I Parlamentari siano fedeli agli elettori, prima che al papa

  

“La lealtà dei parlamentari del centrosinistra, anche di quelli cattolici, vada prima agli elettori e al programma elettorale sulla base del quale gli italiani li hanno votati, che alle parole del Papa”.

Questo l’appello che il presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice, rivolge alla maggioranza di governo in merito alle parole di Ratzinger contro i Pacs e alla vigilia dell’importante appuntamento dell’Unione a Caserta.

“E’ in gioco — spiega Lo Giudice — l’affidabilità democratica del parlamento italiano. Nei legislatori della Repubblica, anche quelli cattolici, non prevalga un atteggiamento lealista verso il pontefice, ma piuttosto una scelta di fedeltà al programma elettorale e alle esigenze di eguaglianza e libertà della società italiana, in cui già ora vige nei fatti una pluralità di forme familiari e di convivenza."

"Sarebbe paradossale e antidemocratico che parlamentari della Repubblica si sentissero vincolati nelle loro decisioni dai diktat di u’autorità religiosa. La laicità del’azione politica non è un optional, ma un dovere imprescindibile di chi svolge tale funzione. L’unico vincolo sia quello di fedeltà alla Repubblica, alla sua Costituzione, e al benessere complessivo di tutti i suoi cittadini."

“Vogliamo sperare — conclude Lo Giudice – che questo sia ben chiaro ai politici dell’Unione che si
riuniranno tra due giorni a Caserta e che le parole di oggi del papa non rappresentino un ostacolo alle riforme sociali della maggioranza in materia di diritti civili”
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