Tutt* a Roma!

  
Roma Pride 2006

Roma Pride 2006

Sabato 24 giugno si terrà a Roma la tradizionale manifestazione con cui la comunità lesbica e gay rivendica visibilità e diritti. Di tutto di più: lo slogan del Gay Pride romano di quest’anno.

“Il Pacs resta la nostra priorità – dichiara Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma — Ma resta ferma anche la richiesta di una legge contro le discriminazioni delle persone omosessuali. Al governo Prodi chiediamo un impegno a tutto campo per affermare i diritti della comunità omosessuale”.

Il corteo partirà alle ore 17.00 da piazza della Repubblica, proseguendo lungo via Einaudi, via Cavour, largo Ricci, via dei Fori Imperiali fino all’Arco di Costantino, dove si concluderà.

Molti gli appuntamenti di Arcigay Roma nella settimana che precede il corteo “Arcigay Roma ha organizzato una serie di dibattiti sulla storia del Pride e del movimento gay — continua Marrazzo – c’è bisogno che le romane e i romani conoscano da vicino la comunità glbt, la sua storia, i suoi bisogni: il pregiudizio si combatte anche mettendo sotto la lente d’ingrandimento gli stereotipi. La visibilità resta un obiettivo importantissimo per le lesbiche e i gay italiani”.

“Dal primo Gay Pride del 1994 a oggi la condizione degli omosessuali italiani è migliorata almeno in termini di visibilità. Bisogna ricordare però che ci sono paesi in cui i diritti delle lesbiche e dei gay sono negati e calpestati. Il 27 maggio scorso il sindaco di Mosca ha vietato lo svolgimento del primo Gay Pride russo e gli organizzatori della manifestazione sono stati arrestati e malmenati. Di fronte allo sgomento e all’impotenza dei governi la comunità omosessuale di tutto il mondo ha il dovere di manifestare solidarietà ai gay russi. Per questo Arcigay Roma dedicherà la settimana di eventi che precede il Gay Pride di quest’anno a una serie di iniziative per denunciare quanto successo a Mosca. Ci auguriamo che il Ministro degli Esteri Massimo D’Alema lavori con i suoi colleghi europei per porre fine alla limitazione delle libertà che quotidianamente i gay vivono i Russia e in molti altri paesi al mondo”.


DOCUMENTO POLITICO ROMA PRIDE 2006
DI TUTTO DI PIU

Questo slogan riassume le riflessioni e le prospettive politiche che il Coordinamento romano delle associazioni glbtq pone in merito alle richieste normative in tema di riconoscimento di diritti per le persone omosessuali e transessuali.

Nonostante i progressi culturali della società, raggiunti anche grazie alla passione e costanza di singoli e delle associazioni, a 12 anni di distanza dal primo pride svoltosi a Roma, ci ritroviamo ancora una volta dopo molte battaglie e lunghe attese a scendere in piazza. La politica non riesce ad adeguarsi a questi mutamenti e a rispondere alle richieste fatte nel corso di questi anni, che hanno avuto il culmine mediatico in manifestazioni come il World Pride e la campagna sui Pacs.

E’ormai irrinunciabile la piena equiparazione dei diritti per tutte le cittadine e i cittadini, indipendentemente dall’identità di genere e dall’orientamento sessuale. Tale obiettivo è raggiungibile solo con una serie d’interventi normativi che vanno a toccare tutti gli aspetti della vita dei cittadini transessuali e omosessuali.

Per rispondere alle varie forme di discriminazione sono due le richieste che proponiamo, individuale e di coppia:

Una legge quadro antidiscriminatoria per omosessuali e transessuali, sulla falsariga di quella della Comunità Europea, che intervenga nei più svariati ambiti, modifichi le norme in materia di lavoro, comprenda la problematica della riattribuzione anagrafica del sesso, anche in assenza della rettifica chirurgica e soprattutto ponga le basi per una piena cittadinanza della persona omosessuale o transessuale.
Una battaglia legislativa ampiamente condivisibile sul piano sociale.

Il matrimonio aperto agli omosessuali con un intervento normativo identico a quello spagnolo. Una cittadinanza piena ha bisogno di una piena equiparazione.

Il movimento glbtq in questi anni si è fatto promotore di una battaglia culturale e politica, partita dalle proprie esigenze ma rivolta a tutta la società, per una legislazione che riconosca i diritti delle famiglie di fatto, nell’ottica di un riconoscimento normativo del pluralismo delle forme familiari..

Continuiamo a chiedere l’introduzione di un istituto giuridico come il PACS che, colmando un vuoto normativo, dia piena dignità e tutela a forme affettive differenti.
Chiediamo di affrontare sul piano sociale e normativo il tema della genitorialità omosessuale, cioè dei figli di lesbiche, gay e transessuali, che riguarda migliaia di genitori e di bambini/e del nostro paese
Chiediamo una modifica della legge 40 sulla procreazione assistita, che garantisca il pieno accesso a tutte le donne nel rispetto della propria salute e del principio di autodeterminazione.
Chiediamo inoltre un impegno reale da parte di tutte le istituzioni per farsi promotrici di una cultura delle differenze, anche a livello sociale.

Tutte le nostre richieste partono dal principio di uguaglianza e si basano sul concetto di laicità dello Stato, elementi fondanti di ogni democrazia, ed hanno forti radici nella nostra Costituzione cosi come nella legislazione europea.

Tutte queste rivendicazioni sono irrinunciabili; vogliamo Di Tutto Di Più.

Coordinamento Roma Pride 2006:
Agedo Roma
Archivio Massimo Consoli
Arcigay Roma Gruppo Ora
Arcitrans Roma Libellula 2001
Circolo di Cultura Omosessuale “Mario Mieli”
Comog Roma
DiGayProject
EXO Comitato Etero Pro Omo
Epicentro Ursino Romano
Gayroma.it
Gruppo Pesce Roma
L.C.R. Roma
NoGod
Nuova Proposta


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