Il Garofano verde torna a fiorire sul palco di Trastevere

  
Giorgio Albertazzi

Giorgio Albertazzi

Giunta oramai alla XIII edizione, la rassegna di teatro omosessuale Garofano Verde si è conquistata sul campo la palma di manifestazione che ha saputo affrontare con rigore e onestà intellettuale il rapporto tra identità sessuale e rappresentazione scenica.

Raccontando senza pregiudizi ma soprattutto senza nascondersi dietro ipocriti moralismi, sempre in agguato in questo inquieto paese quando si invadono principi e valori considerati a torto immutabili, ‘erotismo e la trasgressione gay attraverso la parola, la mescolanza di linguaggi e la scrittura, in un susseguirsi di emozioni e di tensioni che si propongono anche il difficile compito di andare oltre la commedia realistica o il tradizionale genere di conforto.

Continuando questo accidentato percorso, in tempi di continui litigi e distingui tra pacs e riconoscimenti delle coppie di fatto, la rassegna torna anche ques’anno al Teatro Belli dove dal prossimo 9 giugno e fino ai primi giorni di luglio artisti, attori e registi di differenti scuole porteranno sul palco il loro "diverso sentire esistenziale".

Grazie a "un forum di spettacoli e reading che è tut’altro, oggi, ‘una rassegna di tendenza, per il concreto motivo che sul tema della discrezionalità e della sincerità della questione omosessuale si sono scatenati di recente anatemi e precetti polemici, ideologie intolleranti, astiosità politiche e clericali, allarmismi antidemocratici – racconta il curatore Rodolfo di Giammarco – Chi milita in questa condizione di coscienza rischia ‘apartheid. Allora tocca anche (e molto) al teatro spezzare una lancia per abbassare e abolire i toni di una guerra ai diritti delle persone".

Ma veniamo al cartellone. Si parte il 9 giugno e ‘apertura è dedicata al testo Picchì mi guardi sì tu sì masculu, un monologo scritto in calabrese dal regista toscano Giancarlo Cauteruccio che condurrà il pubblico in un lungo e introspettivo viaggio corporeo nei conflitti di questo ""corpo estremo" che instancabilmente porto in giro nelle strade di città sovraccariche di segni, disagi, conflitti, detriti". Il 19 giugno sarà la volta di Massimiliano Civica e del suo spettacolo Nuda proprietà mentre dal 28 Maria Pajato porterà in scena Notti ‘aprile, un testo del regista Sergio Pierattini che affronta il tema della scoperta e della confessione. Grande evento il 15 giugno quando Giorgio Albertazzi salirà sul palco con un inedito gay reading che spazierà da Marguerite Yourcenar ad Alan Bennet.

Il giorno seguente altra serata unica e altro ospite ‘eccezione, con Vladimir Luxuria che riproporrà il suo omaggio a Pier Vittorio Tondelli (regia di Emiliano Raya) tra musica e parole. Infine ancora spazio per due spettacoli, Gay Panic (25) di Riccardo de Torrebruna, un "tragico istant theatre" che investe il rapporto-conflitto tra guerra e omosessualità e Esse (26), altro gay reading diretto e interpretato da Gabriella Rusticani.


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