“La Bindi è lesbica, non può fare il ministro!”

  
Il Ministro della Famiglia Rosy Bindi

Il Ministro della Famiglia Rosy Bindi

“Ritenere che l’orientamento sessuale di un esponente politico sia un limite alla sua capacità di intervenire in modo equilibrato su questa o quella tematica è frutto di una mentalità omofobica, paragonata dal parlamento europeo a quella razzista e antisemita nella sua recente risoluzione del 18 gennaio scorso”.

Così il presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice, commenta le parole del senatore AN Maurizio Saia sulla presunta omosessualità del ministro Rosy Bindi.

“È vergognoso — continua Lo Giudice – che si utilizzino fantasiose speculazioni sul presunto orientamento sessuale di un ministro in carica per tentare di delegittimarne l’azione politica. Al di là del caso specifico, su cui il ministro Bindi ha già smentito, essere omosessuale e ricoprire cariche politiche di primissimo piano è ormai una realtà consolidata in Europa, come dimostrano i casi del sindaco di Parigi Bertrand Delanoe, di quello di Berlino Klaus Wowereit, del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e di numerosi ministri apertamente gay del governo inglese. Le parole di Saia sono indegne di un parlamentare di un paese civile”.


Da "Repubblica.it"

Maurizio Saia in una trasmissione tv attacca il neo-ministro e poi aggiunge: "Nessuna offesa, anc’io ho un parente gay"
Senatore di An: "Bindi è lesbica, via dal ministero della Famiglia"
Insorge ‘Unione: "Non bastano le scuse, Fini lo punisca". Follini solidale: "Così il centrodestra non dovrebbe mai essere"

ROMA – "La Bindi? Una lesbica, e non può guidare il ministero della Famiglia". Le parole di Maurizio Saia, senatore di An, fanno insorgere il centrosinistra. Che replica: "Fini lo sconfessi subito". Ma il senatore non retrocede e più tardi sottolinea che "lesbica non è un offesa, ma indica una scelta libera e legittima nel’ambito del’esplicazione della propria sessualità".

"Non credo – aveva detto Saia in una intervista a Canale Italia – che sia un segreto, non ho nulla contro le lesbiche, ma va chiarito che Rosy Bindi è lesbica. Per ciò non mi è sembrato, sul piano politico da parte di Rosy Bindi, corretto assumersi non il ruolo del’economia o del’istruzione, dove pure già avrei avuto delle difficoltà ad accettarla, ma il dicastero della Famiglia ad una persona che di famiglia non sa niente".

Ironica ma secca la risposta del ministro non nuova ai colpi bassi di esponenti di Alleanza nazionale: "Mi dispiace per il senatore Saia ma anche se, per scelta personale, ho rinunciato a sposarmi mi piacciono gli uomini educati, rispettosi delle donne, intelligenti e possibilmente belli. Tutte qualità che il senatore di An non possiede".

E il neo-ministro minaccia querele "per le offese ricevute, anche nei confronti della trasmissione televisiva" e aggiunge "Non avrei nessuna difficoltà a dichiararmi omosessuale se lo fossi. ‘ evidente che le parole di Saia tradiscono la mentalità discriminatoria retaggio della sua storia politica e dimostrano ‘imbarbarimento del confronto politico. Quanto ai miei impegni a favore della famiglia – conclude Rosy Bindi – può documentarsi sia leggendo il programma del’Unione sia la mia lettera pubblicata domenica scorsa da Avvenire".

E ‘attacco di Saia ha suscitato una indignazione (quasi) bipartisan. Pierluigi Castagnetti, il vicepresidente di Montecitorio e compagno di partito del ministro chiede per il senatore "un provvedimento disciplinare da parte del gruppo di An per non pensare ad una sorta di complicità politica". Gli fa eco, dalle fila del’opposizione, Franco De Luca, responsabile enti locali della Dc: "Questo è un caso classico in cui non bastano le classiche scuse al ministro Rosy Bindi".

Non è da meno, sul fronte opposto, il parlamentare dei Ds (presidente onorario Arcigay ndr)Franco Grillini: "Sappiamo che Rosy Bindi non è lesbica, e che se lo fosse non avrebbe problemi a dirlo. Hanno problemi, al contrario, tutti quei parlamentari omosessuali di an e del centro-destra costretti a nascondersi e ad avere una doppia vita". E allora, domanda il deputato della Quercia, "perché Saia non ce ne parla del dramma che vivono? Non è accettabile neppure ‘idea che un omosessuale non possa ricoprire la carica di ministro".

Rosy Bindi incassa anche la solidarietà di Marco Follini: "’aggressione del senatore Saia a Rosy Bindi è la perfetta rappresentazione di tutto quello che il centrodestra non dovrebbe mai fare", dice ‘ex segretario del’Udc che aggiunge: "Continuerò amichevolmente a contrastarla con gli argomenti della politica e con i modi della civiltà che le è propria".


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