ODG unitario Lotta all’omofobia

  

Negli ultimi mesi, anche in seguito alle campagne denigratorie contro persone lgbt messe in atto da alcune forze politiche e dalle alte gerarchie della Chiesa Cattolica, ma anche a causa della mancanza di interventi decisi ed efficaci da parte del governo e delle forze politiche tradizionalmente meno avverse alla questioni lgbt, si sono moltiplicati in modo preoccupante episodi di omofobia, di forte discriminazione di persone fisiche e giuridiche lgbt, di bullismo e addirittura di violenza.

Nello stesso tempo sono in atto, anche da parte di Arcigay, molteplici sperimentazioni ed azioni pilota capaci di ridurre tali episodi di violenza in alcuni ambiti della società civile.

La commissione Cultura, omofobia, bullismo e giovani del XII congresso nazionale di Arcigay ritiene che tali esperienze meritano di essere studiate, disseminate e diffuse all’interno dell’associazione tramite discussioni ed azioni ad esse dedicate da parte del Consiglio Nazionale, della Segreteria Nazionale e dei Comitati Provinciali.

Pertanto, il Congresso Nazionale Arcigay

decide

di dare mandato al Consiglio Nazionale e alla Segreteria Nazionale

1) Di impegnarsi, ciascuno secondo i propri poteri statutari, ad ideare una campagna nazionale contro l’omofobia, indirizzata alla società nel suo complesso, per prevedere specifici progetti ed azioni rivolti ad educatori, insegnanti, dirigenti scolastici, studenti, genitori e la popolazione in generale, impegnandosi, altresì, ad individuare a tale scopo possibili canali di finanziamento esterne e/o proprie;

2) di organizzare specifiche riunioni del Consiglio Nazionale e della Segreteria e delle sue articolazioni, nelle forme e modalità da esso scelte, per discutere le esperienze specificate in narrativa e in particolare le azioni di applicazione della Legge Regione Toscana n° 63/2004 e le iniziative svolte con il sistema dell’Istruzione scolastica dai comitati provinciali in tutto il territorio nazionale, predisponendo una strategia di disseminazione, diffusione e trasferimento delle esperienze ad altri contesti geografici;

3) di interpellare il Ministero della Sanità, in cooperazione con la Conferenza delle Regioni, per predisporre specifici progetti antidiscriminazione, con interventi formativi al personale medico, paramedico ed amministrativo su tutto il territorio nazionale che prevedano un ruolo attivo di Arcigay e delle altre associazioni lgbt di fronte ad adeguati finanziamenti per la realizzazione di tali progetti;

4) di interpellare il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica per predisporre specifici progetti contro il bullismo e l’omofobia con interventi formativi per il personale docente ed amministrativo ed interventi informativi rivolti agli studenti e ai genitori su tutto il territorio nazionale che prevedano un ruolo attivo di Arcigay e delle altre associazioni lgbt di fronte ad adeguati finanziamenti per la realizzazione di tali progetti, utilizzando le esperienze maturate dalle realtà lgbt a livello locale con i singoli provveditorati;

5) di interpellare i Ministeri della Difesa, degli Interni, della Finanza e dell’Agricoltura per predisporre specifici progetti contro l’omofobia e a favore di una cultura antidiscriminatoria con interventi formativi per il personale delle forze dell’ordine che a loro fanno capo su tutto il territorio nazionale che prevedano un ruolo attivo di Arcigay e delle altre associazioni lgbt di fronte ad adeguati finanziamenti per la realizzazione di tali progetti,

6) di istituire, in sede di riorganizzazione della struttura gestionale di Arcigay nazionale, un gruppo di coordinamento per tali progettualità, con forme e modalità che saranno scelte dal Consiglio Nazionale stesso.


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