2008, anno della visibilità lesbica in Spagna

  

La Federazione Statale di Lesbiche, Gay, Transessuali e Bisessuali (FELGTB) considera che è stata un successo la celebrazione della prima edizione del giorno della visibilità lesbica. Tanto per l’accoglienza dei cittadini nelle città dove si è portata a termine, come per l’interesse dei mass media che ha suscitato e soprattutto, perché presuppone un fatto importante che dimostra l’esistenza di una nuova generazione d’attiviste lesbiche per cui la visibilità è una priorità assoluta.

Alicante, Albacete, Barcelona, Gran Canaria (Las Palmas de Gran Canaria y Maspalomas), Gandía, Jerez de la Frontera, Madrid, Málaga, Murcia, Palma de Mallorca, Salamanca, Valencia y Zaragoza hanno portato a termine diverse azioni di visibilità. Altre città e Comunità Autonome hanno partecipato portando ai mass media informazione su questo giorno: Asturias, Ávila, Logroño, Toledo, tra altre. Ci saranno ancora delle azioni il 28 aprile a Puerto del Rosario (Fuerteventura).

Carmen G. Hernández, coordinatrice dell’Area di Politiche Lesbiche della FELGTB, mostra la sua soddisfazione e gioia al valutare lo svolgimento di questo giorno della visibilità: “Questo giorno è il migliore esempio di quello che vogliamo conseguire in quest’anno della Visibilità Lesbica: orgoglio, illusione, futuro e molte voglie d’essere noi stesse, lesbiche visibili in tutti i momenti della nostra vita”. Così pure, affermare che “oggi abbiamo potuto dare a conoscere la punta d’un iceberg che forma parte di questa società. Speriamo che queste azioni animeranno a tutto le lesbiche ad essere visibili, in specie a quelle dell’ambito pubblico a chi invitiamo a fare un passo coraggioso e solidale. Sono convinta di che tra poco tempo lo faranno”.

Antonio Poveda, Presidente della FELGTB sottolinea “la trascendenza storica della giornata che abbiamo vissuta. Sono molto orgoglioso e felice, perché questa via delle lesbiche alla visibilità e la piena cittadinanza ha dimostrato oggi che non si è fermata”. Anche, Poveda vuole fare gli auguri a tutte le entità che hanno partecipato oggi in questo giorno, in specie ai gruppi di lesbiche che l’hanno fatto realtà”.

L’Area di Politiche Lesbiche ha creato uno spazio virtuale dove si può partecipare in questo giorno della visibilità e seguire pure il suo impatto: http://vdevisibles.ning.com/

Includiamo il manifesto che è stato letto in tutte le azioni di questo giorno.

MANIFESTO DEL GIORNO DELLA VISIBILITÀ LESBICA 2008.

“Oggi 26 aprile usciamo alla strada per celebrare, per prima volta nello Stato Spagnolo, il giorno della visibilità lesbica. Oggi siamo qui per dimostrare che possiamo vivere e manifestare liberamente e con onestà quello che veramente siamo e sentiamo. Ancor più: che vale la pena farlo e non solo tra di noi, anzi davvanti il resto della gente.

Oggi siamo qui per manifestare che siamo una parte importante di questa società in cui è stata riconosciuta l’uguaglianza legale ma non riesce ad assimilare ancora la nostra uguaglianza reale. Veniamo a reclamare il nostro spazio, a vindicare la nostra volontà di essere quello che vogliamo: libere, visibili, donne lesbiche di pieno diritto.
Non si può essere libera nell’ombra. Per questo, oggi, richiediamo a tutte di chiudere le porte degli armadi una volta per sempre. Che decidiamo di essere visibili, lesbiche con tutte le loro lettere e che niente ci farà andare indietro. Perché l’invisibilità equivale a maltratto, a ingiustizia. Perchè l’invisibilità impede una vita piena, è l’ora di uscire, ma non si tratta solamente di farlo un giorno. È l’ora di uscire e rimanere fuori dall’armadio tutti i giorni ed in tutti gli aspetti della nostra vita.

È da quattro anni che abbiamo le leggi che difendono la nostra uguaglianza, quindi è l’ora di fare il seguente passo ed animarci, animare a tutte le nostre compagne ad essere visibili. Per noi stesse e per quelle che verranno. Per le nostre famiglie e per le donne lesbiche che in altre parti del mondo guardano a Spagna come un modello di uguaglianza e di speranza per potere reclamare il loro proprio diritto alla libertà di vivere senza venire discriminate, di essere protette dalle leggi, di essere una volta per sempre anche cittadine.

Oggi ci mostriamo nella nostra diversità, oggi creiamo un nuovo immaginario, perché le donne lesbiche siamo molte e diverse. Perché sì…perché abbiamo il diritto. In questo giorno non possiamo ovviare che, se possiamo essere qua, è grazie a quelle che, quando tutto era contro di noi, hanno deciso di essere lesbiche lottatrici e visibili. Non possiamo continuare senza ringraziare a quelle poche coraggiose che osarono uscire alle strade reclamando libertà, diritti, giustizia.

Oggi è il nostro giorno e come donne solidali, non possiamo dimenticare che nella nostra società non è ancora lo stesso essere uomo che donna. Continuiamo a guadagnare un 30 % meno negli stessi posti di lavoro, il nostro porcentuale di disoccupazione è maggiore, le cifre relazionate con la precarietà laborale ci costa sempre di più. Oggi nella nostra società, continuiamo a soffrire il male della violenza di genere, continuiamo ad aspettare una legge di termini per garantire il nostro diritto all’aborto. Oggi continuiamo a soffrire la discriminazione per questioni d’orientamento sessuale o di genere. Questa è una realtà che ci tocca cambiare con la solidarietà di tutte e di tutti per garantire una società più libera e democratica.

Per questa ragione, esigiamo che “Educazione per la Cittadinanza” sia impartita senza permettere che i contenuti vengano mutilati dai pregiudizi. Desideriamo una società laica, perciò richiediamo al Governo che la disciplina di religione venga esclusa del curriculum educativo. In definitiva, esiguiamo una educazione che fa enfasi sulla diversità come l’unica garanzia per conseguire una Spagna più giusta ed uguale.

Oggi è il nostro giorno e per questo esigiamo alle istituzioni un compromesso pubblico e fermo d’appoggio alla visibilità lesbica, adottando le misure necessarie che permettino alle lesbiche svolgerci pienamente nell’ambiente lavorale, educativo e sociale. Esigiamo fermezza nell’applicazione delle leggi affinche non esista pure la possibilità di soffrire discriminazioni lavorali o di qualsiasi altro tipo, per motivi del nostro orientamento sessuale. Esigiamo che i servizi di salute siano cosciente di che siamo donne che abbiamo rapporti sessuali con altre donne ed in questo senso, vengano elaborati protocolli ginecologici che considerino la nostra realtà per garantire così un’attenzione completa. Esigiamo che siano fatti studi, statistiche. Nello stesso modo che si fa con gli altri colletivi, esigiamo l’accesso facile e libero ai preservativi femminili di latez e gli altri sistemi di protezione e che questi siano disponibili a prezzi accessibili oppure gratis, siccome succede con i preservativi masculini. Esigiamo campagne di prevenzione delle infezioni di trasmissione sessuale e per la prevenzione del cancro della mammella e dell’utero orientate al nostro collettivo. Esigiamo che si portino a termine i cambi necessari nella legge di Riproduzione assistita e permettere che possiamo donare ovuli alle nostre coppie, perché la legge attuale che stringe alla donazione anonima degli ovuli discrimina ed è un’aggravio comparativo riguardo alle coppie eterosessuali.

Oggi, giorno della visibilità lesbica, il nostro giorno, anche vogliamo fare un richiamo a tutte quelle lesbiche che sono faccie conosciute, pubbliche. A tutte quelle che dai mass media, la politica, il mondo delle imprese e degli arti vivono il loro lesbismo come qualcosa che deve essere nascosta.

Invitiamo ad esse ad aggiungersi, a spingere il carro della visibilità. Le invitiamo ad essere coraggiose, solidali. Le invitiamo a dimostrare che siamo una società matura che accetta ai nostri compagni gay come un fatto quotidiano e normale.

Finirono le scuse, niente giustifica gli armadi, oggi abbiamo leggi che ci proteggono. È il momento di liberarsi della paura: ancora ci resta molto da fare.

Siamo molte, siamo diverse anche se uguali in diritto.Amiamo, soffriamo, godiamo come tutto il mondo, vogliamo vivere con la faccia all’aria ed a fronte alta. Siamo donne, siamo lesbiche e come tali viviamo con V di visibili.

Fonte: Federación Estatal de Lesbianas, Gays, Transexuales y Bisexuales (FELGTB) http://www.felgt.org/ . Tradotto da José María Narbona.


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