Napoli: Registro delle Unioni Civili in Municipalità

  

Un registro delle unioni civili. Istituito dalla Municipalità del Vomero.

Al Vomero nasce il registro delle coppie di fatto. La Municipalità diventa laboratorio dei diritti civili e sfida il Comune. Il Consiglio ha dato il via libera, entro trenta giorni sarà stilato un regolamento e, poi, è fatta: chi tra i 120 mila residenti della V Municipalità convive con un compagno o una compagna, e non vuole o non può sposarsi, potrà ufficialmente iscriversi nel registro della Municipalità.

«Una vittoria. E ora andremo avanti anche in Consiglio comunale», esulta Salvatore Simioli, presidente dell´Arcigay Napoli. «Ha lo stesso valore di un registro comunale – spiega il consigliere Norberto Gallo (Decidiamo Insieme), promotore dell´iniziativa – sul piano legale, ovviamente, non ha alcun valore ma costituisce un importantissimo precedente politico e nel caso in cui dovesse essere approvata una legge nazionale, come speriamo, chi si è iscritto nel registro delle unioni civili del Vomero-Arenella potrà vantare l´unione già dal 2008».

La nascita del primo "registro delle coppie di fatto" in città è stata molto tormentata. A dicembre il sindaco Iervolino aveva scritto alla Municipalità per bloccare l´iniziativa («non avete potere in materia»). Ieri però il presidente Mario Coppeto è andato avanti e ha ottenuto il voto all´unanimità, con l´appoggio di parte del Pd, Udeur, Nuovo Psi. A nulla sono serviti l´abbandono dell´aula da parte dei consiglieri di Fi e An e dei rappresentanti del Pd Giovanni Colaleo e Clementina Cozzolino. «Nessuna sfida – precisa Mario Coppeto – il sindaco ci aveva bloccato perché noi chiedevamo l´istituzione del registro tramite il Consiglio comunale. Abbiamo aggirato il problema e l´abbiamo istituito noi, come Municipalità. Ci sono dei precedenti anche a Roma. E, nonostante tutto, sono sicuro dell´appoggio del sindaco vicino alla causa dei gay e al rispetto dei diritti civili».Cristina Zagaria


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