delle posizioni espresse dai vertici del clero cattolico. Può essere un buon punto di partenza per un confronto sereno, ma le Istituzioni e le politiche devono mantenere un carattere di laicità”.

Norme simili a quelle dello Statuto della Toscana sono già state approvate negli Statuti regionali in discussione anche in Umbria e in Emilia Romagna. Nella prima lo Statuto è già stato approvato in prima lettura dal Consiglio Regionale. Nella seconda il nuovo Statuto è già stato approvato dalla commissione competente e attende il via definitivo da parte del Consiglio.

Ufficio stampa Arcigay


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