Questo documento è ferocemente discriminatorio

  

“Questo documento non è un’apertura ai gay, anzi si tratta di una vergognosa chiusura nei confronti del mondo omosessuale”: è la dichiarazione secca di Sergio Lo Giudice, presidente nazionale Arcigay che dice la sua sul documento della Congregazione per l’educazione cattolica.

Presidente, come valuta il documento su sacerdozio e omosessualità?
“Non si tratta di un’apertura, è la chiusura in un fortino di una Chiesa che non sa più relazionarsi col tema della sessualità. D’altronde è la prima volta che il Vaticano indica chiaramente che chi ha tendenze omosessuali non può diventare prete”.

Cosa si introduce di nuovo e negativo, a suo parere?
“Qui si dice che vanno rifiutati gli aspiranti preti che manifestino una tendenza omosessuale: cioè non si lega più il sacerdozio al semplice non praticare atti sessuali. Vede, per gli eterosessuali che vogliono diventare preti basta il voto di castità. Mentre ora, e ribadisco per la prima volta, la Chiesa dice che se un omosessuale vuole diventare prete, anche se non pratica atti sessuali, non può!”.

Ritiene che si tratti di una grave forma di discriminazione, quindi.
“Gravissima. È un documento ferocemente discriminatorio perché non si interviene sul comportamento ma sull’identità!”.

Crede che ci saranno ripercussioni all’interno della Chiesa?
“Sì, questo provvedimento colpirà negativamente da un punto di vista psicologico i tanti sacerdoti omosessuali che si erano sentiti accolti dalla Chiesa in base alla loro scelta di castità. Ora si sentiranno esclusi, rinnegati, tagliati fuori”.

A suo parere, come mai il Vaticano ha voluto pubblicare un documento di questo genere?
“Da una parte c’è una finalità di colpire qualsiasi rivendicazione della propria identità omosessuale. Dall’altra si vuole utilizzare questo documento come capro espiatorio davanti ai tanti casi di pedofilia: come dire, ‘visto che abbiamo avuto tanti preti pedofili, ora vi mostriamo che ci diamo da fare in questo campo’. Insomma, oltre ad averli coperti, quei preti pedofili, ora fanno pure una sovrapposizione falsa e insostenibile tra pedofilia e omosessualità. È una strumentalizzazione vergognosa”.

Da http://canali.libero.it/affaritaliani/arcigaydiscriminazione.html


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