La legge sul PACS non parla di matrimonio

  

Con Romano Prodi e con i cattolici del centrosinistra Arcigay sta trovando, un passo alla volta, un linguaggio comune.

Romano Prodi

Romano Prodi

Nel suo intervento di oggi sulle coppie omosessuali Prodi ha fatto un riferimento positivo alle parole pronunciate da Piero Fassino al Congresso dei DS («Riteniamo necessario che l’Italia si doti al più presto di una legge che riconosca alle coppie conviventi, eterosessuali ed omosessuali, diritti e doveri reciproci sul modello del francese "patto civile di solidarietà">>).

Noi abbiamo applaudito a quell’impegno e ci sembra che i tempi siano maturi perché anche Prodi lo faccia suo: le sue parole di oggi ci confermano che si sta andando in questa direzione anche se ci aspettiamo parole più chiare.

La proposta di legge sul Patto Civile di Solidarietà (PACS) in discussione in Commissione Giustizia della Camera, infatti, non fa riferimento al matrimonio. Si tratta di un istituto distinto e differente che riconosce uno status giuridico alle coppie anche omosessuali senza interferire in nulla col matrimonio stesso.

Ci auguriamo che Romano Prodi venga a salutare il nostro Congresso nazionale, che si terrà a Bologna, per il ventennale dell’Arcigay, dal 4 al 6 marzo, negli stessi giorni in cui partirà la “Fabbrica” del programma del centrosinistra.


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