Quello che ci attendiamo dal Berlusconi IV

  

A poche ore dalla formazione del Berlusconi quater non possiamo esimerci dall’esprimere quelle che sono le nostre aspettative in merito alla sua attività futura rivolta ai cittadini e alle cittadine lgbt.

Al ministro Roberto Maroni evidenziamo l’urgenza di una disciplina severa che sanzioni tutti reati di odio, anche per orientamento sessuale, ovvero l’estensione della legge Mancino. Il Ministro intervenga anche sul fenomeno della sicurezza nei confronti delle persone lgbt e l’avvio della procedura di scioglimento dei gruppi di estrema destra resisi colpevoli di numerosi atti di violenza nel corso di questi ultimi anni.

E’ assolutamente auspicabile che il nuovo Governo consolidi l’esperienza straordinaria della Consulta AIDS del Ministero della Salute, e di tutti quei Tavoli di incontro tra Associazioni ed Istituzioni che hanno reso possibile una riflessione più concreta ed importanti iniziative in materia di HIV/AIDS ed MTS. Dal laico Maurizio Sacconi ci attendiamo pertanto che prosegua sulla strada tracciata dall’ex ministro Livia Turco in materia di prevenzione, con l’avvio della seconda fase della Campagna AIDS, il rilancio della comunicazione sull’utilizzo del preservativo e lo stanziamento di risorse per la distribuzione di preservativi su larga scala.

Dal neoministro Angelino Alfano ci attendiamo un’assunzione di responsabilità per una regolamentazione complessiva delle coppie di fatto e di specifiche disposizioni legislative a garanzia della piena eguaglianza e della reale cittadinanza delle persone lgbt, sia come individui che come coppie.

Chiediamo al ministro Mara Carfagna l’attivazione della commissione per i diritti e le pari opportunità per lesbiche gay bisessuali, istituita presso la presidenza del consiglio nel dipartimento per i diritti e le pari opportunità, e del forum permanente contro le molestie gravi e la violenza contro le donne e per orientamento sessuale ed identità di genere.

Suggeriamo al ministro Giorgia Meloni di ascoltare tutte le istanze che provengono dal mondo giovanile perché crediamo sia necessario che ella si impegni a combattere la violenza omofobica ed il bullismo, di cui Verona non è che un tragico esempio.

Per quanto riguarda la scuola, sono anni che chiediamo, inascoltati, un’incontro per valutare un piano contro il bullismo a sfondo omofobico che faccia delle nostre scuole ambienti di conoscenza e rispetto per tutti. Rinnoviamo questo invito anche alla neo ministra all’istruzione Mariastella Gelmini, con la speranza che il rapporto di collaborazione sia più proficuo che con il suo predecessore. Nei banchi delle scuole italiane siedono centinaia di migliaia di studenti gay e lesbiche, la ministra ci aiuti a non lasciarli soli.

Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay


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